Apple sotto accusa per la censura delle app in Russia e a Hong Kong

Apple retail store
(Immagine:: Getty Images)

Apple è stata accusata di anteporre il profitto al rispetto dei diritti umani, accettando le censure imposte dai governi di Cina e Russia, al fine di non perdere la propria posizione di mercato in quei Paesi.

La pesante accusa è stata mossa dall'Apple Censorship Project, un progetto guidato dal gruppo di attivisti per la libertà di parola GreatFire.

Secondo i rappresentanti del gruppo, nonostante il temporaneo ritiro dal territorio russo all'inizio del conflitto ucraino e lo spostamento di parte della produzione fuori dalla Cina, Apple non sta fornendo alcuna prova tangibile di miglioramento circa lo stato dell'App Store in termini di censura.

I numeri della censura

Secondo il gruppo, a novembre 2022 nell'App Store accessibile da Hong Kong mancavano 2.370 app disponibile in altre parti del mondo.

Nell'App Store cinese, invece, mancano ben 10.837 app, mentre quelle non accessibili dalla Russia ammontano a 2.754.

Ad esempio, nell'App Store di Hong Kong manca un numero significativo di VPN e, secondo il report pubblicato dal gruppo, diverse app dedicate all'informazione sono sparite dal medesimo store. Ciò indicherebbe un coinvolgimento di Apple in operazioni globali di censura per conto delle autorità cinesi.

Conclusioni simili sono state fatte per quanto riguarda il territorio russo: dal 2018 al 2022, l'azienda sembra più propensa a soddisfare le richieste di censura del Cremlino.

In particolare, dall'App Store russo sono sparite app a sostegno delle comunità LGBTQ+.

Altre preoccupazioni vengono condivise su come i dati vengono archiviati in Cina, dato che non è Apple a occuparsi di queste operazioni, ma un'azienda cinese. Benjamin Ismail, direttore della progetto Apple Censorship, si è dichiarato scettico circa l'implementazione della crittografia end-to-end in iCloud nel territorio cinese, dato che la gestione dei dati e dell'App Store non è considerata trasparente.

Tuttavia, le cose potrebbero cambiare se le autorità statunitensi approveranno l'Open App Markets Act, una legge sostenuta da GreatFire e che potrebbe allineare le operazioni di Apple in Russia e Cina a quanto visto in Europa per via del Digital Markets Act in materia di antitrust. Grazie a questa legge, viene limitato il potere dominante di Apple, impedendo all'azienda di fare gatekeeping all'interno dell'App Store, ad esempio impedendo la pubblicazione di determinate app per motivi politici o di censura.

Marco Doria
Senior editor

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