Elon Musk, Neuralink è a un passo dalla sperimentazione umana
Il futuro è dietro l'angolo
Durante un evento di presentazione tenutosi lo scorso mercoledì, Elon Musk ha dichiarato che Neuralink, azienda specializzata in interfacce neuronali, inizierà la sperimentazione umana entro i prossimi sei mesi. Il magnate ha poi aggiunto che intende partecipare in prima persona alla sperimentazione.
Stando alle parole di Musk, Neuralink ha già presentato gran parte dei documenti necessari per la sperimentazione clinica umana alla Food and Drug Administration, l'ente che regola i dispositivi medici negli Stati Uniti.
L'obiettivo di Neuralink sta nel creare un'interfaccia che possa permettere di controllare un computer o un dispositivo tramite l'attività cerebrale. I primi test sugli animali sono iniziati nel 2019 con alcuni esperimenti svolti sulle scimmie; l'anno dopo, nel 2020, si sono svolti i primi test sui maiali.
In un video dimostrativo trasmesso durante l'evento, una scimmia ha aiutato a "digitare" la frase "welcome to show and tell" utilizzando il proprio impianto neurale e concentrandosi sulle parole e sulle lettere evidenziate. In un altro video si vedono delle scimmie addestrate a caricare i dispositivi sedendosi sotto un caricatore wireless.
I ricercatori di Neuralink hanno anche mostrato un maiale su un tapis roulant affermando che, in futuro, sarà utile per risolvere i problemi di mobilità delle persone.
Dalle parole ai fatti: come funziona l'installazione?
I dispositivi neurali Neuralink hanno dimensioni molto ridotte e vengono collegati al cervello tramite dei "fili" flessibili. Per descriverli, Musk ha utilizzato un paragone piuttosto emblematico: "È come sostituire un pezzo di cranio con uno smartwatch".
Stando alle parole di Dj Seo, VP di Implant e cofondatore di Neuralink, 64 di questi "fili" possono essere impiantati nel cervello nel giro di 15 minuti grazie a un sistema robotico.
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Vista la complessità dell'operazione, l'installazione verrà effettuata da "chirurghi robot", ovvero da macchinari medici tecnologicamente avanzati in grado di svolgere l'installazione con estrema precisione.
Il capo del team di inserimento hardware, Odabashian, ha così descritto il processo di installazione del chip neurale: "Immaginate di prendere un capello dalla vostra testa e infilarlo in profondità e con estrema precisione in una gelatina ricoperta da una pellicola trasparente, per 64 volte e in un tempo ragionevole"
Gli eventi dimostrativi organizzati da Neuralik nel 2019 e nel 2020 sono stati concepiti allo scopo di reclutare e, anche questa volta, l'obiettivo finale di Musk e soci sembra quello di trovare elementi validi per lo sviluppo del progetto. Neuralink sta cercando esperti del settore per passare dal "prototipo al prodotto", come dichiarato dallo stesso Musk durante l'evento di mercoledì.
Da quanto abbiamo appreso durante l'evento, i ricercatori dell'azienda stanno sviluppando trattamenti che potrebbero aiutare a migliorare o ripristinare la vista o ripristinare il movimento delle gambe nelle persone paralizzate.
Inoltre, sembra che i chip siano già concepiti per essere aggiornabili, in modo da consentirne il rimpiazzo una volta sviluppato un nuovo modello. Del resto, come afferma Musk, "Sono abbastanza sicuro che non vorreste un iPhone 1 nella vostra testa se fosse disponibile un iPhone 14".
Al di la dei paragoni con smartphone e orologi, le interfacce neurali potrebbero letteralmente rivoluzionare il settore biomedico e portare alla risoluzione di problemi fisici gravi che, al momento, non hanno una cura.
- Fonte: The Verge
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.