Recensione The Legend of Zelda: Breath of the Wild Nintendo Switch 2 Edition

Il meglio a 60fps

The Legend of Zelda: Breath of the Wild Nintendo Switch 2 Edition
(Image: © Nintendo)

TechRadar Verdetto

L’edizione per Nintendo Switch 2 non stravolge nulla, ma eleva l’esperienza con un comparto tecnico finalmente all’altezza della visione originale. Breath of the Wild rimane un mondo vivo, libero, sorprendente e oggi ancora più irresistibile.

Pro

  • +

    Resta uno dei migliori Zelda di sempre

  • +

    Visivamente magnifico su Switch 2, con texture migliorate

  • +

    60fps costanti, anche nella Foresta Korogu

  • +

    Due salvataggi separati disponibili

  • +

    Zelda Notes è una funzione sorprendentemente utile

Contro

  • -

    I sacrari restano i dungeon più deboli della saga

  • -

    I DLC non sono inclusi in questa edizione

  • -

    Zelda Notes sarebbe stato meglio integrato nel gioco base

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Nintendo ha scelto di inaugurare la nuova generazione con uno dei suoi giochi più iconici: The Legend of Zelda: Breath of the Wild – Edizione Nintendo Switch 2, una versione potenziata dello storico titolo di lancio della prima Switch.

Dopo aver passato decine di ore su Tears of the Kingdom, temevamo che tornare al predecessore potesse farlo sembrare ridotto o privo di profondità. Eppure, Breath of the Wild resta un’esperienza magistrale, capace di stupire ancora per la sua libertà, la sua eleganza e il suo mondo dinamico. Anche senza le meccaniche avanzate del seguito, continua a essere una delle opere più influenti e affascinanti mai realizzate da Nintendo.

Volate liberi

The Legend of Zelda: Breath of the Wild Nintendo Switch 2 Edition

(Image credit: Nintendo)

Nonostante fosse il primo capitolo della saga a esplorare un vero open world in 3D, The Legend of Zelda: Breath of the Wild ha lasciato un’impronta indelebile nel medium. Dopo una brevissima introduzione, Nintendo lascia che siano i giocatori a scegliere il ritmo della propria avventura: si può andare subito a sfidare Ganon oppure perdersi per decine di ore tra montagne, deserti e villaggi, conoscendo la gente di Hyrule e risolvendo misteri sparsi ovunque.

Questa libertà si estende anche alle meccaniche di gioco: sin dall’inizio vengono forniti strumenti semplici ma potenti, lasciando totale spazio alla creatività. Qualsiasi idea strampalata, far rotolare un albero su un accampamento nemico, lanciare una spada metallica durante un temporale per fulminare un mostro, usare una torretta laser come arma improvvisata, può funzionare. Ed è proprio questa sensazione di possibilità che ha reso il titolo così rivoluzionario.

La tanto discussa durabilità delle armi è l’emblema di questo spirito: ogni oggetto si consuma, obbligando a reinventarsi costantemente. E in quel momento di necessità, spesso nascono le trovate più geniali. Anche a distanza di otto anni, pochi open world riescono ad avvicinarsi a un tale livello di libertà, coerenza e meraviglia.

Cambiare marcia

The Legend of Zelda: Breath of the Wild Nintendo Switch 2 Edition

(Image credit: Nintendo)

Certo, parliamo pur sempre di The Legend of Zelda: Breath of the Wild – Nintendo Switch 2 Edition. A differenza di altri giochi aggiornati per Switch 2, qui non c’è alcun contenuto inedito. Nemmeno i DLC già esistenti di Breath of the Wild sono inclusi nella versione completa del gioco.

Sia Breath of the Wild che Tears of the Kingdom sono stati aggiornati esclusivamente sul piano tecnico per la nuova console. Un limite comprensibile, ma che viene parzialmente compensato dal fatto che entrambi i titoli sono inclusi nell’abbonamento Nintendo Switch Online + Pacchetto Aggiuntivo.

Best bit

The Legend of Zelda: Breath of the Wild Nintendo Switch 2 Edition

(Image credit: Nintendo)

Tuttavia, anche senza contenuti inediti, The Legend of Zelda: Breath of the Wild – Nintendo Switch 2 Edition vale pienamente l’upgrade. Il gioco gira ora a 1080p in modalità portatile e arriva fino a 4K in modalità dock, con supporto all’HDR che rende il mondo di Hyrule ancora più vivido e vibrante. Entrambe le modalità mantengono i 60fps stabili per tutta la durata dell’esperienza.

