Un SSD portatile è meglio di un hard disk o una chiavetta, ecco perché

Sandisk Extreme Portable Pro
(Immagine:: Sandisk)

La maggior parte di noi è abituata a pensare che la “chiavetta USB” sia un oggetto ordinario e ben poco importante. Qualcosa a cui ricorrere per portare dei file a scuola o in copisteria, o la soluzione per passare un video dal PC alla TV, o altre cose del genere. Tutti utilizzi legittimi che, ammettiamolo, stanno via via sparendo, sostituiti sempre più da soluzioni di cloud storage e condivisione online. 

Sparendo? Beh non proprio. In alcuni casi forse sì, ma in verità i supporti di memoria portatili hanno ancora molte ragioni di esistere. E come le memorie interne si sono evoluti: oggi i migliori sono velocissimi SSD che non solo “trasportano” i vostri dati, ma vi permettono anche di utilizzarli in un lampo. 

In effetti molti SSD esterni sono più o meno gli stessi prodotti che prendiamo in considerazione nella nostra lista dei migliori SSD, ma in un alloggiamento che ne rende possibile il trasporto. La maggior parte si collega tramite un connettore USB 3.1 ma alcuni sono pronti a sfruttare le grandi potenzialità di Thunderbolt, in termini di velocità di trasferimento.

In altre parole, esiste un gran numero di contesti professionali dove avere un SSD portatile non è solo una scelta sensata e ragionevole, ma la migliore scelta possibile. 

SanDisk Portable Extreme Pro

SanDisk Extreme

(Image credit: SanDisk)

SanDisk Extreme Pro

Velocissimo, resistente e con un prezzo ragionevole, questo è l’SSD esterno che consigliamo oggi (e probabilmente per molto tempo ancora). Il drive NVMe all’interno ha prestazioni altissime (fino a 2.000 MB/s teorici) e arriva fino a 4TB di capacità. 

Qualche esempio? Diciamo che siete un fotografo professionista. Vorrete affidarvi a una delle migliori macchine fotografiche esistenti, e dedicherete la maggior parte del tempo a scattare, modificare e organizzare fotografie. E di tanto in tanto vi capiterà di dover lavorare su un computer portatile. Un SSD esterno offre lo spazio che vi serve per archiviare le foto, ma è anche abbastanza veloce da poterci lavorare senza spostare continuamente i file da e verso il drive interno. 

C’è poi il fatto che una copia di backup dei dati importanti (e le foto per cui vi pagano sono senza dubbio dati importanti) è sempre necessario. Dopotutto si è sentito dire spesso che il backup è quella cosa che dovevi farla prima, ma non è mai troppo tardi per prendere delle buone abitudini. 

A proposito di backup e protezione dei dati, vale la pena sottolineare che alcuni SSD esterni hanno un trattamento rugged. Significa che possono resistere ad acqua e polvere come dei campioni, e sicuramente meglio del tipico notebook. 

I dati salvati su un portatile possono andare persi se si rovescia il bicchiere sbagliato, ma per compromettere quelli di un SSD esterno rugged ci vorrà molto più impegno. 

Un SSD esterno è la risposta per mettere al sicuro dei dati, che sono o troppo ingombranti o troppo delicati per caricarli su un cloud. Se trattate informazioni personali protette dal GDPR per i vostri clienti, sapete che caricarli su Dropbox o Google Drive potrebbe non essere una buona idea. 

Un disco di vostra proprietà risolve il problema alla radice e allo stesso tempo garantisce che l’accesso ai dati sarà sicuro e veloce, qualora ne aveste bisogno.

Se poi vi occupate di editing video, più che un’opzione un SSD esterno è l’unica scelta sensata. Potrete salvare moltissimi video, con modelli che arrivano fino a 4 TB di capacità, e potrete lavorare direttamente sull’SSD esterno. Vi basterà un notebook con 256 GB di memoria, quanto basta per il sistema operativo e il software da utilizzare, perché tutti i dati saranno sul disco esterno. 

E se avete davvero tanti dati da archiviare, diciamo più di un terabyte, sapete anche che i servizi di cloud storage possono diventare molto costosi. In confronto, l'investimento su un buon SSD portatile potrebbe avere più senso. 

 SSD esterno, ne vale la pena? 

Un SSD esterno ci garantisce la massima protezione dei dati, non solo grazie alla serenità di un backup ma grazie anche alla resistenza di un dispositivo rugged. Ci permette di accedere velocemente ai dati, così velocemente che possiamo fare editing video senza spostare i file, se lo desideriamo. 

E ci offre un’alternativa sicura e affidabile ai servizi di cloud storage, per tutte quelle situazioni in cui non vogliamo o non possiamo utilizzarli - valga l’esempio dei dati sensibili. 

Infine, un SSD esterno non ha un prezzo eccessivo. Certo, costano più di un qualsiasi hard disk meccanico, ma quelli vanno bene solo per archiviare grandi quantità di dati a cui non tenete molto, oppure che non dovete usare molto spesso o molto in fretta. Gli hard disk sono lenti e in generale meno affidabili degli SSD, infatti. 

Se pensate ad usi professionali, poi, basta ricordarsi che il tempo è denaro. Un SSD esterno può trasferire dati con velocità fino a 5 volte maggiori rispetto agli HDD meccanici. Un dettaglio che da solo compensa abbondantemente la differenza di prezzo. 

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.