TechRadar Verdetto
Mentre DJI OM 4 era molto simile al predecessore Osmo Mobile 3, DJI OM 5 prende tutt'altra direzione e si discosta dalla serie con un formato ibrido. La batteria è più piccola e manca la funzione power bank, ma il design è più compatto e studiato nei minimi dettagli, oltre a integrare diverse funzionalità dedicate alle riprese in modalità selfie. Ciononostante, OM 5 risulta meno intuitivo da usare di OM 4. Bisogna farci un po' la mano per sfruttare al meglio l'estensione dello stick e le funzioni aggiuntive di cui dispone, ma una volta presa confidenza le molte opzioni di ripresa di DJI OM5 compensano abbondantemente lo sforzo.
Pro
- +
Gimbal compatto e versatile
- +
Design elegante e funzionale
- +
Funzioni di tracciamento migliorate
Contro
- -
OM 4 è migliore come gimbal standard
- -
Difficile da utilizzare in modalità treppiede
- -
Estensione del selfie stick un po' macchinosa
Perché puoi fidarti di TechRadar
Recensione in due minuti
DJI OM 5 è l'ultimo gimbal della serie OM che succede l'ottimo OM 4 e ne migliora design e funzioni. Più leggero e compatto dei suoi predecessori, OM 5 scende a compromessi in termini di autonomia e perde la funzione power bank, oltre a risultare leggermente più complesso da utilizzare. Ciononostante l'estensione dello stick (una volta compresa a fondo) risulta comodissima e si presta alla grande per il vlogging facendo di OM 5 un'ottima opzione per chi cerca un ibrido tra gimbal e selfie stick.
Tra le caratteristiche migliori di DJI OM 5 ci sono senza dubbio il design e la scelta dei materiali. Se Osmo Mobile 3 e DJI OM 4 hanno un aspetto molto robotico, il design di DJI OM 5 sembra ispirato a un paio di cuffie Bang & Olufsen e ha un aspetto premium alla vista e al tatto.
Come OM 4, il nuovo gimbal DJI OM 5 dispone di una morsetto che si può agganciare allo smartphone per poi essere fissato al gambo grazie a un potente magnete. Se siete appassionati di vlogging, potete anche optare per l'accessorio "Fill Light Phone Clamp", un supporto dotato di striscia a LED che illumina il soggetto durante le riprese in modalità selfie.
- DJI OM 4 vs DJI Osmo Mobile 3: quale scegliere?
DJI OM5 ha lo stesso stabilizzatore a 3-assi visto sulle precedenti versioni e funziona "out of the box" abbinato al software per la fotocamera del vostro smartphone (Android o iOS). Tuttavia, scaricando l'app DJI Mimo potrete accedere a diverse funzioni extra tra cui troviamo una nuova sezione contenente delle guide alle riprese (ShotGuide); niente di rivoluzionario se siete utenti esperti, ma può rivelarsi uno strumento utilissimo per i neofiti.
Tra gli aggiornamenti importanti troviamo anche un sistema ActiveTrack 4.0 migliorato rispetto alle generazioni passate, e alcuni nuovi miglioramenti dedicati al sistema di scatto per le foto panoramiche.
DJI OM 5 riprende le migliori funzioni di OM 4, tra cui gesture Control, DynamicZoom (simile all'effetto 'dolly zoom' viso nel film Lo Squalo), Timelapse, Motionlapse, Hyperlapse, Spin Shot Gimbal Movement e Story Mode Templates.
DJI OM 5 costa €159 e nella confezione trovate un aggancio magnetico, un mini treppiede, un cavo per la ricarica, un cinturino da polso e un astuccio per il trasporto. L'accessorio Fill Light Phone Clamp viene venduto separatamente a un prezzo di €59, ma ne consigliamo l'acquisto solo a chi si occupa di vlogging.
