Modalità Incognito per navigare in anonimato? Non ci crede neanche Google

(Immagine:: Shutterstock/ lidiasilva)

Persino i dipendenti di Google sanno che la modalità Incognito di Chrome ha ben poco a che fare con l'anonimato in rete.

La nota funzione di Google Chrome consente di navigare senza lasciare tracce nella cronologia, impedendo ad altri utenti che hanno accesso al vostro dispositivo di sapere quali siti avete visitato. Tuttavia, la modalità incognito non nasconde i dati ai siti web che visitate e nemmeno a Google stessa. 

Se siete caduti dalle nuvole non preoccupatevi, non siete i soli. Il nome "Modalità Incognito" la fa apparire molto più "privata" di quanto non sia in realtà.

Non a caso, Google sta affrontando una causa da 5 miliardi di dollari per la confusione generata dal nome che, in effetti, risulta piuttosto fuorviante. Da quanto emerso di recente, persino il capo del settore marketing dell'azienda era consapevole di quanto questo nome fosse fuorviante.

Come riportato da Bloomberg, Lorraine Twohill, responsabile marketing di Google, ha inviato una mail diretta a Sundar Pichai, CEO dell'azienda, affermando che è necessario "rendere la modalità Incognito veramente privata". Twohill ha proseguito affermando che, poiché il servizio non è effettivamente privato, Google è costretta a usare un "linguaggio confuso e ambiguo", che secondo lei potrebbe danneggiare la fiducia dei consumatori nei servizi dell'azienda.

Altri documenti rivelati nell'ambito del procedimento giudiziario mostrano che i dipendenti di Google hanno sollevato dubbi sul nome già nel 2018, oltre a mettere in dubbio l'attinenza dell'icona "Spy Guy", la faccina stilizzata composta da occhiali e cappello che compare quando si apre una nuova scheda in Incognito.

Lo stesso dipendente, ha fatto riferimento a uno studio nel quale veniva dimostrato come il 56,3% dei 460 partecipanti fosse convinto che utilizzando la modalità incognito avrebbe potuto navigare in maniera totalmente anonima.

Come si fa a navigare veramente in incognito?

Se state cercando un servizio che vi consenta di navigare veramente in totale anonimato, vi consigliamo vivamente di prendere in considerazione una VPN.

Sebbene le VPN (acronimo di Virtual Private Network) siano già ampiamente utilizzate per bypassare i contenuti geo-localizzati in modo da poter guardare più facilmente le serie TV Netflix e Prime disponibili esclusivamente in altre aree geografiche, questo strumento può essere utilizzato anche per navigare in modo anonimo e sicuro

A tal fine, le VPN instradano i dati di navigazione attraverso dei server privati, dove vengono criptati prima di essere tramessi al sito web che si sta visitando.

ExpressVPN on Android phone

ExpressVPN is our favorite VPN service (Image credit: Future)

Le migliori VPN non richiedono alcuna registrazione e impediscono a provider VPN e siti web visitati di conoscere dati come il tipo di dispositivo utilizzato, la posizione in cui vi trovate o la cronologia di navigazione. 

Le VPN possono anche contribuire a mantenere al sicuro le vostre informazioni personali sulle reti Wi-Fi pubbliche, consentendovi di accedere alle pagine web sensibili (come l'home banking) in tutta tranquillità.

A nostro avviso ExpressVPN rappresenta una delle migliori opzioni disponibili, ma ci sono una miriade di VPN tra cui scegliere quindi vi invitiamo a cercare quella che fa più al caso vostro. In questo modo, a differenza che utilizzando la Modalità Incognito di Chrome, potrete davvero navigare in sicurezza e in completo anonimato.

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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