L'Unione Europea intende vietare il riconoscimento facciale per cinque anni
Le limitazioni riguarderanno sia gli sviluppatori che gli utenti
La bozza di un documento rivela che la Commissione europea sta considerando un divieto della durata di cinque anni che riguarda l'uso delle tecnologie di riconoscimento facciale nelle aree pubbliche. Un divieto temporaneo darebbe alle autorità di regolamentazione il tempo necessario per capire come prevenire l'abuso del riconoscimento facciale da parte di governi e imprese.
Tuttavia, potrebbero essere previste eccezioni per i progetti di sicurezza nonché per la ricerca e lo sviluppo. La Commissione europea ha presentato i suoi piani in un documento di 18 pagine, ottenuto da EURACTIV, sebbene la versione completa dovrebbe essere pubblicata a febbraio.
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I white paper propongono di imporre obblighi sia agli sviluppatori che agli utenti, chiedendo al contempo ai paesi dell'UE di creare un'autorità per monitorare le nuove regole che riguardano questa controversa tecnologia.
Un divieto di cinque anni
Il divieto durerà da tre a cinque anni e mentre sarà in vigore, "potrebbe essere identificata e sviluppata una solida metodologia per valutare gli impatti di questa tecnologia e le possibili misure di gestione dei rischi". Il white paper presenta inoltre cinque opzioni normative per l'IA in tutta l'UE che includono l'etichettatura volontaria, i requisiti settoriali per la pubblica amministrazione e il riconoscimento facciale, i requisiti obbligatori per applicazioni ad alto rischio, la sicurezza, la responsabilità e la governance.
Il riconoscimento facciale ha un alto potenziale di uso improprio, motivo per cui il piano della Commissione europea di imporre un divieto temporaneo è sensato. L'anno scorso San Francisco ha completamente vietato l'uso della tecnologia da parte della polizia, mentre la Cina ha adottato l'approccio completamente opposto, richiedendo ai gestori di telefonia mobile del paese di scansionare i volti di tutti coloro che acquistano una nuova SIM.
Via The BBC
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