Abbiamo provato il Nikkor Z 400mm F4/.5 VR S per un safari: ecco com'è andata
I teleobiettivi professionali a focale fissa sono stata la scelta giusta per i safari?

Di recente sono stato in Kenya per un breve viaggio durante il quale ho avuto la possibilità di visitare un paio di parchi nazionali e di vedere una fauna spettacolare. Nei miei scorsi viaggi in questo bellissimo Paese non ho mai avuto a portata di mano un super-teleobiettivo che mi permettesse di avvicinarmi molto per scattare foto a leoni, rinoceronti e via dicendo.
Questa sarebbe stata la mia occasione per provare un obiettivo che non posso permettermi, dato che non lo utilizzerei abbastanza per giustificare l'investimento. Avevo deciso di portare con me un solo obiettivo professionale da usare tutta la settimana abbinato alla mia Nikon Z6 II, che fosse relativamente leggero ma in grado di produrre immagini nitide e di alta qualità.
Dopo aver preso in considerazione i migliori obiettivi Z di Nikon, che comprendono una discreta gamma di teleobiettivi prime e zoom, ho optato per il Nikkor Z 400 mm F4/.5 VR S.
Era davvero questo l'obiettivo giusto da portare in viaggio nel mio safari a caccia di fauna selvatica? Ora vi racconto com'è andata!
Questione di scelte
Nella mia lista di obiettivi per il viaggio c'erano anche lo Z 100-400 mm f/4,5-5,6 VR S, lo Z 180-600 mm f/5,6-6,3 VR e lo Z 600 mm F/6,3 VR S. Come ho scelto lo Z 400 mm f/4,5 VR S? Per esclusione.
La lunghezza focale di 600 mm è apprezzata da molti fotografi naturalisti e ideale per l'avifauna, ma ero anche consapevole della varietà di animali selvatici che avrei visto e l'ho scartato. Una focale del genere sarebbe stata problematica con animali di grandi dimensioni come ad esempio le giraffe.
La versatilità del 180-600 mm era allettante, ma è più grande e più pesante degli altri e non è una lente "S", quindi ho preferito optare per il fisso. Anche il 100-400 mm era un'opzione interessante che mi avrebbe offerto molta più versatilità, ma la qualità dell'immagine a 400mm non è paragonabile a quella offerta dal tele a focale fissa.
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Inizialmente avrei optato per il 100-400 mm, un eccellente obiettivo che ho recensito personalmente per TechRadar. Tuttavia, ero convinto che avrei usato per lo più l'obiettivo alla sua massima lunghezza focale, quindi perché non scegliere direttamente il 400 mm? Era più rischioso? Certo, ma l'apertura massima leggermente più ampia e la sua qualità ottica rispetto all'obiettivo zoom impostato a 400 mm, oltre al fatto che è più leggero di circa il 15%, mi hanno fatto propendere per quest'uolltimo.
Non giudicatemi, ma per sicurezza ho preso anche il Nikkor Z 70-180 mm F/2,8, nel caso in cui ne avessi avuto davvero bisogno.
Una curva di apprendimento elevata
Noleggiare un obiettivo per un servizio specifico o per un breve viaggio è un modo eccellente per avere in mano un vetro di alta qualità senza dover sborsare una cifra per comprarlo. Un safari nell'Africa orientale è lo scenario perfetto per fare una prova simile.
L'obiettivo Nikon Z più spinto che possiedo ha una portata massima di 180 mm. È ottimo per la fauna selvatica ambientale o quando ci si può avvicinare fisicamente ai soggetti, ma quando l'ho usato nel mio precedente viaggio in Kenya mi sono subito reso conto che era un po' corto per quello che volevo fare. Il 400 mm f/4,5 mi avrebbe permesso di avvicinarmi all'azione come mai prima d'ora e non vedevo l'ora.
Un consiglio: prendetevi tutto il tempo possibile per familiarizzare con le lenti prima di portarvele in viaggio. Io, ad esempio, non avevo mai usato l'obiettivo da 400 mm prima d'ora, né avevo avuto molto tempo per provarlo prima di trovarmi a guardare fuori dal finestrino della 4x4 del mio amico nel Parco Nazionale di Nairobi, e ho imparato in fretta la lezione.
