TechRadar Verdetto
Il nuovo iMac 2021 (M1) da 24" è migliorato in tutti i reparti rispetto al suo predecessore da 21.5". Ha uno schermo migliore e più ampio, un nuovo design moderno e colorato, ottime prestazioni e costa la stessa cifra. Se state cercando un all-in-one per lavorare e giocare, il nuovo iMac potrebbe essere la scelta migliore.
Pro
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Schermo eccellente
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Nuovo design
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Webcam fantastica
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Ottime prestazioni
Contro
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Poche porte
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Sistema di ricarica del mouse
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Il Mac mini è un’alternativa più conveniente per alcuni utenti
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iMac 2021: recensione veloce
Il nuovo iMac 2021 da 24" non è solo un ottimo aggiornamento del suo predecessore che migliora in tutti i reparti, ma è l’iMac più rivoluzionario degli ultimi quindici anni in termini di design.
Il nuovo look moderno e colorato ci piace molto, soprattutto considerando che il precedente design iniziava a essere stantio dopo anni di iMac praticamente identici.
Il formato da 24 pollici ha sostituito il precedente da 21.5 mentre l'iMac 2020 da 27" è ancora in vendita. Incredibilmente, nonostante le maggiori dimensioni dello schermo, il nuovo iMac ha dimensioni simili al precedente modello da 21.5 pollici ma è più sottile, e misura 54.7 x 46.1cm con una profondità di appena 14.7 cm (lo schermo è spesso 11.5mm), mentre il precedente iMac misurava 52.8 x 45 cm con una profondità di 17.5 cm.
Con il nuovo iMac Apple è riuscita a utilizzare un display più grande senza farlo pesare sulle dimensioni totali; in effetti il nuovo iMac è nettamente più sottile e pesa anche meno (4.48kg rispetto ai 5.68kg di IMac 21.5”).
Apple propone il nuovo iMac 2021 da 24" in sette colorazioni che, in qualche modo, ci riportano ai tempi del celebre iMac G3 e dimostrano quanto l’azienda sia convinta del suo nuovo all in one. iMac 24” include una Magic Keyboard, un Mouse e un Trackpad, tutti in tinta con la colorazione scelta; persino gli elementi dell’interfaccia di macOS Big Sur si adattano alla tinta del computer. L’effetto finale è davvero spettacolare.
Il nuovo iMac è dimensionalmente simile al suo predecessore da 21.5 (oltre a essere più sottile e leggero) anche grazie a una novità che si trova all’interno della scocca: stiamo parlando del chip Apple M1 che ha sostituito le CPU Intel, come avvenuto per MacBook Air (M1, 2020), MacBook Pro 13" (M1, 2020) e Mac Mini (M1, 2020). Il sistema operativo macOS Big Sur è veloce e disegnato appositamente per il processore M1. Si possono comunque utilizzare le vecchie app con il tool Rosetta 2 di Apple, oltre ad accedere alle app e i giochi iOS.
Grazie al nuovo display Retina 4.5K, agli ottimi altoparlanti e all’eccellente webcam, giocare e creare contenuti sul nuovo iMac è un vero piacere. Di certo non si tratta del PC più potente in circolazione, dato che non dispone di una scheda video dedicata e non consente di usare una GPU esterna. La memoria RAM è limitata a 16GB, quindi se state cercando una workstation in grado di affrontare carichi di lavoro importanti vi consigliamo di guardare altrove.
Detto questo il nuovo iMac ci piace molto e, nonostante sia stato completamente ridisegnato, abbia un nuovo chip e presenti numerosi aggiornamenti, parte da un prezzo di 1,499€, identico a quello del suo predecessore al momento del lancio.
iMac 2021: data di uscita e prezzo
Questo è l’iMac (24 pollici, 2021) utilizzato alla redazione di TechRadar per la recensione:
CPU: Apple M1 (8-core)
Grafica: GPU integrata 8-core
RAM: 16GB LPDDR4 RAM
Display: 24 pollici, 4.5K 4,480 x 2,520 display Retina (IPS, 500 nits, gamma di colore P3)
Archiviazione: 512GB SSD
Porte: 2x Thunderbolt USB 4 (USB-C), 2x USB 3 (USB-C), jack per le cuffie da 3.5mm
Connettività: Gigabit Ethernet, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.0
Camera: webcam 1080p FaceTime HD
Peso: 4.48kg
Dimensioni: 18.1 x 21.5 x 5.8 pollici (46.1 x 54.7 x 14.7cm; L x P x A)
I preordini per il nuovo iMac 2021 sono iniziati il 30 Aprile 2021 mentre la consegna delle prime unità è iniziata il 21 maggio successivo.
