Switch 2: in Giappone c’è un dettaglio che sta mettendo in crisi i bagarini

The Nintendo Switch 2 console on a stand
(Immagine:: Future/Nintendo)

Come riportato da IGN, i primi possessori della Nintendo Switch 2 in Giappone hanno scoperto che nella confezione manca la consueta scheda di garanzia fisica, documento un tempo essenziale per accedere alle riparazioni ufficiali presso i centri autorizzati. Ora, per richiedere l’assistenza tecnica, è obbligatorio presentare lo scontrino originale dell’acquisto.

La scelta ha avuto un effetto collaterale ben preciso: complicare la vita ai bagarini, che ora sono costretti a vendere le console includendo anche lo scontrino, rendendo la transazione più rischiosa e tracciabile. Tuttavia, piattaforme come Mercari Japan, uno dei principali marketplace per la compravendita di oggetti usati, vietano esplicitamente l’inclusione dello scontrino nelle inserzioni, mettendo i rivenditori in una posizione delicata.

Un utente, TeamSubRockman, ha commentato la situazione su X (ex Twitter): “Sto rivendendo la Switch 2 su Mercari, ma sempre più persone la elencano con lo scontrino. Serve per la garanzia, e gli acquirenti lo vogliono. In conclusione, è una violazione chiara dei termini di Mercari. Nintendo ha piazzato così tante trappole che è impressionante.”

Con la prima Nintendo Switch, bastava una copia della scheda di garanzia per richiedere assistenza. Ora, invece, Nintendo Japan richiede esclusivamente la ricevuta. Questa novità rende di fatto ogni unità legata all’acquirente originale, scoraggiando il mercato secondario non ufficiale.

Il regolamento si allinea alle condizioni di garanzia internazionali: in Europa, la garanzia ufficiale di Nintendo Switch 2 è valida per 24 mesi ma non copre i prodotti rivenduti, né quelli utilizzati per finalità commerciali. Anche Nintendo of America sottolinea che la copertura è destinata solo all’acquirente originale e richiede una prova d’acquisto valida entro 12 mesi.

Infine, nel Regno Unito, la mancanza dello scontrino fa decadere automaticamente la copertura della garanzia, e verranno applicati costi di riparazione anche per i guasti tecnici. In Giappone, la nuova politica ha dunque un doppio impatto: rafforza i controlli sulla garanzia e riduce l’attrattiva delle rivendite parallele.

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