Auto elettrica carica in 5 minuti, ormai ci siamo

Electric car
(Immagine:: Shutterstock)

La società israeliana StoreDot ha sviluppato batterie per auto a ricarica rapida. L’approccio è simile a quello degli smartphone, dove la ricarica veloce esiste ormai da anni, e si parla di una batteria carica in 5 minuti. L’azienda ha già completato la fase di prototipazione e si prepara per la produzione in massa.

Proprio come con gli smartphone, però, la massima velocità sarebbe possibile solo con un caricatore ultra-potente. Usando quelli attualmente disponibili, comunque, in 5 minuti si ottengono 150-200 Km di autonomia (dipende dall’auto su cui la batteria è montata).

Si tratta di una novità incredibile, con il potenziale per cambiare profondamente la situazione odierna. Il lungo tempo di ricarica, infatti, è uno dei limiti più pesanti che gravano sull’auto elettrica: anche chi ne vorrebbe una, non vuole doversi fermare ore durante un viaggio per caricare la batteria. Ovviamente, siamo tutti abituati a “fare il pieno” in pochi minuti.

Doron Myersdorf, CEO of StoreDot, crede infatti che non sia tanto il prezzo a rappresentare l’ostacolo più rilevante alla diffusione delle elettriche. “O temi di restare bloccato in autostrada o di doverti fermare due ore alla stazione di ricarica. Ma se l’esperienza è simile a quella di un’auto con motore termico, il problema è risolto”.

Il segreto sta nel sostituire la grafite con nanoparticelle di semiconduttori, che permettono agli ioni di muoversi più velocemente. Al momento StoreDot usa il germanio ma sta cercando un modo per usare il più economico silicio.

Ci sono anche altre ricerche in corso, tese alla realizzazione di batterie per auto elettriche che si ricarichino più velocemente e siano più compatte e più leggere. Questo tipo di batteria potrebbe diventare accessibile al pubblico entro tre o quattro anni, secondo le stime attuali. E non dovrebbero costare di più.

Anna Tomaszewska (Imperial College, Londra) è tuttavia più cauta, e crede che la finestra si aprirà tra non prima di cinque anni. Comunque un tempo piuttosto breve per una novità che potrebbe rivoluzionare nel profondo il settore automobilistico.

Fonte: The Guardian