Ad blockers a rischio su Chrome: da gennaio 2023 potrebbero non funzionare

Chrome 90 Browser for iOS
(Immagine:: Shutterstock / XanderSt)

La nuova versione di Manifest, API utilizzata da Google per gestire le estensioni del suo browser Chrome, arriverà a gennaio 2023 e porterà cambiamenti significativi all'esperienza di navigazione. Novità che potrebbero dare problemi alle estensioni di ad blocking.

A partire da gennaio 2022, Google ha proibito agli sviluppatori di creare nuove estensioni per Manifest v2 e ora, con l'arrivo di Manifest v3, l'azienda statunitense ha dichiarato che non sarà possibile aggiornare le estensioni per renderle compatibili con la nuova versione.

Quando Manifest v3 sarà implementato cambierà radicalmente il modo in cui le estensioni interagiscono con i dati riguardanti la privacy. In breve, non sarà più possibile gestire i permessi di accesso ai dati personali, impedendo di fatto alle estensioni di proteggere i dati sensibili.

Cosa cambia con l'arrivo di Manifest v3?

L'obiettivo della nuova API è di garantire una maggiore protezione dei dati e alcuni miglioramenti nelle prestazioni ma, di fatto, Google negherà la possibilità di modificare i permessi di accesso ai dati.

L'allarme arriva da Raymond Hill, sviluppatore di uBlock Origin che, in un commento all'ultima versione della sua estensione pubblicata su GitHib, raccomanda di continuare ad utilizzare la versione per Manifest v2.

Fino all'arrivo della nuova API, gli ad blocker continueranno a fare il loro lavoro ma, da gennaio 2023, la maggior parte delle estensioni che oggi sono in circolazione smetterà di funzionare.

Probabilmente, si renderà necessario utilizzare una VPN o un browser diverso per giovare dei benefici delle estensioni per la privacy.

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