Avviare Breath of the Wild e vederlo girare al doppio del framerate a cui si era abituati quasi stona… ma è un miglioramento davvero benvenuto. Naturalmente, la prima cosa che ho fatto una volta caricato il mio vecchio salvataggio (ora ci sono due slot disponibili, un’aggiunta utile ma anche un po’ deludente) è stata dirigermi subito alla famigerata Foresta dei Korogu, che nella versione originale metteva in ginocchio il framerate. Ebbene sì: adesso fila tutto liscio. Può sembrare banale su hardware più potente, ma chi ha sofferto quella zona su Wii U o Switch sa bene quanto cambi la percezione.

Note it down

The Legend of Zelda: Breath of the Wild Nintendo Switch 2 Edition

(Image credit: Nintendo)

Avevo detto che The Legend of Zelda: Breath of the Wild – Nintendo Switch 2 Edition non include nulla di nuovo nel gioco in sé, ma non è del tutto vero: c’è una novità nell’app Nintendo Switch Online, ovvero la funzione Zelda Notes. Si tratta di una companion app che aggiunge diverse funzionalità, come la possibilità di localizzare i sacrari rimanenti con una voce GPS che vi guida, o una ruota bonus giornaliera che può offrirvi ricompense casuali come pasti gratuiti, salute piena o addirittura la riparazione delle armi.

La parte più interessante, però, sono i cosiddetti ‘Ricordi Vocali’. Sono sparsi in oltre 100 punti della mappa, e camminandoci vicino si attiverà un messaggio audio di Zelda, ambientato 100 anni prima degli eventi del gioco, durante i preparativi per la Calamità. Sono piccoli ma preziosi approfondimenti di lore che rendono l’esplorazione di Hyrule ancora più coinvolgente. Certo, sarebbe stato molto meglio averli integrati direttamente nel gioco, anziché dover tenere il telefono acceso di continuo.

In definitiva, Breath of the Wild – Nintendo Switch 2 Edition è un aggiornamento solido, seppur essenziale, di un capolavoro. Il boost a framerate e risoluzione lo rende consigliatissimo, soprattutto se non l’avete mai giocato. Chi però spera in contenuti nuovi potrebbe restare deluso, a meno che non sia disposto a sfruttare Zelda Notes… con il cellulare in mano.

Perché giocare a The Legend of Zelda: Breath of the Wild Nintendo Switch 2 Edition?

Ragioni per giocare

Non avete mai giocato Breath of the Wild o volete rigiocarlo

Non c'è davvero alcun motivo per tornare alla versione originale su Nintendo Switch o Wii U, se avete accesso a The Legend of Zelda: Breath of the Wild – Nintendo Switch 2 Edition. Il frame rate raddoppiato e le migliorie visive rendono questa la versione definitiva del gioco, senza alcun dubbio.

Vi appassiona la lore di Zelda

Sembra incredibile, ma l’app mobile Zelda Notes è davvero un’aggiunta eccellente. I Ricordi Vocali arricchiscono l’esplorazione con momenti narrati da Zelda stessa, raccontando eventi e luoghi vissuti prima del risveglio di Link. Un modo inedito e coinvolgente per immergersi nella storia di Hyrule.

Ragioni per NON giocare

Non avete una Switch 2

Anche se questa è senza dubbio la versione migliore del gioco, The Legend of Zelda: Breath of the Wild – Nintendo Switch 2 Edition non rappresenta un salto così rivoluzionario da giustificare l’acquisto immediato della nuova console solo per giocarci.

Accessibilità

The Legend of Zelda: Breath of the Wild – Nintendo Switch 2 Edition non introduce miglioramenti significativi sul fronte dell’accessibilità. Rimangono disponibili il mirino tramite giroscopio e il remapping dei comandi tramite il menu della console, ma i prompt a schermo non si aggiornano di conseguenza, rendendo l’esperienza poco intuitiva. In sostanza, nessuna novità degna di nota per chi cerca opzioni più accessibili.

Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.