Realtà virtuale, il nuovo visore di Facebook è più simile a un paio di occhiali che a un casco

(Immagine:: Facebook Research)

Pochi giorni fa Facebook ha annunciato che il suo visore entry-level Oculus Go andrà fuori produzione per permettere all’azienda di concentrarsi al meglio su «un nuovo capitolo della realtà virtuale». Qualche anticipazione su come sarà questo prossimo capitolo arriva da un nuovo, inedito prototipo.

Il nuovo visore è stato mostrato da Facebook Reality Labs in vista del Siggraph 2020, ovvero un evento annuale dedicato alla computer grafica e alla tecnologia che quest’anno si terrà in forma virtuale il 17 agosto. Una demo è attesa durante lo show ma il blog Facebook Research ha dato qualche informazione in anteprima.

(Image credit: Facebook Research)

Sicuramente il fatto che più sorprende è che non si tratta di un casco ma di lenti che hanno un aspetto molto simile a dei semplici occhiali da sole. Al di là dell’aspetto, queste lenti sono basate sulla tecnologia dei display olografici e sfruttano una combinazione di illuminazione laser e un particolare tipo di polarizzazione per far rimbalzare la luce e ridurre notevolmente la distanza necessaria tra l’occhio e la lente rispetto a un paio di lenti tradizionali. 

Se dunque nelle lenti normali la luce segue un percorso lineare per concentrarsi in un unico punto dell’occhio, nel caso del prototipo degli occhiali VR le lenti polarizzate riflettono la luce numerose volte per ottenere un effetto simile. Lo spazio fisico tra la lente e l’occhio può essere così ridotto a una distanza inedita di 9 millimetri rispetto ai 2-7 centimetri degli attuali visori.

(Image credit: Facebook Research)

Oltre a essere meno ingombranti, gli occhiali saranno molto più leggeri delle tecnologie attuali. Le lenti-prototipo di Facebook pesano 17,8 grammi ma bisogna tenere in considerazione che non hanno una batteria o componenti hardware che aggiungerebbero molto più peso. Giusto per dare un riferimento, di solito una batteria da 10.000 mAh ha un peso intorno ai 27 grammi.

Spiegata così la tecnologia di Facebook sembra rivoluzionaria ma ci sono due aspetti da considerare. Il primo è che al momento il prototipo è in grado di trasmettere all’occhio umano solo luce verde. Quindi gli ambienti virtuali sono inevitabilmente di questo colore, un po’ come successe con il Virtual Boy, ricorda AndroidCentral, la fallimentare console Nintendo apparsa nel 1995 che prendeva ispirazione dalla realtà virtuale mostrando però solo grafica con il colore rosso.

(Image credit: Facebook Research)

Le lenti hanno inoltre un campo visivo molto ristretto, di appena 90° rispetto ai 100-130° degli attuali visori riducendo dunque l’immersività. Insomma, il prototipo per quanto interessante richiede ancora molto lavoro e sicuramente ne sapremo qualcosa di più al prossimo Siggraph del 17 agosto.

 Fonte: AndroidCentral