iPhone 14: cinque motivi per cui il notch è destinato a restare
Opinione: è tempo di pensare a nuove soluzioni?
Un recente leak afferma che iPhone 14 potrebbe avere un foro punch hole nell'estremità alta dello schermo in sostituzione del tanto discusso notch.
Ciononostante ci sono diversi elementi che ci fanno pensare alla permanenza del notch anche per quest'anno.
Piuttosto che sottolineare i motivi per i quali Apple dovrebbe accantonare il notch, abbiamo provato a chiederci quali sono le ragioni per le quali l'azienda lo utilizza da anni; alcuni, il più scontato sta nella necessità di uno spazio per ospitare i sensori e le fotocamere nella parte frontale in modo da poter usare il face ID.
Di certo preferiremmo uno schermo senza interruzioni, ma a quanto pare il notch è un male necessario. Sicuramente prima o poi non lo vedremo più, come anche il punch hole, ma non ci sono motivi di pensare che questo cambiamento avverrà nel 2022.
Probabilmente iPhone 14 e 14 Pro avranno ancora il notch, e forse iPhone 14 Max sarà il primo a proporre una soluzione differente, ma non possiamo dirlo con certezza.
1- Il notch è necessario per alcune funzioni
Apple non fa niente per caso e pensa sempre due volte prima di apportare modifiche incisive ai suoi dispositivi. Basti pensare che le fotocamere degli smartphone Apple sono state mediocri per anni e che per vedere un iPhone dotato di un'autonomia decente abbiamo dovuto attendere l'arrivo della serie iPhone 13.
Il notch, oltre alla selfie camera, ospita diversi elementi importanti tra cui una varietà di sensori come l'emettitore IR e i componenti hardware necessari per il funzionamento del Face ID.
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Questi sensori sono più grandi rispetto a quelli che si possono trovare mediamente sugli smartphone Android, motivo per cui hanno necessariamente bisogno di uno spazio apposito nello chassis e, al momento della loro introduzione su iPhone X, Apple ha deciso di raggrupparli nel notch.
Se Apple decidesse di eliminare completamente il notch, dovrebbe pensare a una soluzione in grado di ospitare tutti i suddetti componenti hardware e, al momento, non ci sono molte alternative valide (forse non ce ne sono affatto).
2- L'alternativa è "bruttina"
Del resto, pensandoci bene qualche soluzione c'è. Una di queste è al centro di diversi rumor che riguardano il nuovo iPhone... ma a nostro avviso è poco probabile.
Il punch hole con profilo pill-shaped (a forma di pillola), che si trova già su diversi smartphone Android usciti di recente, consente di risparmiare molto spazio sullo schermo rispetto al classico notch Apple.
Tuttavia, come il notch, questa soluzione implica una riduzione della superficie dello schermo e risulta scomoda durante la visione di film e altri contenuti multimediali, quindi è difficile considerarla una valida alternativa.
C'è anche un altro problema: l'implementazione di due fori punch hole con forme diverse conferisce un effetto visivo asimmetrico che potrebbe non piacere. Un'azienda come Apple, da sempre molto attenta al design dei suoi dispositivi, non opterebbe mai per una soluzione simile (lo sapevate che le sedie presenti negli Apple store hanno la stessa curvatura della scocca di iPhone 11?).
In alternativa Apple potrebbe decidere di implementare un sensore pop-up. Tuttavia questo potrebbe usurarsi nel tempo e (qualora fosse ritratto) impedirebbe la visualizzazione delle notifiche che richiedono il solo movimento della testa (tramite Face ID), una tra le caratteristiche più amate dai fan.
3- Il Face ID non si tocca
Questo è uno dei motivi principali che ci fanno pensare alla permanenza del notch: non vedremo mai più il tasto home su un iPhone (fatta eccezione per i dispositivi della gamma iPhone SE, compreso iPhone SE 3).
Il tasto home permetterebbe di eliminare i sensori necessari per la funzione Face ID lasciando solo un piccolo spazio per la fotocamera frontale. Del resto escludiamo categoricamente che Apple torni sui suoi passi rispolverando un design ormai superato.
In alternativa, volendo conservare un design a tutto schermo, Apple potrebbe integrare il tasto home sotto al display come fatto di recente da Samsung e Google (Galaxy S22 Ultra e PIxel 6 Pro). Detto questo, visti i risultati deludenti mostrati dallo smartphone Google, dubitiamo che tale tecnologia sia in grado di offrire un'alternativa valida all'ottimo Face ID Apple.