DJI OM 5 è un ottimo aggiornamento, ma non è necessariamente la scelta migliore per tutti. DJI OM 4 rimarrà in vendita anche se fuori produzione, e per molti potrebbe risultare un'opzione validissima se non vi occorre ii braccio estensibile. Se invece vi occupate di vlogging, DJI OM 5 è sicuramente la scelta giusta grazie a un sistema di stabilizzazione cardanica che non ha rivali in questo segmento e alle nuove funzionalità dedicate.
DJI OM 5 prezzo e disponibilità
- DJI OM 5 costa €159
- La confezione include mini treppiede, custodia e cinturino da polso
- L'accessorio Fill Light Phone Clamp viene venduto separatamente
DJI OM 5 ha un prezzo di €159, lo stesso del precedente OM 4 al momento tel lancio. A differenza delle precedenti versioni di gimbal per smartphone DJI, OM 5 include un mini treppiede, astuccio e cinturino da polso, accessori che aumentano il rapporto qualità prezzo rispetto alla versione precedente.
Anche se è presente un morsetto metallico nella confezione, se siete dei vlogger o avete bisogno di una buona illuminazione per le riprese in modalità selfie, potete acquistare separatamente l'accessorio Fill Light Phone Clamp per €59.
Pur essendo più pesante del morsetto magnetico standard, questo accessorio dispone di una potente illuminazione LED regolabile in intensità e temperatura.
DJI OM 5: come se la cava in un confronto?
- Gimbal e selfie stick combo come Smooth X
- Design più compatto e leggero di OM 4
- Batteria più piccola e meno porte rispetto a OM 4
DJI OM 5 sembra un mix tra DJI OM 4 e Zhiyun Smooth X. Per chi non lo conoscesse, Smooth X è un gimbal con selfie stick integrato rivolto ai vlogger. Mentre DJI Osmo Mobile 3 e OM 4 sono gimbal basati su un sistema di stabilizzazione a tre assi, Zhiyun Smooth X ha solo due assi e risulta meno stabile delle controparti DJI.
DJI OM 5 è il gimbal/selfie stick più potente in circolazione grazie a una stabilizzazione superiore e a un set di funzioni completo. Detto questo, la meccanica di DJI OM 5 è simile a quella del gimbal Zhiyun quando si utilizza in modalità standard, ma risulta più goffo quando si ricorre all'estensione per i selfie.
Le prime volte si fa un po' fatica a estendere lo stick e allineare correttamente lo smartphone, ma dopo qualche utilizzo siamo riusciti a usare il braccio estensibile di DJI OM 5 senza problemi.
DJI OM 5 è molto compatto e leggero, con un peso di 190g (100 g in meno rispetto a OM 4) nonostante la presenza del selfie stick. L'estensione raggiunge i 21,5 cm, e anche se non è il selfie stick più lungo in circolazione, è un miracolo che DJI sia riuscita a integrarlo riducendo al contempo il peso complessivo.
Del resto, molto di questo snellimento si deve alla batteria più piccola, di cui parleremo più avanti. Il gimbal inoltre rinuncia alla funzione di caricabatterie per smartphone, presente su DJI OM4.
La riduzione del numero di porte presenti su OM 5 ha lo scopo di migliorare il design e la compattezza, anche se la ricarica inversa di OM 4 ci piaceva davvero molto e siamo rimasti delusi dalla sua assenza.
Design
- Design elegante e leggero migliorato
- Disponibile nelle colorazioni Bianco Tramonto e Grigio Atene
- Selfie stick estensibile
Se le precedenti generazioni di DJI OM e Osmo Mobiles sembravano uscite dal film dei Transformers, OM 5 cambia direzione proponendo un design più organico e sobrio. Le curve sono morbide, le forme più naturali che industriali e nel complesso i materiali sembrano migliori.
Quando è ritratto, DJI OM 5 si può infilare facilmente in tasca e sta comodamente in uno zaino o in una borsa di piccole dimensioni. Per estenderlo basta ruotare la parte centrale e il gioco è fatto. L'aggancio magnetico si attacca al telefono e aderisce al gimbal garantendo una presa molto efficace.
