Disney Plus, il prezzo si alza ma arriva l'abbonamento con pubblicità
Presto ci saranno due opzioni, con o senza pubblicità
Disney Plus ha ufficialmente aumentato il prezzo dell'abbonamento negli USA, proponendo un piano economico con pubblicità come fatto di recente da Netflix.
L'abbonamento senza pubblicità prende il nome di Premium e sale da 8$ a 11$ al mese (110$ l'anno), mentre la nuova opzione Basic con pubblicità costa 8$, ovvero la stessa cifra richiesta in precedenza per abbonamento mensile. Per ora non conosciamo con esattezza le tariffe che verranno applicate in Italia ma, considerando che al momento il mensile costa 8,99€, il prezzo potrebbe arrivare a 11,99€.
A differenza del piano con pubblicità di Netflix, Disney+ Basic offre l'accesso all'intera libreria della piattaforma e lo streaming di alta qualità in 4K, Dolby Vision e nel formato IMAX Enhanced. Il piano Basic con pubblicità proposto da Netflix e attivo dal mese scorso costa 5,49€ al mese, ma limita lo streaming a una risoluzione di 720p e fornisce l'accesso a un numero limitato di titoli.
Tuttavia, nessuno dei due piani include la visione offline. Al contempo Disney+ Basic non dispone di alcune funzioni esclusive del piano Premium, tra cui GroupWatch, SharePlay e Dolby Atmos.
Per ingolosire gli utenti, Disney propone anche dei pacchetti streaming dal costo di 10$ al mese che garantiscono l'accesso al piano Disney+ Basic e alla piattaforma Hulu (con pubblicità). Scegliendo questa opzione si risparmiano 6 dollari rispetto a quanto si spenderebbe abbonandosi individualmente ai due servizi. Volendo si può aggiungere anche il canale sportivo ESPN+ per 3$ al mese, ma se si sceglie il pacchetto con i tre servizi senza pubblicità il prezzo sale a 20$.
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Anche Disney è costretta ad aumentare i prezzi
Come nel caso di Netflix, la nuova strategia dei prezzi di Disney+ è strettamente legata alla situazione finanziaria dell'azienda.
L'aumento delle tariffe è arrivato pochi giorni prima del licenziamento dell'ormai ex amministratore delegato Bob Chapek, al quale è subentrato Bob Iger, supervisore di Disney+ al lancio e responsabile dell' acquisizione degli studi Fox e dei canali Pixar, Marvel e LucasFilm. Sebbene il numero totale di abbonati a Disney+, Hulu ed ESPN+ sia salito a 235 milioni sotto la guida di Chapek, l'azienda ha dovuto affrontare alcune difficoltà commerciali.
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Lo scorso trimestre, Disney ha perso 1,5 miliardi di dollari con la sua piattaforma streaming, più del doppio rispetto ai 630 milioni di dollari persi nello stesso trimestre del 2021. La perdita sarebbe legata ai maggiori costi di produzione affrontati da Disney e ad un piano di investimenti pubblicitari rivelatosi eccessivamente costoso.
Detto questo, l'introduzione del piano con pubblicità e l'aumento dei prezzi per l'abbonamento Premium (ovvero quello che finora era il piano base) potrebbe essere un'arma a doppio taglio. Se da una parte gli introiti della piattaforma streaming potrebbero crescere, dall'altra c'è il rischio che con l'aumento dei prezzi una parte dell'utenza decida di migrare altrove.
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.