Huawei avrebbe ridotto la produzione di smartphone dopo il blocco di Google

Huawei P30 Pro
Immagine: Huawei (Immagine:: TechRadar)

Huawei, gigante del mercato degli smartphone, è stata senza dubbio una delle vittime eccellenti della guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina. Adesso,  come conseguenza delle varie restrizioni da parte del governo statunitense, pare che Huawei abbia ridotto gli ordini verso Foxconn, l'azienda partner a cui si affida per la produzione dei propri dispositivi. 

Il colosso della tecnologia è stato recentemente aggiunto alla "Entity List" la lista nera delle aziende boicottate dal Paese a stelle e strisce. Questa mossa ha spinto tante imprese statunitensi a terminare i rapporti commerciali con Huawei e le conseguenze di questa scelta sono significative sia per l'hardware che per il software dei prossimi smartphone della multinazionale cinese. 

Molti produttori di processori (tra cui Intel e Qualcomm) hanno cessato qualsiasi tipo di collaborazione con Huawei, ma forse il colpo più duro è stato il blocco da parte di Google per quanto riguarda il sistema operativo Android. Più in particolare la limitazione riguarda tutti i servizi di Google legati al sistema operativo stesso tra cui YouTube, Gmail e Google Play store, utilizzato per installare e verificare app e giochi. 

Vista tutta questa situazione, non sorprende troppo sapere che Huawei sta rivalutando il proprio obiettivo di diventare il primo produttore mondiale di smartphone entro il 2020. 

Tagli alla produzione

Secondo quanto riportato  dal South China Morning Post (SCMP), citando fonti vicine alla vicenda, Foxconn "negli ultimi giorni avrebbe fermato diverse linee di produzione dedicate agli smartphone Huawei".

Il fatto che questo "cambiamento di programma" sia avvenuto proprio adesso fa pensare che sia legato al blocco degli USA nei confronti di Huawei, anche se il South China Morning Post afferma che "non è chiaro se il taglio alla produzione sia temporaneo o destinato a protrarsi nel tempo" e che "le aziende produttrici di smartphone sono strutturate in modo tale da essere molto flessibili dal punto di vista di volumi di produzione".

Huawei nel è riuscita a superare Apple, diventando il secondo produttore di smartphone al mondo e aveva in mente di diventare il leader mondiale entro il 2020 superando Samsung, attualmente al primo posto.

Secondo SCMP, però, il presidente di Honor (un produttore di smartphone controllato da Huawei) ha affermato davanti ai media a Shangai che "con l'emergere di questa nuova situazione, è troppo presto per dire se riusciremo a raggiungere questo obiettivo". 

Ancora non è chiaro quanto pesante sarà l'impatto di questo blocco su Huawei nel lungo periodo, sebbene l'azienda cinese abbia dichiarato che aveva già pronti dei piani di emergenza da tempo, tra cui l'accumulazione di scorte di hardware statunitense e lo sviluppo della propria alternativa ad Android.  

Harry Domanski
Harry is an Australian Journalist for TechRadar with an ear to the ground for future tech, and the other in front of a vintage amplifier. He likes stories told in charming ways, and content consumed through massive screens. He also likes to get his hands dirty with the ethics of the tech.