TechRadar Verdetto
Apple HomePod è un altoparlante premium dal suono straordinario e con una configurazione a dir poco semplice. Tuttavia, come hub di casa, Siri lascia a desiderare; il mancato supporto ad alcune funzioni chiave e la scarsa compatibilità con dispositivi di terze parti rappresentano un grosso ostacolo.
Pro
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Prestazioni audio eccezionali
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Siri riconosce facilmente la voce dell’utente
- +
Design accattivante ed elegante
Contro
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Siri va perfezionata
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Manca lo streaming via Bluetooth
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Occorre un abbonamento a Apple Music per un'esperienza completa
Perché puoi fidarti di TechRadar
Apple HomePod è l’altoparlante premium con cui il gigante di Cupertino intende conquistare il mercato degli smart speaker.
Di recente, Apple ha introdotto HomePod Mini, ma ciò non significa che l’azienda smetterà di supportare HomePod; inoltre, potrebbe essere soggetto ad alcune fantastiche offerte durante il Black Friday.
Il dispositivo ci ha portato a riflettere sul solito interrogativo: vale la pena pagare così tanto per un prodotto a marchio Apple? O conviene di più un altoparlante di terze parti come Sonos One?
Dal lancio (settembre 2018), Apple ha rilasciato diversi aggiornamenti per l'HomePod: è stata implementata una funzionalità per cercare testi, il supporto a spagnolo e francese e una funzione per impostare più timer; permette anche di effettuare chiamate.
Un'altra entusiasmante funzionalità è l'integrazione di Pandora: è la prima volta che un servizio di streaming di terze parti è disponibile su Apple HomePod e potrebbe aprire la strada a future partnership con Spotify e Tidal.
Apple è entrata nel mercato degli altoparlanti smart in ritardo, ma i dirigenti di Cupertino sembrano fiduciosi: HomePod costa molto, ma vanta un design ricercato ed è un prodotto affidabile.
Il dispositivo può anche inviare messaggi vocali ad altri dispositivi Apple come iPhone, iPad e persino AirPod.
Siri, l’assistente digitale, può interrompere allarmi, timer e contenuti multimediali su tutti i dispositivi; si può anche personalizzare la sveglia con brani, playlist e stazioni radio di Apple Music. È anche possibile porre domande all’altoparlante e visualizzare le risposte direttamente sull’iPhone.
Nelle prossime settimane, l’azienda potrebbe rilasciare un nuovo aggiornamento che consentirà a HomePod di funzionare come altoparlante surround, a 5.1 e/o 7.1 canali o persino in formato Dolby Atmos.
Non si può negare che la qualità del suono dell'altoparlante di Apple sia di prim'ordine, ma in un mercato in cui Amazon e Google hanno ecosistemi di altoparlanti/assistenti vocali intelligenti così radicati, valere la pena acquistare un dispositivo dal suono eccezionale, ma incompleto? Scopriamolo.
Disponibilità e prezzo
Come accennato, HomePod non è un altoparlante economico: è disponibile dal 9 febbraio 2018 a circa 300 euro.
Al momento del lancio, era uno degli altoparlanti smart più costosi sul mercato, ma Apple spera di giustificarne il prezzo grazie a Siri e a una qualità audio premium.
Configurazione
- Di gran lunga l'altoparlante smart più semplice da configurare
- Effettua una scansione dell'ambiente circostante per un audio ottimale
La configurazione di Apple HomePod è un gioco da ragazzi: come per gli AirPods, è sufficiente avvicinare il vostro iPhone al dispositivo, affinché possa inviare il vostro Apple ID, le preferenze di Apple Music e inserire tutte le password Wi-Fi più lunghe difficili da ricordare che avete memorizzato.
Il nostro processo di configurazione è stato rallentato dall'aggiornamento a una versione più recente di iOS, un prerequisito per usare l'altoparlante. Ciò evidenzia un aspetto fondamentale dell'HomePod: occorre un iPhone o un iPad per configurarlo; è difficile comprendere il motivo dietro tale scelta, poiché non fa che ridurre il target di mercato.
Durante il processo di configurazione, noterete il LED sul lato superiore dell’altoparlante (che si trasforma nel logo Siri multicolore durante l'invio dei comandi).