La buona notizia è che l’all in one Apple ha un nuovo design, è equipaggiato con il chip M1 e costa come il suo predecessore. Il nuovo Apple iMac (24” 2021) costa 1,499€ nella variante base con processore M1 7 core, un SSD da 256GB e 8GB di RAM. La configurazione da 1,719€ consente di scegliere due colori aggiuntivi, dispone di due porte USB-C e della variante 8-core del chip Apple M1, mentre SSD e RAM rimangono invariati.
Se volete 16GB di RAM e l’SSD da 2TB il prezzo sale a 1,949€.
iMac (24”, 2021) viene venduto insieme alla nuova Magic Keyboard e, naturalmente, al Magic Mouse. Tuttavia, se preferite il Magic Touchpad al mouse dovrete sborsare una differenza di 50€, mentre se li volete entrambi la cifra sale a 129€.
Detto questo, il prezzo di partenza del nuovo iMac è allettante, e siamo lieti che Apple non abbia aumentato il cartellino rispetto al precedente modello nonostante i tanti aggiornamenti. Nel complesso il prezzo proposto da Apple è competitivo e molto inferiore rispetto a quello di iMac Pro.
Il nuovo iMac (24”, 2021) sembra avere prestazioni simili a MacBook Pro 13 (M1, 2020) ma non si avvicina nemmeno alla potenza di iMac Pro. In aggiunta la RAM limitata a 16GB potrebbe costituire uno scoglio per molti, e se siete in cerca di un PC potente per applicazioni grafiche o per giocare, iMac 24” non fa per voi.
Va inoltre sottolineato che il modello più economico ha una CPU 8-core e una GPU 7-core ed è disponibile in quattro colorazioni, ha solo due ingressi Thunderbolt/USB 4 (mancano le porte USB 3 presenti sulle altre varianti), non dispone di una porta Gigabit Ethernet e non ha nemmeno il sensore Touch ID integrato nella Magic Keyboard.
iMac 2021: design
Nelle nostre recensioni sui precedenti iMac ci siamo sempre lamentati della staticità del design che Apple ha mantenuto pressoché invariato dal 2009 (che a sua volta era molto simile a quello di iMac 2007). Mentre gli altri produttori di PC all-in-one come Microsoft e Lenovo sono riusciti a proporre dei design innovativi, Apple è rimasta immobile per anni con i suoi iMac. Nel tempo la linea dei PC Apple, per quanto iconica, è diventata sempre più stantia.
Per questo motivo siamo particolarmente felici del lavoro svolto da Apple con il nuovo iMac, che si presenta totalmente rinnovato pur mantenendo i tratti tipici del design Apple.
Come potete vedere dalle immagini presenti nell’articolo e dal materiale promozionale diffuso da Apple prima del lancio, la novità più grande presente sul nuovo iMac (oltre al chip M1) sta proprio nel design. L’all-in-one Apple è disponibile in sette colorazioni, anche se per accedere al range completo bisogna optare per le varianti più costose che consentono di scegliere tra: verde, giallo, arancione, rosa, viola, blu e argento (mentre il modello base è disponibile solo nei colori verde, rosa, blu e argento). Tra la fine degli anni 90 e i primi 2000 Apple ha puntato molto sulla varietà di colori dei suoi iMac per poi passare al grigio, tinta che ha a lungo contraddistinto i dispositivi Apple.
