Netflix, nuovo aumento dei prezzi: sarà la goccia che fa traboccare il vaso?

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Om Netflix fortsätter med sin tilläggsavgift på 2,99 dollar för lösenordsdelning kan det vara början på slutet av kontodelning. (Immagine:: Shutterstock)

Da oggi Netflix applicherà un incremento dei prezzi in diversi mercati chiave, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Francia. 

Negli Stati Uniti, il piano più costoso, Premium, passa da 19,99 a 22,99 dollari. Per chi ha già un abbonamento al piano Basic (non più disponibile per i nuovi clienti), questo passa da 9,99 dollari al mese a 11,99 dollari. I piani Standard e Standard con pubblicità rimangono invariati (per ora) e costano rispettivamente 15,49 e 6,99 dollari (in Italia 12,99€ e 5,49€). 

Il piano Premium era già considerevolmente più costoso della maggior parte dei rivali: Disney+ Premium è appena salito a 11,99 euro al mese, Apple TV Plus è a 6,99€ e Prime Video a 4,99€; Hulu (senza pubblicità) è l'eccezione a 12,99€ al mese, anche se si può risparmiare abbonandosi in bundle con Disney.

Al momento non ci sono aumenti di prezzo per l’Italia ma è solo questione di tempo. Nel giro di qualche settimana, il piano Basic (non più presente sul listino) dovrebbe infatti passare da 9,99 a 11,99€, mentre quello Premium passerà da 17,99€ a 19,99€.

Netflix ha dato un giro di vite alla condivisione degli account in tutte e tre le località interessate. Al momento non è possibile aggiungere all'account altri utenti a Basic o Standard con pubblicità, ma si può aggiungere un altro utente a Standard per 4,99€ e fino a due utenti a Premium per lo stesso prezzo a persona.

Ci sono altre differenze importanti tra i vari abbonamenti. Gli utenti Premium sono gli unici a ottenere lo streaming 4K Ultra HD e l'audio spaziale; il piano più costoso consente inoltre di trasmettere in streaming su quattro dispositivi contemporaneamente e di scaricare spettacoli e film su sei dispositivi. 

Il piano Standard limita la risoluzione al Full HD con un massimo di due streaming simultanei e due download; il piano Standard con pubblicità è Full HD e supporta due dispositivi, ma non consente di scaricare i contenuti.

Parlando agli investitori, il co-CEO di Netflix Greg Peters non ha escluso ulteriori aumenti nel prossimo futuro. 

Netflix aumenta i prezzi mentre i suoi profitti si impennano

Netflix non è esattamente a corto di denaro al momento, anzi... 

Nella riunione dedicata alla presentazione degli utili, la società ha annunciato risultati impressionanti: i ricavi sono aumentati dell'8% rispetto al 2022, raggiungendo ben 8,5 miliardi di dollari mentre gli utili sono aumentati del 20%, raggiungendo 1,6 miliardi di dollari. 

L'azienda ha acquisito quasi 9 milioni di nuovi abbonati, rispetto ai 6 milioni previsti inizialmente e, secondo Netflix, tale affluenza si deve al giro di vite sulla condivisione delle password. Gli abbonamenti con pubblicità sono aumentati del 70%.

La telefonata sugli utili ha anche fatto luce sulla recente ristrutturazione e sui licenziamenti della divisione animazione di Netflix, di cui abbiamo parlato la scorsa settimana. Come scrive il New York Times, Netflix ha annunciato un nuovo accordo pluriennale con Skydance Animation, il cui attuale capo è l'ex boss della Pixar John Lasseter. Skydance produrrà film d'animazione per Netflix a partire dal 2024.

Per gli utenti che stanno attraversando un periodo economico difficile non sarà facile digerire la notizia di un ulteriore aumento dei prezzi, soprattutto alla luce degli ottimi risultati finanziari di Netflix. Basti pensare che i due amministratori delegati della piattaforma hanno incassato oltre 100 milioni di dollari l'anno scorso. Il nuovo co-CEO Greg Peters, che ha preso il posto di Reed Hastings all'inizio dell'anno, dovrebbe ricevere un compenso annuo di 34,65 milioni di dollari.

Gli utenti saranno davvero disposti a seguire le leggi di mercato senza fiatare o decideranno di optare per servizi più economici? Sarà il tempo a dircelo.

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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