Intelligenza artificiale, anche il Vaticano scende in campo per un uso etico

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Il Vaticano sta collaborando con Microsoft e IBM per promuovere un  approccio etico all'intelligenza artificiale, chiedendo allo stesso tempo delle regole per il riconoscimento facciale e altre tecnologie “intrusive”.

I giganti della tecnologia hanno sottoscritto il documento  "Rome Call for AI Ethics", che impegna all’impiego della tecnologia nel rispetto della privacy, in modo affidabile e senza distorsioni. In base al documento la tecnologia dell’intelligenza artificiale dovrebbe considerare i bisogni di tutti gli esseri umani e operare in modo trasparente.

Il documento riflette la crescente preoccupazione in merito a come viene usata l’intelligenza artificiale. Ad esempio, le forze dell'ordine in alcuni paesi hanno utilizzato sistemi di riconoscimento facciale per indagare sui crimini, mentre le aziende della lista Fortune 500 si sono rivolte all'intelligenza artificiale per verificare le candidature di lavoro. 

Entrambi i casi sopra citati fanno riferimento a situazioni in cui un sistema di intelligenza artificiale poco preciso o distorto potrebbe danneggiare le persone invece di aiutarle.  

L’intelligenza artificiale oltre il bene e il male 

Papa Francesco ha anche messo in guardia dai possibili pericoli dell'IA utilizzata per estrarre informazioni, spesso all'insaputa degli utenti, per fini commerciali e politici, dicendo:

“Questa asimmetria, grazie alla quale pochi eletti sanno tutto di noi mentre noi non sappiamo nulla di loro, attenua il pensiero critico e l'esercizio cosciente della libertà. Le disuguaglianze si espandono enormemente; conoscenza e ricchezza si accumulano in poche mani con gravi rischi per la democrazia".

IBM e Microsoft hanno entrambi firmato il documento del Vaticano, ma non è ancora chiaro se altre aziende del settore si uniranno. Inoltre, non sappiamo nemmeno come i firmatari intendano attuare i principi enunciati nell’accordo con il Vaticano.

Oltre all’accordo, i funzionari vaticani hanno anche affermato che potrebbero potenzialmente fornire materiale per un possibile documento papale sull'intelligenza artificiale.

Via Reuters