Ci sono stati un paio di momenti in cui non ha messo a fuoco il soggetto. Mi chiedevo come mai, poi ho notato che l'interruttore del limitatore di messa a fuoco era impostato su 6 metri all'infinito anziché sulla sua gamma completa, quindi tutto ciò che era più vicino di 6 metri non veniva messo a fuoco. È un errore da pivelli, ma quando non si conosce l'attrezzatura può succedere.
Ho dovuto anche trovare le impostazioni ideali per la messa a fuoco sulla mia mirrorless. Inoltre, l'autofocus a rilevamento del soggetto della Z6 II per gli animali è più basico e meno efficace di quello per le persone (la Z8 ha prestazioni nettamente migliori). In definitiva mi sono serviti un paio di giorni prima di iniziare a tirare fuori qualche scatto meritevole.
Utilizzerete la portata massima dell'obiettivo per la maggior parte delle fotografie durante i safari
Avere un 400mm fisso ha anche i suoi contro. A volte, la fauna selvatica era talmente vicina alla macchina che ho fatto prima a prendere lo smartphone e a fare foto/video ravvicinati, o semplicemente mi sono goduto l'incontro senza scattare.
Solo in un'occasione ho sostituito l'obiettivo da 400 mm con il 70-180 mm per scattare una foto di una giraffa che era troppo grande e vicina per entrare nel frame con il 400.
Non è di certo la mia fotografia preferita del viaggio, anzi non mi piace proprio, ma la trovate comunque qui sotto.
L'apertura massima di f/4,5 è leggermente migliore di quella di f/5,6 del 100-400 mm quando è impostata a 400 mm, ma, onestamente, quei 2/3EV non mi interessavano affatto, soprattutto in condizioni di luce intensa. Lo sfocato del 400 mm a f/4,5 è ottimo e spesso mi sono fermato a f/5,6 per ottenere un po' di profondità di campo in più.
Infine, il momento tanto atteso è arrivato: abbiamo avvistato un gatto selvatico Serval lungo la pista. Questo fantastico esemplare è saltato sul ciglio della strada ed è sparito in pochi secondi. Abbiamo seguito il suo potenziale percorso e, per pura fortuna, lo abbiamo incrociato di nuovo un miglio più avanti nel parco.
La lunghezza focale di 400 mm era perfetta per questo incontro: un 600 mm sarebbe stato troppo stretto, il 70-180 mm non abbastanza. Ho scattato un singolo fotogramma mentre fissava direttamente l'obiettivo e, prima di rendermene conto, il era scomparso nell'erba alta.
In base alla mia esperienza di utilizzo dell'obiettivo e alle foto che ho ottenuto, sono felice di aver scelto il 400mm fisso. Certo, in alcuni momenti avrei voluto essere più vicino, in particolare quando ho incontrato i leoni. Ma, nel complesso, questa lunghezza focale mi ha offerto il meglio dei due mondi, la composizione e la profondità di campo che mi piacciono per la fauna selvatica in varie forme e dimensioni, con un po' di margine per il ritaglio successivo.
Lo sceglierei di nuovo il prossimo safari, ma forse porterei con me un teleconvertitore per catturare qualche scatto da lontano. Questo è un altro motivo per cui ha senso scegliere un obiettivo a focale fissa: con i teleconvertitori si comportano meglio di quanto non facciano gli zoom offrendo lunghezze focali elevate senza sacrificare eccessivamente la qualità dell'immagine.
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Tim is the Cameras editor at TechRadar. He has enjoyed more than 15 years in the photo video industry with most of those in the world of tech journalism. During his time as Deputy Technical Editor with Amateur Photographer, as a freelancer and consequently editor at Tech Radar, Tim has developed a deeply technical knowledge and practical experience with cameras, educating others through news, reviews and features. He’s also worked in video production for Studio 44 with clients including Canon, and volunteers his spare time to consult a non-profit, diverse stories team based in Nairobi. Tim is curious, a keen creative, avid footballer and runner, and moderate flat white drinker who has lived in Kenya and believes we have much to enjoy and learn from each other.
- Marco SilvestriSenior Editor