Huawei promette batterie EV da 1.800 km e ricarica lampo

Huawei Maestro S800
(Immagine:: Huawei)

Huawei si unisce al crescente gruppo di aziende automobilistiche e tecnologiche che stanno esplorando il potenziale delle batterie allo stato solido per veicoli elettrici. Insieme a nomi come BMW, Mercedes-Benz, Volkswagen, BYD e Stellantis, il colosso cinese ha recentemente depositato un brevetto per un’architettura di batteria con una densità energetica compresa tra 400 e 500 Wh/kg, ovvero due o tre volte superiore rispetto agli standard attuali.

Huawei non produce direttamente veicoli a marchio proprio, ma collabora con diversi costruttori per integrare le proprie tecnologie nei loro modelli. Secondo quanto emerso dal brevetto, la batteria sviluppata utilizza un elettrolita solido a base di solfuro drogato con azoto, un approccio che mira a ridurre le reazioni collaterali sulla superficie del litio. Il resto della tecnologia, però, resta riservato, mentre la corsa alla produzione sicura e su larga scala delle batterie allo stato solido si fa sempre più serrata.

Il dato che ha attirato maggiore attenzione riguarda l’autonomia teorica: fino a 3.000 chilometri con una sola carica, oltre a una ricarica dal 10% all’80% in meno di cinque minuti. Si tratta di valori che superano di oltre tre volte le prestazioni delle migliori auto elettriche attualmente in commercio.

Non mancano però le perplessità da parte degli esperti del settore. Intervistato da Electrek, Yang Min-ho, professore di ingegneria energetica presso la Dankook University, ha dichiarato che risultati simili “potrebbero essere ottenuti in laboratorio”, ma riprodurli nel mondo reale, dove entrano in gioco la dispersione energetica e la gestione termica, “è estremamente difficile”.

Il professore ha inoltre sottolineato che il metodo di doping con azoto è una tecnica standard in ambito accademico, ma che al momento risulta complicato portarlo su scala industriale, soprattutto per soddisfare i volumi richiesti dai produttori di auto a livello globale.

Piccoli passi concreti

Porsche Battery Lab Weissach

(Image credit: Porsche)

È comprensibile che la Cina voglia celebrare il suo attuale dominio nel settore dei veicoli elettrici, e non ha alcuna esitazione nel pubblicizzare innovazioni potenzialmente rivoluzionarie. Dopo l'interesse verso la ricarica a MegaWatt, anche le batterie allo stato solido stanno gradualmente guadagnando attenzione, pur rimanendo finora in una fase poco visibile al grande pubblico. È molto probabile che sarà proprio la Cina a raggiungere per prima questo traguardo tecnologico, ma i tempi e i risultati finali rischiano di essere meno brillanti di quanto dichiarato da molte aziende locali.

In particolare, l'autonomia teorica di circa 3.000 chilometri appare poco significativa nella pratica, poiché richiederebbe pacchi batteria enormi, che finirebbero per aumentare drasticamente il peso del veicolo e penalizzare la dinamica di guida, tutto questo nel tentativo di eliminare la cosiddetta “ansia da autonomia”.

Se Huawei riuscisse davvero a raggiungere densità energetiche tra i 400 e i 500 Wh/kg, sarebbe molto più sensato impiegare questa tecnologia per realizzare batterie più piccole e leggere, ma comunque capaci di garantire un’autonomia elevata senza dover ricorrere a soluzioni sovradimensionate e costose.

Quando un'auto elettrica è in grado di percorrere oltre 1.000 chilometri con una sola carica, l’ansia da autonomia diventa irrilevante. La maggior parte degli automobilisti, infatti, non guida per ore senza fare pause. Inoltre, la rete di ricarica pubblica è in continua espansione e miglioramento, rendendo sempre più semplice trovare una colonnina dove fermarsi e ricaricare durante il viaggio.

Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.