Detto questo, il nuovo iMac (24 pollici, 2021) non è solo più colorato. Il design è più rettangolare e riprende i tratti dei recenti iPhone, è più sottile e compatto rispetto alle precedenti versioni e può contare sul chip M1 di Apple. L’inclusione della nuova CPU ha consentito a Apple di modificare la Logic Board, riducendo considerevolmente lo spessore del nuovo iMac che con i suoi 11.5m è il 50% più sottile del modello precedente. Come se non bastasse le dimensioni del display sono salite 24 pollici, un bel passo in avanti rispetto ai 21.5 pollici del precedente iMac. Considerando la dimensione complessiva il nuovo iMac è il 30% più piccolo rispetto al modello precedente, e misura 46.1 x 54.7 x 14.7cm.
Anche il peso è sceso notevolmente passando dai 5.68kg di iMac 21,5” ai 4.48kg attuali. Non a caso, quando abbiamo tirato fuori l’iMac inviatoci per la recensione dalla sua scatola, la prima cosa che abbiamo notato è stata proprio la riduzione di peso. Questa, sommata allo spessore ridotto, rende il nuovo iMac molto più facile da trasportare durante gli spostamenti tra casa e ufficio, qualora se ne avesse bisogno.
Per natura, i PC all-in-one sono più compatti e facili da installare rispetto ai PC tradizionali dato che non sono necessari cavi per connettere il case al monitor e sia la tastiera Magic che il mouse Apple sono wireless (come anche il Magic Touchpad), quindi basta collegare il cavo di alimentazione per essere operativi in pochi secondi.
Anche per quanto riguarda le periferiche, i designer Apple hanno svolto un buon lavoro di restyling. Il cavo di alimentazione è stato ridisegnato e ora si connette a iMac tramite dei magneti riportando in auge la tanto amata tecnologia MagSafe di Apple.
Sui modelli di fascia alta è anche presente una porta Gigabit Ethernet e il cavo di alimentazione intrecciato in tinta è un tocco di classe. Come quest’ultimo, anche la Magic Keyboard il Magic Mouse e il Magic Touchpad inclusi nella confezione sono in tinta con iMac; persino il sistema operativo macOS Big Sur (l’ultima versione dell’OS Apple) ha un’interfaccia utente con elementi cromatici attinenti.
Per alcuni potrebbero essere semplici dettagli, ma nel complesso questi piccoli accorgimenti danno al nuovo iMac un look omogeneo che a noi è piaciuto molto. L’estetica conta e la possibilità di scegliere la tinta di iMac e delle periferiche associate contribuisce a rendere il nuovo all-in-one unico nel suo genere.
Al di la dei nuovi colori, il Magic Mouse e il Trackpad non hanno subito modifiche rilevanti, ma questo non è necessariamente un male, soprattutto per coloro che si sono trovati bene da subito con le periferiche Apple. Personalmente non ci siamo mai trovati particolarmente bene con il Magic Mouse e preferiamo utilizzare dei dispositivi con tasti separati e la classica rotella centrale.
Apple ha deciso di conservare il posizionamento della porta di ricarica del mouse che si trova sul lato inferiore dello schermo, quindi non è possibile utilizzarlo mentre è in carica. Oltre a essere scomodo, il fatto che Apple abbia mantenuto questo approccio risulta piuttosto curioso se si considera il design del nuovo iMac è stato completamente rivisto.
Al contrario la Magic Keyboard presenta grandi novità, tra la quali troviamo dei nuovi tasti dedicati a emoji, Spotlight, Dettatura, Non disturbare e blocco istantaneo (accessibili con la combinazione Fn+ tasti funzione). Inoltre, sui modelli di fascia alta, la tastiera integra il Touch ID. Il funzionamento è molto simile a quello del lettore di impronte di MacBook e iPhone. Una volta effettuata la calibrazione vi basterà appoggiare il dito per accedere al vostro iMac. Questa funzione si può usare anche per passare da un account all’altro, come anche per i pagamenti sicuri (ad esempio nel caso del banking online) e con Apple Pay.
Dato che la tastiera è wireless, Apple ha implementato un sistema di sicurezza per rendere sicura la scansione delle impronte digitali, e il sensore si è rivelato piuttosto rapido e affidabile durante le nostre prove.
