Questo sistema ARM può far girare 16 Crysis tutti insieme

ARS-210M-NR
(Immagine:: ServeTheHome)

Supermicro ha presentato un server basato su Arm, l'ARS-210M-NR, nel dicembre 2022 e la testata Servethehome lo ha provato, inserendo quattro schede grafiche Nvidia A16 ed eseguendo una serie di benchmark. 

Il server utilizzato nel test era dotato di un processore Ampere Altra Max Arm a 128 core, funzionante a 3 GHz, con 16 moduli di memoria RAM DDR4 (per un totale di 512 GB), due porte di rete SPF28 con capacità 25 GbE, 16 alloggiamenti da 2,5 pollici e una coppia di alimentatori da 2 kW ciascuno, il tutto ben assemblato in un pratico case senza viti.

La ciliegina sulla torta è rappresentata dal quartetto di schede grafiche Nvidia A16 basate su Ampere; ciascuna dotata di 64 GB di memoria GDDR6 ECC e di quattro processori grafici saldati su un PCB dual slot, con raffreddamento passivo.

La A16 non è la soluzione per Data Center più potente di Nvidia, ma è la A100; tuttavia, è un punto di forza per i service provider che vogliono offrire il massimo delle prestazioni, riuscendo a gestire numerose richieste per ogni scheda.

In termini di prestazioni pure, ciascuna di queste GPU ha la metà del numero di core CUDA della Geforce RTX 3050, quindi dovrebbe essere in grado di eseguire un noto titolo come Crysis senza troppi problemi, il che significa che in teoria si potrebbe eseguire simultaneamente 16 copie di questi giochi, attraverso l'uso di macchine virtuali.

I dettagli sui prezzi sono ancora sconosciuti, ma dato che l'A16 viene venduto a circa 3.000$ (2.761€) e che un server con specifiche simili arriva anche a costare circa 10.000$ (9.206€), è lecito aspettarsi una cifra superiore ai 22.000$ (22.253€) per un sistema del genere.

La potenza dietro il cloud

Chi avrebbe bisogno di una tale potenza? Tanto per cominciare, il cloud gaming si diffonde ormai a macchia d'olio (nonostante i fallimenti di Google con Stadia) e sono i sistemi come l'ARS-210M-NR a permetterne il successo.

Al di là di ciò, quello che abbiamo davanti è un cosiddetto sistema VDI (Video Desktop Infrastructure) per aziende e imprese. La diffusione del lavoro da casa e, di conseguenza, le crescenti necessità in termini di servizi cloud, ha agito da catalizzatore per l'adozione di Virtual Workstation (e Virtual PC). Uno solo di questi server può anche ospitare molte macchine virtuali; un recente test condotto dall'azienda di cloud computing Nutanix ha dimostrato che due schede grafiche Nvidia A16 sono in grado di gestire fino a 128 macchine virtuali, il che significa che quattro schede dovrebbero essere in grado di eseguirne 256.

Naturalmente potrebbe essere necessario implementare una CPU più potente dell'Altra Max e una maggiore quantità di memoria (Nutanix ha utilizzato 1,5 TB di RAM e due Intel Xeon Gold 6354, ciascuno con 18 core fisici). L'aumento del supporto SaaS per le GPU virtuali in un'ampia gamma di applicazioni (ad esempio Photoshop o Chrome) spiega perché i server dotati di un gran numero di GPU stanno prendendo sempre più piede.

Altre applicazioni, come l'hosting web, possono trarre vantaggio da un elevato numero di core CPU, motivo per cui i VPS (Virtual Private Server) sono oggi molto convenienti, mentre il divario di prezzo con i server dedicati e le soluzioni bare metal rimane elevato.

Servethehome ha anche provato il server 2U su Ubuntu e, sebbene l'esperienza non sia stata così fluida, ne è comunque valsa la pena. Arm si sta lentamente trasformando in un avversario formidabile sia per gli Xeon di Intel che per gli Epyc di AMD e con Amazon che sta preparando la quarta generazione della sua famiglia di CPU Graviton, non c'è mai stato un momento migliore per provare i suoi processori.

Redattore TechRadar
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