Trova il mio dispositivo di Google mi ha aiutato a recuperare lo smartphone che mi era stato rubato

Google's Find My Device on a Black Shark 2 Pro
Google's Find My Device on a Black Shark 2 Pro (Immagine:: Future)

Stavo passeggiando lungo la vivace area metropolitana di Oxford Street, messaggiando con lo Xiaomi Mi Note 10 che dovevo testare, quando ad un tratto un ciclista ha afferrato il dispositivo e si è allontanato lungo la via. Quando mi sono reso conto di esser stato derubato, il farabutto si era già allontanato e non potevo più inseguirlo.

La storia non finisce qui, però. Ho ordinato un’altra SIM, sperando di aver fatto un backup di tutti dati salvati sullo smartphone rubato, e proprio quando mi stavo rassegnando alla perdita, l’aiuto di alcune brave persone e dell’app "Trova il mio dispositivo" di Google, sono riuscito a rientrare in possesso dello smartphone. Ecco i dettagli.

Una strada in salita 

Solitamente, a seguito di un furto, la prima cosa da fare è sporgere denuncia alle autorità, ma (A) ritenevo che i poliziotti avessero impegni ben più importanti che inseguire un ladruncolo e (B), senza smartphone non potevo contattare le forze dell’ordine.

Così mi sono diretto presso la fermata dell’autobus più vicina, fortunatamente avevo con me un’altro smartphone, il Black Shark 2 Pro e sebbene non avesse una SIM, mi ha permesso di sfruttare la connessione Wi-fi della stazione.

Inoltre ho scaricato un’app di Google che avevo già usato in passato, Trova il mio dispositivo. Questa consente di localizzare un dispositivo contenente il proprio account, attivare un allarme sonoro, eliminare le informazioni personali dal dispositivo e lasciare un messaggio nel caso in cui qualcuno lo trovasse (purtroppo nel mio caso era stato rubato).

Dove sei Xiaomi mi Note 10?

Dove sei Xiaomi mi Note 10? (Image credit: Future)

Sorprendentemente, quando ho cercato la posizione del dispositivo, mi sono reso conto che si trovava a soli 10 minuti dalla mia posizione, e il ladro non sembrava muoversi. Chissà, forse il ladro lo aveva gettato perché aveva capito che il dispositivo non era ancora sul mercato e che, di conseguenza, non poteva rivenderlo, o forse era rimasto in zona pronto per un altro furto. In ogni caso, ho deciso di incamminarmi sperando di recuperarlo.

Purtroppo non sono riuscito a trovarlo. Ho cercato in zona per un paio di minuti, sperando che Mi Note 10 fosse stato abbandonato da qualche parte, ma niente. In seguito sono tornato anche con un amico che  ha provato a chiamare il mio numero,  ma non siamo riusciti a trovarlo.

Un tuffo nel passato 

Ho usato l’app Trova il mio dispositivo anche in passato, ma senza risultati; una volta ho perso lo smartphone all’estero e nonostante l’utilizzo dell’app e l’aiuto dei miei colleghi, non sono mai riuscito a trovarlo.

Ad un certo punto, preso dallo sconforto, sono arrivato a pensare che "Trova il mio dispositivo" fosse una specie di “premio di consolazione”, che servisse per sfogarsi, per avere la sensazione rimediare al torto subito. 

Mi Note 10 non è il primo dispositivo che ho perso o che mi è stato sottratto

Mi Note 10 non è il primo dispositivo che ho perso o che mi è stato sottratto (Image credit: Future)

Detto questo, quanto accaduto il giorno dopo, ha cambiato totalmente la mia opinione.

Mi Note 10 torna a casa 

Il mattino successivo, ho ordinato la nuova SIM, scaricato tutte le app di cui avevo bisogno su Black Shark 2 Pro e inviato messaggi a famigliari e colleghi in merito al furto e ai conseguenti problemi.

A quel punto ho avviato Trova il mio dispositivo di Google, pronto ad eliminare tutti i dati sensibili dal dispositivo, carte di credito, informazioni personali e così via, ma ho avuto un ripensamento. Invece che premere Elimina il dispositivo, ho optato per Blocca il dispositivo; questa funzione consente anche di lasciare un messaggio sullo smartphone ed un numero da contattare, io ho scritto il numero di mia madre.

Purtroppo il display di Mi Note 10 era ormai inservibile

Purtroppo il display di Mi Note 10 era ormai inservibile (Image credit: Future)

Dopo qualche ora, ho ricevuto un messaggio da mia mamma, Mi Note 10 era stato trovato e presto me l'avrebbero reso. Successivamente ho scoperto che il ladro ha perso lo smartphone subito dopo il furto, un buon uomo l'ha trovato e ha cercato anche di riconsegnarglielo, ma invano. Quest’ultimo ha deciso di portarlo con sé, sul posto di lavoro, per poi cercare di contattare il proprietario in un secondo momento. Questo è anche il motivo per cui sebbene l’app indicasse la posizione corretta dello smartphone non sono riuscito a trovarlo.

Quando il mio “salvatore”ha visto il numero di mia mamma sul dispositivo, l'ha contattata, il resto è storia. Purtroppo la caduta ha danneggiato gravemente lo schermo, al punto da renderlo inutilizzabile, ma se non altro sono rientrato in possesso della refurtiva.

Alla fine della fiera, devo dire che il vero premio è stato comprendere l’utilità dell’app Trova il mio dispositivo. Poter bloccare lo smartphone o eliminare i dati è davvero utile in caso di smarrimento o furto, in particolare oggigiorno, considerando tutte le funzioni che questi dispositivi possono eseguire; basti pensare alle operazioni bancarie. Se come me vi siete trovati in una situazione simile, vi consiglio di sfruttare l’app di Google, non solo per proteggervi ma anche nella speranza di recuperare il vostro smartphone.

Tom Bedford
Contributor

Tom Bedford was deputy phones editor on TechRadar until late 2022, having worked his way up from staff writer. Though he specialized in phones and tablets, he also took on other tech like electric scooters, smartwatches, fitness, mobile gaming and more. He is based in London, UK and now works for the entertainment site What To Watch.


He graduated in American Literature and Creative Writing from the University of East Anglia. Prior to working on TechRadar, he freelanced in tech, gaming and entertainment, and also spent many years working as a mixologist. He also currently works in film as a screenwriter, director and producer.