Questo SSD da 8 TB è la più grande unità al mondo installabile su un notebook

(Immagine:: Sabrent)

Un marchio emergente è riuscito a realizzare ciò che Samsung e Micron non sono riusciti a fare finora: mettere sul mercato un SSD NVMe PCIe M.2 2280 consumer da 8 TB.

Sabrent, senza fare clamore, ha svelato all’utenza il Rocket Q (SB-RKTQ-8TB) che raddoppia, di fatto, la capacità del modello precedente.

Non si tratta della più grande unità a stato solido disponibile sul mercato, ma è la più grande che è possibile collegare a un normale portatile dotato di slot M2. L’ExaDrive DC100 di Nimbus Data del 2018 detiene ancora la corona per dimensione assoluta, potendo contare su una capacità di ben 100 TB. 

Una SSD da 8TB

Il resto della scheda tecnica ci informa che si tratta di un modello PCIe Gen3 (e non Gen4), con supporto per i comandi TRIM e SMART. Il drive presenta, inoltre, una funzione avanzata di controllo dell’usura (wear leveling), la gestione dei blocchi difettosi e funzionalità di over-provisioning (spazio di riserva), che dovrebbero migliorare sia la durata utile dell'unità, che le prestazioni generali.

Come nelle altre unità Sabrent, anch’essa include il software Acronis True Image per favorire la clonazione del vecchio drive.

Le velocità di lettura / scrittura non sono al momento disponibili, ma nella versione da 4 TB il drive fornisce 3,4GBps in lettura e 3GBps in scrittura e 0,49 MIOPS in lettura random QD32 4K e 0,68 MIOPS in scrittura random QD32 4K, ci aspettiamo quindi che anche il modello da 8 TB raggiunga almeno tale livello di prestazioni.

Vale la pena di notare che l’SSD Rocket Q utilizza chip Micron QLC e un controller Phison E12S, piuttosto che la tecnologia TLC.

Sabrent deve ancora confermare il prezzo dell’unità, ma poiché la versione da 4 TB costava alla sua uscita circa 2,5 volte il prezzo del modello da 2 TB, prevediamo che l'unità da 8 TB potrebbe costare al dettaglio una somma non distante da €2000. 

Non sarebbe un prezzo assurdo, considerando novità, capacità e prestazioni e immaginiamo che con l’arrivo dei modelli comparabili della concorrenza, ci sarà un livellamento generale verso il basso come già capitato in precedenza.