Alla base del gimbal c'è una filettatura standard da 1/4 di pollice compatibile con tutti i treppiedi; sul retro troviamo un joystick, un tasto di registrazione e uno di rotazione. Il tasto di rotazione, se premuto una volta, consente di passare dalla fotocamera anteriore a quella posteriore; se premuto due volte invece permette di passare dall'orientamento orizzontale a quello verticale.
A sinistra dell'interfaccia del tasto principale è posizionato un cursore per lo zoom tramite il quale è possibile attivare lo zoom digitale attraverso l'app DJI Mimo. Subito sopra troviamo un pulsante di accensione che permette di scorrere foto e riprese video in modo veloce e intuitivo. Sulla parte anteriore del gimbal c'è un grilletto che serve a resettare la posizione del gimbal e infine una porta USB-C per la ricarica.
La funzione selfie stick richiede delle regolazioni manuali che rendono OM 5 meno facile da utilizzare rispetto alle precedenti versioni. Per attivarla è sufficiente allontanare la testa del gimbal dal manico ed estenderla a proprio piacimento (fino a un massimo di 21,5 cm). Per sfruttarla al meglio, la testa andrebbe poi girata e rivolta verso il soggetto (voi stessi) prima di premere il tasto di ripresa. Per quanto non sia facile trovare l'inquadratura giusta, una volta sistemata le riprese possono iniziare senza bisogno di ulteriori regolazioni.
Prestazioni
- Un buon gimbal e un ottimo selfie stick
- Controlli intuitivi
- Fino a 6,4 ore di autonomia
A nostro avviso DJI OM 4 è un gimbal migliore rispetto a OM 5. Anche se non dispone di un braccio estensibile, se usato in modalità gimbal è più versatile del nuovo modello.
DJI OM 5 è pensato per dare il meglio in modalità selfie-stick, piuttosto che in modalità gimbal tradizionale. Per questo il sistema di rotazione è diverso dai classici gimbal. Se non avete bisogno di fare riprese in modalità selfie, non ha molto senso scegliere l'OM 5 rispetto a OM 4.
Il gimbal si comporta comunque bene nelle riprese producendo immagini stabili e eliminando efficacemente l'effetto micro mosso. Come l'OM 4 è equipaggiato con un sistema a tre assi, quindi utilizza lavora in pan, roll e tilt per compensare il movimento della mano.
Le funzioni pan e tilt sono simili a quelle di OM 4, ma la rotazione (roll) è diversa. DJI OM 4 ha un range di rotazione che va da 127,05 gradi a 208,95 gradi, mentre OM 5 è più limitato in tal senso e va da136,7 gradi a 198 gradi. Anche se entrambi si muovono similmente, DJI OM 4 ha più mobilità verso l'alto, mentre DJI OM 5 può muoversi meglio verso il basso.
In altri termini, se volete ottenere il massimo da DJI OM 5 attivando il tracking attivo e usandolo sul treppiede, dovrete necessariamente estendere il braccio, operazione che potrebbe risultare scomoda in molte situazioni. Se non lo fate, ridurrete di molto la portata rispetto a OM 4.
Se si monta uno smartphone particolarmente pesante la rotazione risulta un po' scattosa. Inoltre, utilizzando le impostazioni di fabbrica, il movimento rotativo risulta eccessivamente veloce quindi va regolato nell'app DJI Mimo. Una volta effettuata questa modifica si riduce notevolmente anche la vibrazione di cui parlavamo in precedenza.
DJI OM 5 è alimentato da una batteria da 1.000mAh, significativamente più piccola di quella da 2.460mAh di OM 4. L'autonomia è circa dimezzata rispetto al modello precedente, ma con circa sei ore di vita con una singola carica risulta più che sufficiente. Il fatto che non possa fare da power bank portatile, a nostro avviso, è dovuto proprio alla riduzione dell'autonomia che questa scelta avrebbe comportato, rendendo la carica insufficiente in caso di condivisione.