Il nuovo design di iMac (24 pollici, 2021) porta dei vantaggi anche in termini di connettività. La variante base dispone di due porte Thunderbolt/USB 4 Type-C con velocità di trasferimento fino a 40Gb/s. Sulle varianti di fascia alta troviamo anche due porte USB 3 Type-C aggiuntive con velocità di trasferimento fino a 10Gb/s. Gli ingressi USB meno veloci sono dedicati alle periferiche, mentre le più veloci USB 4 Type C sono ideali per connettere le memorie esterne. Queste sono contraddistinte da delle icone lightning, ma risultano difficili da identificare dato che si trovano nella parte posteriore dell’iMac.
Il pulsante di accensione è posizionato nell’angolo sinistro del pannello posteriore, mentre la porta per gli auricolari ora si trova nella parte frontale a sinistra per facilitare l’accesso. Si potrebbe pensare che questa scelta dipenda dal design sottile che caratterizza il nuovo iMac.
Nel complesso il retro del nuovo iMac ha un aspetto pulito dato che utilizza unicamente ingressi USB-C, ma questo vuol dire che le periferiche che andrete a connettere dovranno necessariamente essere di questa tipologia o avranno bisogno di un adattatore. Scegliendo la variante base di iMac, che dispone di sole due porte, probabilmente sarà necessario acquistare un Hub per le periferiche.
Questo vuol dire che dovrete necessariamente utilizzare una connessione wireless, problema secondario se si considera che tutti i nuovi iMac (24-inch, 2021) supportano le reti Wi-Fi 6. Se proprio volete utilizzare il cavo dovrete necessariamente comprare un adattatore o scegliere le varianti di fascia medio/alta.
Il nuovo display è nettamente migliorato. Apple ha ridotto la dimensione delle cornici del 50%, il che ha consentito di aumentare le dimensioni del display fino a 24 pollici, oltre a svecchiare la facciata del nuovo iMac rispetto all’ormai obsoleto design del modello precedente.
Lo schermo è meraviglioso e vanta una risoluzione 4.5K Retina che equivale a 4480 x 2520, e una densità di 218 ppi (pixels per pollice). In generale, rispetto al display 4K del modello precedente (4096 x 2304) la qualità dell’immagine è migliorata visibilmente.
Lo schermo ha una luminosità di 500 nits e supporta la gamma di colore P3 che migliora la precisione e la vibranza dei colori. Le immagini 4K sono spettacolari, e il nuovo iMac (24 pollici 2021) si presta perfettamente per attività di photo e video editing.
Durante le nostre prove diversi membri della redazione, entrando nella stanza, sono rimasti colpiti dal dettaglio, dai colori e dalla qualità dell’immagine del nuovo schermo, oltre che dal design completamente rimodernato, ma comunque fedele alla filosofia Apple.
Se avete dei dubbi sui colori e pensate possano rendere il Mac plasticoso o poco professionale nel contesto di uno studio potete stare tranquilli, non è così. Il modello che abbiamo testato era di colore viola, ma nonostante la tinta non sia tra le più sobrie la finitura pastello è davvero bella. Ovviamente potete optare per la classica versione Silver, ma vi consigliamo di andare a vedere dal vivo le tinte alternative perchè ne vale davvero la pena.
iMac 2021: prestazioni
Questi sono i risultati ottenuti dall’iMac (24 pollici, 2021) durante i nostri test benchmark:
Cinebench R23 CPU: Single-Core: 1,489; Multi-core: 7,754
Geekbench 5 Single-Core: 1,725; Multi-Core: 7,650
Handbrake (1080p, Veloce): 24.5fps
Blender Classroom: 947 secondi
Blender fishy_cat: 488 secondi
PugetBench Photoshop: 649 points (con Rosetta 2)
PugetBench Premiere Pro: 429 points (con Rosetta 2)
Apple non si è limitata a rivoluzionare il design di iMac (24”, 2021), ma ha fatto molto di più considerando che si tratta del primo all-in-one dell’azienda equipaggiato con un chip M1. Si tratta dello stesso processore che si trova su Mac mini (M1, 2020), MacBook Pro 13 pollici (M1, 2020) e MacBook Air (M1, 2020), che in tutti i modelli ha sostituito le CPU Intel.
