Gli operatori europei chiedono alle big tech di aiutare a diffondere il 5G

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Alcune delle maggiori aziende di telecomunicazioni europee hanno chiesto alle big tech statunitensi di contribuire ai costi necessari alla diffusione delle reti 5G e della fibra nel vecchio continente. Stando alle parole degli operatori telefonici europei, la situazione attuale sarebbe insostenibile.

Anche se le nuove reti offrono grandi opportunità di guadagno agli operatori grazie a velocità maggiori e nuovi servizi (in particolare nel settore business), c'è grande insoddisfazione rispetto allo stato delle cose.

Secondo i principali attori nell'ambito delle telecomunicazioni, piattaforme come Netflix, Facebook e YouTube beneficiano di grandi investimenti infrastrutturali senza dover affrontare i rischi di impresa e le spese di costruzione necessarie alla realizzazione delle reti.

Operatori Europei

Gli operatori europei sono convinti che siano proprio i suddetti servizi ad alimentare l'enorme crescita del traffico di rete che rende necessari tali aggiornamenti.

In una lettera firmata dai Direttori Generali di Telefonica, Orange, KPN, BT, Telekom Austria, Vivacom, Proximus, Telenor, Altice Portugal, Telia e Swisscom si afferma che: 

"Una grande e crescente parte del traffico di rete è generata e monetizzata da piattaforme big tech, ma richiede continui e intensi investimenti di rete e pianificazione da parte del settore delle telecomunicazioni".

"Questo modello - che permette ai cittadini dell'UE di godere dei frutti della trasformazione digitale - può essere sostenibile solo se anche le grandi piattaforme tecnologiche contribuiscono equamente ai costi della rete.”

La lettera è critica anche rispetto all'elevato costo delle aste per la gestione dello spettro e ai piani dell'UE per eliminare le tariffe sulle chiamate effettuate tra gli stati membri, sostenendo che entrambe le misure limitano fortemente le loro capacità di investire nelle reti.

All'inizio di novembre Deutsche Telekom, Orange, Telefonica, TIM e Vodafone hanno chiesto ai politici EU di aiutare a sovvenzionare lo sviluppo dell'ecosistema OpenRAN, oltre a incentivare la diversità della catena di approvvigionamento abbassando i limiti di ingresso.

Fonte: Reuters

Steve McCaskill is TechRadar Pro's resident mobile industry expert, covering all aspects of the UK and global news, from operators to service providers and everything in between. He is a former editor of Silicon UK and journalist with over a decade's experience in the technology industry, writing about technology, in particular, telecoms, mobile and sports tech, sports, video games and media.