Di certo qualora la qualità dei sensori sotto al display dovesse migliorare garantendo risultati più precisi e una maggiore stabilità, Apple potrebbe seriamente prendere in considerazione questa alternativa.
Questa scelta, se mirata all'eliminazione del notch, comporterebbe a una netta riduzione delle dimensioni del sensore frontale, e dubitiamo che Apple voglia agire in tal senso andando a compromettere la qualità delle immagini.
4- La tecnologia necessaria per eliminare il notch "non c'è ancora"
L'obiettivo ipotetico è quello di creare un iPhone "tutto schermo", dove i sensori sono presenti, ma non visibili.
Questo potrebbe accadere in due modi: spostando l'auricolare e utilizzando lo spazio che occupa attualmente con i sensori della fotocamera o nascondendo i sensori sotto al display.
Abbiamo già visto diversi smartphone con questa tecnologia, uno su tutti lo ZTE Axon 30, e funzionano piuttosto bene scattando selfie di discreta qualità con la fotocamera frontale posta sotto al display.
Del resto la parola "discreto" non esiste nel vocabolario Apple, soprattutto quando si parla di fotografie. Posizionare la fotocamera sotto lo schermo vuol dire coprire leggermente i sensori, rendendo di conseguenza il Face ID più lento e / o meno preciso.
L'unico modo per evitare il problema è creare un display in grado di far passare una quantità di luce tale da consentire ai sensori di funzionare a pieno regime; al contempo i sensori dedicati a IR e riconoscimento facciale dovrebbero diventare abbastanza piccoli da poter essere ospitati nella cornice.
Per ora, entrambi i requisiti richiedono uno sforzo che va oltre la tecnologia attualmente in uso sugli smartphone Apple.
5- Il notch è diventato un elemento iconico
La verità è una: anche se il notch non è la migliore soluzione in assoluto, molti utenti iPhone l'hanno sposata senza troppi problemi. A dirlo sono le cifre di vendita di iPhone 13, che hanno fatto segnare un nuovo record con ben 40 milioni di unità vendute (a testimonianza del fatto che il notch non rappresenta un limite per nessuno, o quasi).
Questo non vuol dire che piaccia a tutti, trattandosi comunque di una tacca nera in mezzo allo schermo, ma leggendo delle discussioni su Reddit si trovano diversi punti di vista sul notch:
"Non ho problemi con il notch. Il mio cervello lo ignora... proprio come i miei occhi vedono il mio naso in ogni momento, ma anche in questo caso, il mio cervello lo ignora".
Molti utenti, semplicemente, non lo notano più. Un altro utente che ha partecipato al thread pone la questione in un modo ancora più semplice:
"Sì, [Apple] ha reso [il notch] parte del design nel miglior modo possibile. Sì, hanno sfruttato questa "anomalia del design" per fare branding, creando una specie di "icona" unica a modo suo. Sì, non è necessariamente [sic] brutto o aberrante.
Da quanto si evince, Apple è riuscita a trasformare (almeno per alcuni) il notch da soluzione di design scomoda a elemento iconico.
Ora gli utenti vedono il notch e pensano: "ah, è un iphone".
Apple ha spostato questa filosofia a tal punto da implementare un notch anche sui MacBook Pro usciti lo scorso anno.
Per questi motivi siamo convinti che ci sarà ancora il notch su iPhone 14.
Del resto non credevamo neppure che Apple avrebbe accantonato il jack per le cuffie con iPhone 7 nonostante le reazioni contrarie degli utenti. Eppure l'azienda di Cupertino è stata inflessibile di fronte alle lamentele e non ha ceduto alle pressioni dei suoi utenti.
Non è possibile escludere a priori che Apple tiri fuori dal cilindro una soluzione e mescoli di nuovo le carte in tavola lasciando tutti di stucco, ma realisticamente dubitiamo che lo farà con iPhone 14.
Gareth has been part of the consumer technology world in a career spanning three decades. He started life as a staff writer on the fledgling TechRadar, and has grown with the site (primarily as phones, tablets and wearables editor) until becoming Global Editor in Chief in 2018. Gareth has written over 4,000 articles for TechRadar, has contributed expert insight to a number of other publications, chaired panels on zeitgeist technologies, presented at the Gadget Show Live as well as representing the brand on TV and radio for multiple channels including Sky, BBC, ITV and Al-Jazeera. Passionate about fitness, he can bore anyone rigid about stress management, sleep tracking, heart rate variance as well as bemoaning something about the latest iPhone, Galaxy or OLED TV.