Il passaggio di Apple a un chip proprietario è stata una mossa audace, ma sembra aver dato risultati oltre le aspettative e i prodotti M1 che abbiamo testato finora ci hanno lasciati a bocca aperta. Non a caso MacBook Air (M1, 2020) si trova al primo posto della nostra classifica dei migliori portatili del 2021.
Stando a quanto afferma Apple, il passaggio ai chip M1 ha incrementato le prestazioni del nuovo iMac dell’85% rispetto al precedente modello con processore Intel. Al contempo, Apple sostiene che la GPU del nuovo iMac sia due volte più potente rispetto a quella del modello precedente, ma non ci sentiamo di confermare questa affermazione dato che esistono delle APU AMD più potenti di quelle presenti sui nuovi iMac. In ogni caso rimandiamo il giudizio in attesa di poter testare in modo approfondito i chip Apple.
Detto questo, anche prima di provare il nuovo iMac, avevamo un’idea ben definita delle sue prestazioni dato che utilizza lo stesso processore M1 presente sugli altri dispositivi Apple usciti negli ultimi mesi.
Sono disponibili due configurazioni: la prima con chip M1 8-core (con quattro core dedicati alle prestazioni e quattro core dedicati all’efficienza) e GPU 7-core, e la seconda con la stessa CPU affiancata da una GPU 8-core, un po’ come per MacBooks e Mac Mini M1.
L’iMac (24" 2021) utilizzato per la nostra recensione ha una CPU 8-core affiancata da una GPU 8-core e 16GB di RAM ed la variante più potente della gamma 2021.
Come riscontrato durante le prove dei MacBook M1, il sistema operativo macOS Big Sur si avvia in modo quasi istantaneo ed è possibile aprire numerose app in poco tempo anche subito dopo l'accensione. Apple ha fatto un ottimo lavoro continuando a integrare app di terze parti come Adobe Photoshop e Microsoft Office, entrambe supportate dal chip M1, e molte delle applicazioni Apple sono compatibili nativamente con il nuovo processore ARM.
Per quanto riguarda le vecchie app non compatibili con il chip M1, Apple mette a disposizione il software Rosetta 2, che consente di utilizzare le app concepite per i precedenti modelli con processori Intel sui Mac M1, anche se in questo caso non essendoci il supporto nativo le prestazioni sono leggermente inferiori. Nel complesso Rosetta 2 funziona alla grande e risulta difficile notare una differenza tangibile in termini prestazionali.
L’SSD è molto veloce e carica rapidamente sia il sistema operativo macOS Big Sur che le app, oltre a garantire velocità di trasferimento elevate. Per fare un esempio pratico, abbiamo trasferito una cartella da 3GB da un drive esterno all’iMac in meno di cinque secondi.
Per testare le potenzialità di iMac (24-inch, 2021) abbiamo aperto Final Cut Pro (una delle app native M1) per editare un video 8K. Come potete immaginare si tratta di un carico di lavoro piuttosto impegnativo, ma come MacBook Pro 13” (M1, 2020), anche il nuovo iMac se l’è cavata alla grande. Non abbiamo riscontrato problemi di nessun tipo durante l’editing e il sistema di raffreddamente non ha mai dovuto invocare l’aiuto delle ventole nonostante si trattasse di contenuti 8K. Detto questo chi si occupa di video editing professionale potrebbe preferire l’iMac da 27 pollici (o attendere il nuovo iMac Pro) per la mancanza di una GPU dedicata, anche se il nuovo iMac (24 pollici, 2021) può soddisfare alla grande le necessità di un amatore. Grazie a piattaforme come YouTube e Twitch, chiunque può dedicarsi alla creazione di contenuti e il nuovo iMac 24 pollici è un’opzione ideale per Youtuber e Vlogger di ogni genere.
Come detto in precedenza lo schermo garantisce prestazioni ottime con i contenuti 8K e la risoluzione 4.5K consente di visualizzare video in 4K a risoluzione massima senza problemi di riproduzione a schermo intero. TI colori vibranti e luminosi rendono l’iMac perfetto per guardare film, fotografie o contenuti in alta risoluzione e i quasi 3 pollici in più rispetto al modello precedente si fanno sentire alla grande.