DJI Mimo app
- Accoppiamento facile e veloce
- Tracciamento degli oggetti migliorato
- Tante modalità di ripresa
Se volete ottenere il massimo da DJI OM 5 dovrete usare l'app DJI Mimo. Nonostante sia possibile utilizzare la fotocamera del vostro smartphone senza scaricare l'app, per gestire al meglio le funzioni di OM 5 (registrazione, zoom, ecc) e ttenere l'accesso al sistema di tracciamento degli oggetti, l'app di DJI risulta fondamentale.
Una scaricata dall'AppStore o Play Store potete procedere con il pairing che richiede pochi secondi. Una volta accoppiato il dispositivo potrete accedere all'interfaccia home.
DJI OM 5 introduce una nuova funzione ShotGuides, pensata per aiutare l'utente alle prime armi con delle pratiche guide alla ripresa. Attivando la funzione compare un'interfaccia utente che mostra l'anteprima video e fornisce indicazioni per posizionare il gimbal nel modo giusto, muoverlo alla velocità appropriata e a livellare la cattura delle clip.
C'è anche un nuovo ActiveTrack 4.0 migliorato che funziona benissimo e comporta un grande miglioramento rispetto alle generazioni passate. Attivarlo è molto semplice: basta inquadrare il soggetto che si vuole seguire per tenerlo sempre a fuoco.
La funzione si comporta ottimamente quando il gimbal è appoggiato su una superficie stabile con il treppiede e il braccio è completamente esteso. Senza estendere il braccio, il gimbal fa fatica in modalità selfie, specialmente se poggiato su una superficie più bassa rispetto al soggetto da tenere a fuoco.
DJI ha incluso le migliori funzioni di OM 4 sul nuovo modello, tra cui troviamo i sistemi gesture Control, DynamicZoom, Timelapse, Motionlapse, Hyperlapse, Panorama, Spin Shot Gimbal Movement e Story Mode Templates.
Dovrei comprare DJI OM 5?
Compratelo se...
Volete un gimbal con selfie stick
DJI OM 5 è un mix perfetto tra gimbal e selfie stick ideale per i vlogger. Se cercate un gimbal puro vi consigliamo l'OM 4, ma se effettuate spesso riprese in soggettiva questo è il modello più adatto a voi.
Date importanza al design
Tra tutti i gimbal (o selfie stick) che abbiamo testato, OM 5 è senza dubbio il più bello. Anche se l'estensione del bastone può sembrare un po' macchinosa, l'aspetto e i materiali di OM 5 sono di prima scelta.
Volete un gimbal veramente compatto e di qualità
Grazie a una batteria più piccola, al minor numero di porte e al design raffinato, DJI OM 5 è più leggero di 100 g rispetto al precedente OM 4. Una volta ripiegato entra facilmente in borse e zaini di piccole dimensioni o anche in tasca (purché sia bella grande).
Non compratelo se...
Non avete bisogno della funzionalità del selfie stick
DJI OM 5 rinuncia a diverse caratteristiche importanti come autonomia e batteria condivisa a favore delle funzionalità selfie. Se non vi servono, guardate altrove.
Non cercate necessariamente un gimbal piccolo
Se potete sopportare un po' ingombro in più, potreste optare per i precedenti DJI OM 3 o 4, due ottime alternative che potete trovare a un costo inferiore rispetto al nuovo OM 5.
Non siete fan della clip da agganciare allo smartphone
L'impugnatura magnetica introdotta di OM 5 è comoda, ma bisogna agganciarla per forza allo smartphone. Se preferite il classico sistema gimbal all-in-one, potreste optare per i modelli con impugnatura fissa come DJI Osmo Mobile 3 o Zhiyun Smooth Xs.
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.