Xiaomi ha iscritto al registro delle imprese una nuova azienda: si chiama Xiaomi EV Company Limited, ha un capitale di circa 1,3 miliardi di euro (al cambio) e si occuperà di sviluppare veicoli elettrici. Rappresentante legale è Lei Jun, già fondatore e CEO di Xiaomi.
Si prevede di investire circa 10 miliardi di dollari in dieci anni. Sono già state reclutati esperti da Weibo e altre realtà del settore, e si è formato un gruppo di circa 300 dipendenti. Tra le azioni già completate c'è anche l'acquisizione di Deepmotion Tech, specializzata nella guida autonoma, per 77,4 milioni di dollari.
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Xiaomi si aggiunge così alla lista di aziende che dal settore tech si allargano a quello automotive, una lista che include Google, Huawei, Apple, IBM e altri meno famosi. La particolarità di Xiaomi è che, per dichiarazioni dello stesso Jun, l'obiettivo è avere un'impatto nel settore delle auto piccole, le classiche utilitarie.
Una cosa piuttosto diversa rispetto a quanto fa Tesla, per citare un nome famoso. Al momento, comunque, non c'è ancora un partner per la produzione. E probabilmente la produzione di un'auto vera e propria non comincerà prima di alcuni anni - ammesso e non concesso che il progetto porti a qualcosa di concreto.
Sicuramente, d'altra parte, il momento è più che favorevole per Xiaomi, che di recente ha superato sia Apple sia Samsung tra i produttori di smartphone, occupando il primo posto della classifica. Un primato che magari non durerà, ma che basta e avanza per certificare la forza di un'azienda che solo qualche anno fa era un outsider.