Manca il touchscreen, il che non ci sorprende dato che finora nessun iMac ha mai avuto questa caratteristica. Tuttavia ci sarebbe piaciuto vederlo implementato sui nuovi iMac M1, soprattutto considerando che numerosi PC all-in-one WIndows ne dispongono. Forse Apple temeva che il nuovo iMac somigliasse troppo a un iPhone gigante, ma l’implementazione del touchscreen sarebbe stata un grande passo in avanti in termini di esperienza d’uso. Speriamo di vederla nel prossimo aggiornamento.
A differenza di iMac 27” manca l’opzione nano-texture per il display, introdotta per la prima volta sui monitor Apple Pro Display XDR allo scopo di ridurre riflessi in qualsiasi condizione di illuminazione. Tuttavia, anche su iMac 27”, è necessario sborsare ben 500€ extra per il display nano-texture.
Lo schermo di iMac 24 pollici dispone comunque di una protezione anti riflesso, e durante i nostri test ne abbiamo notato i vantaggi, anche se non si avvicina minimamente ai livelli dei display nano-texture.
Gli speaker del nuovo iMac, che a detta di Apple sono i “migliori mai visti su un iMac” si sposano alla perfezione con lo schermo. Sono presenti due paia di woofer con tecnologia force-cancelling, presenti anche sui nuovi MacBook, che garantiscono bassi più profondi e al contempo limitano le vibrazioni.
C’è anche l’audio spaziale Dolby Atmos, e in generale la qualità del suono del nuovo iMac è eccellente. Il volume è piuttosto alto e l’audio privo di distorsioni, anche se i bassi non ci hanno entusiasmato. Al contrario il dettaglio è fantastico, e in quest’ambito il nuovo iMac si dimostra di livello superiore rispetto a molti altri all-in-one. Per la maggior parte degli usi non è nemmeno necessario collegare uno speaker esterno,
Anche i tre microfoni integrati hanno una qualità sbalorditiva e producono risultati di livello professionale grazie alla cancellazione del rumore avanzata. Grazie alla tecnologia beamforming integrata, i microfoni sono in grado di regolarsi in base alla posizione dell’utilizzatore.
Comer per i Mac M1, il nuovo iMac è compatibile con le app e i giochi iOS e iPadOS, quindi avrete a disposizione una libreria praticamente infinita di software, giochi e app. Molti dei titoli sviluppati per iPhone hanno una grafica ottima grazie all’ottimo display di iMac (24 pollici, 2021) si può godere al meglio dei dettagli.
Come detto in precedenza, oggi ci sono migliaia di lavoratori che dedicano il loro tempo libero alla creazione di contenuti, e se siete degli streamer, iMac è perfetto per le sessioni live grazie all’ottima qualità dei microfoni.
Il nuovo iMac si comporta alla grande anche nell’uso giornaliero, come del resto tutti i dispositivi equipaggiati con i processori M1. I nostri test benchmark hanno evidenziato come le prestazioni di iMac (24 pollici, 2021) siano praticamente identiche a quelle dei Mac M1. Per esempio, il nel test Cinebench R23 CPU il nuovo iMac ha ottenuto 7,754 punti, punteggio leggermente superiore rispetto ai 7,590 punti di MacBook Pro 13” (M1, 2020), e praticamente identici ai 7,755 punti totalizzati da Mac mini.
Tuttavia, il fatto che iMac (24 pollici, 2021) abbia prestazioni simili ai Mac M1 pone un dilemma. Se per voi le prestazioni non sono prioritarie, il tutto si riduce a due fattori: portabilità e prezzo. Se volete la stessa potenza di un iMac in formato portatile, scegliete un MacBook Air M1 o un MacBook Pro 13 M1. Se al contrario cercate una soluzione all-in-one con prestazioni simili al MacBook 13” M1, ma volete uno schermo più grande, potete optare per il nuovo iMac.
Questo vuol dire che il concorrente diretto del nuovo iMac non va cercato nei prodotti della concorrenza come Surface Studio 2, ma nei nuovi Mac. Nello specifico stiamo parlando di Mac mini, molto più economico rispetto a iMac (24 pollici, 2021) ma dalle prestazioni praticamente identiche, quindi se avete un buon monitor potreste considerare tranquillamente di optare per questa soluzione risparmiando una bella cifra.
