Microsoft potrà ricominciare a vendere a Huawei

Huawei MateBook 15-inch
(Immagine:: Evan Blass)

A Microsoft è stata concessa una licenza per trattare con Huawei affinché il sistema operativo Windows 10 possa essere utilizzato sui PC dell'azienda cinese. All'inizio di quest'anno, il governo degli Stati Uniti ha vietato alle compagnie americane di trattare con Huawei per motivi di sicurezza nazionale.

Huawei ha negato qualsiasi accusa volta a dimostrare che i suoi prodotti rappresentino un rischio per la sicurezza ma la sentenza limita l'accesso dell'impresa cinese alle tecnologie chiave, incluso il sistema operativo Android di Google.

Il panorama internazionale 

Le società statunitensi, però, vogliono continuare a i fare affari con la società cinese, sostenendo che le sanzioni hanno tagliato una preziosa fonte di entrate. Washington ha leggermente cambiato posizione, promettendo di rilasciare licenze alle imprese che vogliono vendere beni non soggetti a rischi sulla sicurezza. Tuttavia, fino alla scorsa settimana, nessuna domanda era stata approvata.

Pare che il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti abbia ricevuto 300 domande, di cui solo la metà sono state approvate. Microsoft ha comunicato alla nota agenzia di stampa Reuters che la sua proposta è stata accettata e, ad oggi, è l’azienda di più alto profilo ad ottenere tale risultato tra i richiedenti.

Ciò significa che i laptop Huawei continueranno a ricevere aggiornamenti per software chiave, come Windows 10, e che le nuove macchine potranno eseguire l’OS. Tuttavia, i senatori statunitensi hanno esortato il governo degli Stati Uniti a smettere di rilasciare licenze perché potrebbero minacciare la sicurezza del paese. 

In una lettera al presidente Donald Trump, 15 senatori hanno affermato che il processo dovrebbe essere interrotto fino a quando non saranno stabiliti i criteri per l'approvazione delle licenze.

Separatamente, la Federal Communications Commission (FCC) aveva dichiarato che Huawei e ZTE costituivano un rischio  per la sicurezza nazionale, impedendo alle imprese di usare finanziamenti governativi per procurarsi merci da queste società. La Cina ha risposto chiedendo la fine dell’ "abuso" americano dalle società cinesi.

Pur non fornendo alcuna prova a sostegno delle sue affermazioni, gli Stati Uniti stanno esortando i propri alleati a seguire tale decisione e porre dei divieti nei confronti di Huawei sull’utilizzo delle loro  infrastrutture mobili. La politica ha avuto risultati contrastanti e l'ultimo obiettivo degli USA è il Canada.

Un consulente per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha esortato il Canada a non utilizzare le apparecchiature Huawei 5G, sostenendo che, così facendo, concederebbe alla Cina l'accesso alle informazioni su ogni cittadino canadese.

La decisione del Canada è stata rinviata a dopo le elezioni generali del mese scorso ed è complicata da fattori politici. Il CFO di Huawei, Meng Wanzhou è stato arrestato in Canada lo scorso dicembre e si trova di fronte ad una corte americana per rispondere delle accuse di frode. Si ritiene che Wanzhou abbia aiutato Huawei a evitare le sanzioni dovute al commercio con l’Iran, fatto che, se dimostrato, avrebbe messo a rischio anche le organizzazioni bancarie multinazionali.

L'incidente ha esacerbato i problemi di Huawei, aumentato le tensioni tra Stati Uniti e Cina, causando al contempo un deterioramento dei rapporti tra Canada e Pechino. Le autorità cinesi ne hanno chiesto il rilascio immediato. Meng è la figlia del fondatore di Huawei Ren Zhengfei, che ha anche suggerito che l'arresto avesse fini politici.

Via Reuters

Steve McCaskill is TechRadar Pro's resident mobile industry expert, covering all aspects of the UK and global news, from operators to service providers and everything in between. He is a former editor of Silicon UK and journalist with over a decade's experience in the technology industry, writing about technology, in particular, telecoms, mobile and sports tech, sports, video games and media.