Apple: nuove funzioni per la sicurezza dei minori su App Store

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(Immagine:: Unsplash/Laurenz Heymann)

  • Apple sta potenziando il controllo parentale e l’esperienza degli account per bambini
  • Entro la fine del 2025, le classificazioni per età verranno ampliate a livello globale e sarà possibile convertire qualsiasi account standard in un account per bambini
  • È stata introdotta anche una nuova API per personalizzare l’esperienza in-app in base all’età

Apple ha da tempo implementato controlli parentali e account per bambini, ma ora sta introducendo nuove modifiche per rendere l’esperienza più sicura e completa per tutti. Alcuni cambiamenti riguardano direttamente gli utenti, come la creazione di account per bambini e gli aggiustamenti nell’App Store, mentre altri sono rivolti agli sviluppatori, attraverso nuove API.

Le novità sono state presentate in un whitepaper intitolato Helping Protect Kids Online, disponibile per la lettura completa. Tra gli aggiornamenti principali c’è la semplificazione del processo di creazione di un account per bambini. Come emerso nelle ultime beta di iOS 18.4 e iPadOS 18.4, ora è possibile selezionare una fascia d’età al momento della registrazione; questa scelta imposta automaticamente le restrizioni appropriate per i controlli parentali.

Creare un account per bambini aggiunge automaticamente il minore come utente e abilita la condivisione familiare per i servizi iCloud e gli acquisti su App Store. Tuttavia, per semplificare ulteriormente il processo, è possibile fornire l’accesso al nuovo dispositivo con funzionalità limitate, permettendo di completare la configurazione dell’account in un secondo momento.

Apple iPhone 16 Review

(Image credit: Future)

Un cambiamento ancora più significativo, e una buona notizia per molti, è che entro la fine del 2025 Apple permetterà di aggiornare l’età associata a un Apple ID. Questo significa che, in caso di errore nell’inserimento della data di nascita, sarà possibile correggerla.

Negli Stati Uniti, Apple richiede che i minori di 13 anni abbiano un Child Account collegato all’Apple ID di un genitore. Per chi ha meno di 18 anni, è possibile scegliere questa configurazione per usufruire di protezioni avanzate e impostazioni predefinite più sicure.

Attualmente, l’App Store utilizza quattro fasce di classificazione per età a livello globale, tra cui 12+ e 17+. Per rendere l’esperienza più sicura e mirata, Apple ha annunciato che amplierà le classificazioni per età nel corso dell’anno. Questo aggiornamento allineerà le valutazioni di età di Apple a quelle di Google e del Play Store, che già adottano sistemi basati sull’età con variazioni regionali.

L’espansione di Apple, però, sarà più uniforme e standardizzata a livello globale, introducendo quattro nuove categorie pensate per fasce d’età specifiche.

  • 4+: L'app non contiene contenuti discutibili.
  • 9+: Potrebbe includere elementi non adatti ai bambini sotto i nove anni, come violenza leggera o occasionale in stile cartone animato o fantasy, linguaggio volgare lieve, umorismo crudo, contenuti maturi o con elementi horror e paura.
  • 13+: Può presentare riferimenti sporadici a contenuti medici o trattamenti, alcol, tabacco, droghe, nudità, violenza realistica o gioco d’azzardo simulato. Potrebbe anche includere concorsi frequenti o intensi, linguaggio volgare, umorismo crudo, horror e paura o violenza in stile cartone animato o fantasy.
  • 16+: Può includere accesso illimitato al web, contenuti maturi o suggestivi frequenti o intensi, oppure elementi legati a trattamenti medici.
  • 19+: Può contenere scene di gioco d’azzardo, simulazioni frequenti o intense di scommesse, riferimenti ad alcol, tabacco, droghe, nudità, violenza realistica o contenuti sessuali.

Queste nuove categorie rappresenteranno l'età minima consigliata per un'app, aiutando gli sviluppatori a definire in modo più preciso la classificazione della loro esperienza. Per i genitori, questo potrebbe rendere più semplice capire se un’app è adatta ai propri figli. Inoltre, se i controlli parentali per i download sono attivi, l’App Store mostrerà solo le app compatibili con l’età impostata una volta che il sistema entrerà in funzione nel tardo 2025.

Questa iniziativa arriva in un periodo in cui, negli Stati Uniti, sia a livello statale che federale, è in corso un dibattito su chi debba gestire la verifica dell’età per l’uso delle app: gli store, come l’App Store di Apple, o gli sviluppatori stessi. Il tema rientra in discussioni più ampie sulle leggi per la protezione dei minori nel digitale e sui dispositivi connessi.

Apple ritiene che un sistema basato su ogni singola app sia più efficace per la verifica dell’età e riduca la necessità di condividere dati in modo indiscriminato. A questo scopo, verrà introdotta la Declared Age Range API, che permetterà agli sviluppatori di determinare l’età dell’utente senza chiedere direttamente la data di nascita. Se l’utente accetta tramite un pop-up, l’app otterrà l’intervallo d’età direttamente dall’Apple ID, senza richiedere ulteriori informazioni.

Il funzionamento sarà simile a quello delle autorizzazioni per fotocamera, microfono o notifiche. L’idea di Apple è ridurre il rischio di eccessiva condivisione di dati, mantenendo comunque un’esperienza sicura.

Nel whitepaper, l’azienda paragona il sistema alla vendita di alcolici in un centro commerciale:

"Chiediamo ai negozianti che vendono alcol di controllare l’età dei clienti verificando i documenti, ma non chiediamo a chiunque entri nel centro commerciale di fornire la propria data di nascita solo per andare nell’area ristorazione."

L’approccio di Apple è diverso da quello di altre aziende e persino da quello di alcuni legislatori, che preferirebbero affidare l’applicazione delle restrizioni direttamente allo store. Apple, invece, vuole che la verifica dell’età venga gestita in modo sicuro tramite l’API, senza trasmettere informazioni sensibili agli sviluppatori.

L’approccio di Apple alla verifica dell’età offre probabilmente maggiore tutela della privacy per tutti gli utenti, ma richiede un **coinvolgimento attivo dei genitori.

Avi Greengart, Techsponental

Avi Greengart, fondatore di Techsponential, ha dichiarato a TechRadar:

"Apple sta cercando di trovare un equilibrio tra obbligare tutti a condividere dati per dimostrare la propria età e fornire ai genitori gli strumenti per proteggere i propri figli da contenuti inappropriati. Il suo approccio alla verifica dell’età è probabilmente migliore dal punto di vista della privacy, ma richiede un coinvolgimento attivo dei genitori. Inoltre, non affronta – e forse non può farlo – la responsabilità delle piattaforme social nel controllare i propri algoritmi per evitare danni ai minori."

L’integrazione della Declared Age Range API rientra nella strategia di Apple per rafforzare ulteriormente la gestione degli account per bambini, rendendoli più facili da creare e controllare, e aumentando la sicurezza nell’uso di dispositivi come iPhone e iPad e dei servizi collegati.

Alcuni di questi cambiamenti sono già visibili, come la selezione dell’intervallo d’età nella configurazione di un account per bambini. Tuttavia, le nuove classificazioni per età nelle app, la possibilità di modificare l’età di un account e l’introduzione dell’API per la verifica dell’età arriveranno entro la fine del 2025.

Alla fine, sarà il tempo a determinare chi avrà la responsabilità della verifica dell’età, ma è positivo vedere Apple impegnarsi per rendere più semplice la creazione di account per bambini, offrendo maggiore protezione e sicurezza. Il whitepaper completo pubblicato da Apple è disponibile qui.

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Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.