Certo, non è un PC all-in-one, ma il Mac mini è così piccolo da poter essere nascosto dietro a un monitor senza troppi problemi diventando una soluzione molto simile a un classico iMac.
Le uniche ragioni per la quali potreste preferire un iMac a un Mac mini sono il design e la qualità dello schermo. Pur essendo ottimi motivi, il nuovo Mac mini offre delle prestazioni incredibili se rapportato al prezzo di vendita, e in generale rappresenta una scelta più sensata. Questa volta, per certi versi, sembra che Apple si sia data la zappa sui piedi creando un prodotto così conveniente da essere inarrivabile anche dagli altri dispositivi M1 (perlomeno quelli di fascia bassa).
Del resto, oltre all’ottimo schermo, iMac ha il vantaggio di avere una webcam, dei microfoni e degli speaker che su Mac mini sono assenti. Per questo iMac rimane una scelta ottima per chiunque cerchi una soluzione completa.
Il display Retina 4.5K ha la risoluzione più alta tra tutti i prodotti della linea Mac M1, e durante i nostri test non abbiamo avuto alcun problema prestazionale derivante dall’elevata quantità di dettagli.
iMac 2021: webcam
iMac (24 pollici 2021) ha una nuova webcam che vanta una qualità dell’immagine superiore rispetto al modello precedente. Si tratta di una FaceTime camera 1080p che sostituisce la precedente 720p presente su iMac 21.5”. Oltre a una risoluzione maggiore c’è anche un nuovo sensore perfezionato per rendere meglio in ambienti poco luminosi. In aggiunta la presenza del processore ISP (image signal processor) integrato nel chip M1 migliora ulteriormente la qualità dell’immagine. In generale la webcam di iMac (24 pollici 2021) vanta un’ottima qualità dell'immagine e si rivela ottima per le videochiamate.
Dovrei comprare iMac 2021?
Compratelo se...
Cercate un ottimo PC all-in-one
Il nuovo iMac (24 pollici, 2021) è il migliore PC all-in-one che abbiamo provato. Il design è fantastico, le prestazioni eccellenti e il prezzo per il modello di base è davvero competitivo.
Vi occupate di content creation
Il design colorato e compatto fanno del nuovo iMac una soluzione ideale per streamer e YouTuber, e l’ottimo sistema di microfoni e webcam incrementano ulteriormente il valore di questo all-in-one in ambito social.
Ci tenete alla qualità dello schermo
Una delle caratteristiche di punta del nuovo iMac consiste nel suo fantastico schermo 4.5K. Che lo usiate per giocare, guardare un film, montare un video o editare una foto, il display Retina è davvero il top.
Non compratelo se...
Avete un budget limitato
iMac (24 pollici, 2021) non è il PC all-in-one più costoso in assoluto, ma se volete risparmiare qualcosa e avere lo stesso livello prestazionale vi consigliamo di optare per il Mac mini.
Vi serve una GPU potente
Il nuovo iMac va alla grande nell’uso quotidiano e si comporta piuttosto bene anche con i video e nel foto editing, ma la scheda grafica integrata pone un limite che lo separa nettamente dai PC e portatili con schede video dedicate. Purtroppo la mancanza del supporto per le GPU esterne castra le potenzialità del nuovo iMac 24 pollici 2021, quindi se state cercando un PC adatto a applicazioni grafiche avanzate, guardate altrove.
Volete un PC da aggiornare nel tempo
Gran parte dei PC all-in-one sono difficili da aggiornare, e il nuovo iMac è uno di questi. Se volete aumentare la quantità di RAM, lo spazio di archiviazione o sostituire altri componenti interni, vi conviene optare per un classico PC.
Matt is TechRadar's Managing Editor for Core Tech, looking after computing and mobile technology. Having written for a number of publications such as PC Plus, PC Format, T3 and Linux Format, there's no aspect of technology that Matt isn't passionate about, especially computing and PC gaming. He’s personally reviewed and used most of the laptops in our best laptops guide - and since joining TechRadar in 2014, he's reviewed over 250 laptops and computing accessories personally.