Character.AI è come ChatGPT ma permette di parlare con i geni del passato

(Immagine:: Shutterstock / thongyhod)

Nell'ultimo periodo, il web è stato letteralmente investito dai nuovi strumenti basati sull'intelligenza artificiale, a partire dai vari art generator, i quali permettono di creare immagini tramite prompt, fino a ChatGPT, una chatbot ottimizzata per la conversazione umana e basata sull'apprendimento automatico.

L'ultima trovata prende ora il nome di Character.AI, un software che consente la conversazione con repliche digitali di personaggi famosi e storici, come lo stesso Elon Musk, oppure Einsten o Engels.

Creato dagli ex ricercatori di Google Daniel De Freitas e Noam Shazeer, Character.AI, in maniera simile a ChatGPT, attinge dati da articoli, notizie, libri e altre fonti digitali per generare risposte plausibili da individui di vostra scelta. Se quindi desideravate da tempo disquisire di filosofia con Aristotele, o ridiscutere alcuni postulati scientifici con Gallileo o Newton, questa è la vostra occasione!

Come tuttavia avverte il sito, Character.AI ha semplicemente lo scopo di intrattenere, piuttosto che informare: "Tutto ciò che i personaggi dicono è inventato!", come hanno anche dichiarato i creatori stessi in un'intervista con il New York Times.

Character.AI (Image credit: Character.AI)

Character.AI unisce in sostanza la capacità di conversare di ChatGPT, con la possibilità di generare qualcosa da prompt, come permettono di fare i vari servizi AI Art Generator presenti in rete: si può infatti creare il proprio personaggio fittizio con cui poter dialogare, che verrà plasmato dal feedback degli utenti. 

L'IA imparerà infatti a "costruire la propria personalità" in base agli input della conversazione. Un manuale, denominato "Character Book" vi istruirà anche su come definire le sue caratteristiche, spiegando come vengono generate le risposte.

L'interfaccia di Character.AI è tuttavia, almeno al momento, solo in inglese, ma supporta anche domande formulate in Italiano. Gli utenti determineranno anche il successo delle loro creazioni attraverso il numero di interazioni (Elon Musk ne conta, ad esempio, ben più di 600 mila). 

Più elevato sarà questo dato, più il bot generato sarà in grado di apprendere informazioni e, di conseguenza restituire risposte credibili.

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Redattore TechRadar
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