Il processo è molto rapido se confrontato con quello di Amazon Echo o Sonos One e sarete felici di non dover passeggiare per la stanza per calibrare l’audio.
Le comodità non finiscono qui: se volete usare una nuova rete Wi-Fi, già configurata sull’iPhone, basta tenere lo smartphone in prossimità dell’altoparlante e... fatto. In quanto a facilità d’uso, Apple batte facilmente la concorrenza.
HomePod testerà l’ambiente circostante riproducendo un po' di musica: valuterà lo spazio ascoltando la rifrazione delle onde sonore e se c'è un muro alle sue spalle, concentrerà il suono nella direzione opposta.
Se non è adiacente a un muro, l'HomePod emetterà il suono in uno spazio a 360 gradi. Terminata la configurazione, potete uscire di casa con il vostro iPhone e i vostri famigliari o coinquilini potranno comunque usare l'altoparlante. Consigliamo di disattivare il vostro profilo audio per evitare che altre persone possano interferire con la raccolta dati (fortunatamente, potete impedire la raccolta dati dell'altoparlante, il che è molto utile se volete creare playlist automatiche decenti su Apple Music).
Design
- Design sobrio
- Molto più pesante del previsto
L’altoparlante pesa circa 2,5 kg ed è alto 172 mm; è più pesante di quanto sembri, poiché contiene numerosi driver, per la precisione un woofer e sette tweeter, ciascuno con il proprio amplificatore, e sei microfoni per captare facilmente la voce dell’utente.
L’unico cavo del dispositivo è quello di alimentazione, manca dunque il jack audio da 3,5 mm.
Il piccolo altoparlante è ricoperto da una "rete acustica" progettata per proteggere il dispositivo ed è privo di motivi decorativi; l'unica discrepanza è in alto, dove c’è una superficie rotonda in plastica lucida.
Come accennato, qui è collocato il LED multicolore, che si attiva quando Siri ascolta ed elabora i comandi, e i due pulsanti per alzare o abbassare il volume.
È un peccato che non ci sia feedback tattile per i pulsanti, ma dato che la maggior parte delle volte controllerete l'HomePod con la voce, non è un grosso problema.
Esteticamente, HomePod non è l'altoparlante più gradevole, ma è attraente nella sua semplicità. Considerato il prezzo, qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte al design dello speaker, ma è sicuramente di buona fattura.
Attenzione: Apple HomePod può macchiare determinate superfici (per lo più legno poroso). Apple lo ha riconosciuto e afferma che le macchie dovrebbero scomparire dopo pochi giorni, ma in realtà pare che siano permanenti. In ogni caso, occorre posizionare una base sotto al dispositivo.
Durante i nostri test, l’altoparlante era posto su una superficie in legno più sottile ed economico e non abbiamo trovato alcuna macchia... ma sembra che i materiali più porosi e costosi siano a rischio.
HomePod è dotato del chip A8 di Apple, il processore dell'iPhone 6 (2015); penserete si tratti di un modello vecchio, ma dato che è stato progettato per un intero smartphone, in realtà, è più che adeguato per un altoparlante, anche per uno che invia e riceve regolarmente comandi da e verso il cloud.
Prestazioni
- Prestazioni audio sublimi
- Nessuno streaming Bluetooth o ingresso aux
La qualità audio dell'Apple HomePod è premium. Riempie facilmente una stanza, con una netta separazione tra tutte le frequenze dei brani musicali. Rende al meglio quando è posizionato contro un muro, separando bene i suoni; le voci arrivano con un'ampiezza incredibile.
Siamo abituati ad ascoltare musica da cuffie di scarsa qualità o dagli altoparlanti del TV, per cui chi acquisterà HomePod rimarrà scioccato dalle sue prestazioni.
I bassi sono forti e controllati, come la maggior parte delle frequenze prodotte dall'altoparlante; anche i toni acuti sono riprodotti molto bene. L’ascolto di musica elettronica, in particolare, è stata molto piacevole, sebbene i bassi abbiano portato un leggero riverbero al suono, ma si tratta di un particolare che solo i più esperti noteranno.
