Google, modifiche in arrivo per l'autenticazione a due fattori

Autenticazione a 2 fattori
(Immagine:: pixabay)

Oggi molti utenti ritengono che l’autenticazione a due fattori sia il metodo di accesso più sicuro in circolazione. Tuttavia, la solidità di questa funzionalità potrebbe presto essere messo alla prova da un attacco informatico basato su un malware chiamato Cerberus.

L’autenticazione a due fattori è un sistema di accesso adottato da molte piattaforme online e dagli istituti bancari per finalizzare i pagamenti. Esso richiede l’utilizzo di un codice che viene elaborato sul vostro smartphone. Uno dei più grandi fautori di questo sistema è Google, che consente agli utenti di scegliere tra diverse modalità, come la ricezione del codice tramite SMS o la generazione dello stesso tramite app.

A partire dal 7 luglio 2020, le notifiche via smartphone diventeranno l’impostazione predefinita della funzionalità di autenticazione a due fattori, prendendo il posto dei codici inviati tramite SMS. Nel caso abbiate un account aziendale, tale modifica potrebbe giungere sul vostro dispositivo con un ritardo massimo di quindici giorni. Vi informiamo che avrete comunque la possibilità di selezionare il metodo di autenticazione che preferite. 

Come attivare l’autenticazione a due fattori di Google 

Per attivare il sistema di autenticazione a due fattori di Google, dovrete recarvi alla home page del vostro account e accedere alla sezione relativa alla sicurezza. A questo punto, una volta selezionata l’attivazione dell’autenticazione a due fattori, vi verrà richiesto di inserire il vostro numero di telefono. 

Questo sarò il vostro recapito per ricevere i codici di accesso che vi saranno comunicati via SMS o chiamata telefonica (se sceglierete questa opzione). Nel caso vogliate incrementare ulteriormente il grado di protezione del vostro account, potrete accedere alle impostazioni avanzate del sistema di sicurezza di Google e scegliere una tra le diverse funzionalità disponibili. 

Tra queste, citiamo l’applicazione Google Authenticator (scaricabile tramite Play Store di Android o App Store di iOS) che, riprendendo il modello utilizzato dalle banche, si basa sulla generazione casuale di token da utilizzare per completare il login. 

Si tratta di una funzionalità che può presentare diversi vantaggi: ad esempio, nel caso vi troviate all’estero senza la possibilità di ricevere SMS, avrete la possibilità di utilizzare il token generato sul vostro smartphone, eliminando la necessità di ricevere codici tramite rete mobile.

Il nostro consiglio è quello di attivare l'autenticazione a due fattori non solo su Google, ma anche su altre piattaforme, in modo da rafforzare il grado di protezione dei vostri dati sensibili.

Fonte: Engadget 

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Valerio Del Vecchio

Valerio Del Vecchio is an Editor at TechRadar.