Abbiamo apprezzato molto la fusione di bassi poderosi (qualche volta anche troppo) e di una gamma media cristallina (la voce nelle canzoni era estremamente nitida).
A volte, potreste notare dei bassi distorti, o il suono di strumenti musicali (violino) sopraffatti, ma rispetto a un altoparlante economico, la qualità è di un altro pianeta. La riproduzione di effetti sonori (schizzi d'acqua, pioggia o il rumore dei dischi in vinile) è sorprendente, cristallina.
HomePod offre un volume molto alto, che può essere regolato tramite comandi vocali da Siri.
La qualità audio è così buona che la più grande critica che possiamo citare riguarda l’interazione con l’assistente digitale: in ambienti rumorosi, con più persone che parlano, occorre pronunciare più volte l’espressione “Hey Siri” affinché le parole vengono captate, o si rischia la riproduzione di brani casuali.
Sarebbe bello poter registrare comandi vocali personalizzati, in ogni caso, HomePod è superiore ad Amazon Echo e Sonos One. Al di là della configurazione, che è una manna dal cielo, il suono dell'altoparlante di Apple è più ampio e nitido... il livello di dettaglio è palesemente superiore.
Amazon Echo è l’altoparlante meno performante fra i tre, ma non è terribile considerato il prezzo. Sonos One offre prestazioni simili all'HomePod, ma il livello di dettaglio è inferiore; questo non vuol dire che la qualità audio di Sonos One non sia ottimale, semplicemente HomePod offre un audio più migliore.
Il vero problema dell’Homepod, è la necessità di un abbonamento a Apple Music, a meno che non vogliate trasmettere musica in streaming dal vostro iPhone (via AirPlay); infatti, non è possibile eseguire lo streaming di musica tramite Bluetooth.
Allo stesso modo, la mancanza di un ingresso aux impedisce di usare l’altoparlante di Apple per riprodurre CD o vinili.
Possiamo comprendere la scelta di bloccare lo streaming via Bluetooth (c’è una connessione via Bluetooth, ma è usata per la gestione dei dispositivi domestici smart), ma non avere un ingresso aux è un'opportunità persa.
Quindi, come ottenere il massimo da HomePod? Facile, basta pagare un abbonamento Apple Music da 10/15 euro al mese.
Se lo state già pagando, nessun problema, ma se avete un abbonamento a Spotify, dovrete riprodurre i brani in streaming dallo smartphone, il che non è l'ideale. In questo caso, potete comunque controllare la riproduzione della musica tramite comandi vocali, ma l’esecuzione degli stessi sarà più lenta.
Siamo sorpresi che Apple non supporti un formato lossless, come Tidal, dopotutto HomePod dovrebbe beneficiarne; forse arriverà in futuro, o forse Apple pensa che il suono sia abbastanza buono, e in effetti, è ottimo.
Il fatto che si possa usare solo Apple Music, evidenzia la necessità di uno stretto rapporto con l'ecosistema Apple. Grazie a AirPlay 2, potrete abbinare due HomePod per ottenere un suono stereo o aggiungere altoparlanti di marche diverse per un soundstage ancora più ampio. L'elenco degli altoparlanti compatibili con AirPlay 2 attualmente include Sonos Playbase, Sonos Beam, Sonos One e Sonos Play, gli altoparlanti Bang & Olufsen, Libratone e Naim. L'abbiamo provato con l'Apple TV e, sebbene il suono fosse eccezionale, abbiamo dovuto accedere alle impostazioni per riprodurre l'audio attraverso l'altoparlante. Avere due HomePod ai lati dello schermo e riprodurre automaticamente l'audio da Netflix o qualsiasi altro servizio, sarebbe fantastico.
C’è un ma: quando si cerca di riprodurre brani dallo smartphone su due altoparlanti, si verifica un notevole ritardo tra i due, che solo l'avvio e la disattivazione della riproduzione potevano eventualmente risolvere. Non è l'esperienza premium che ci aspetteremmo da Apple.
Inoltre, non si può regolare il volume di entrambi i dispositivi contemporaneamente; sì, potete modificare il volume di ciascuno di essi, ma è seccante non poter fare tutto in unico passaggio.
Nel complesso, non è l'esperienza a doppio altoparlante premium che ci aspettavamo da Apple.