Windows 11, in arrivo una nuova funzione per chi usa più monitor

User on multi-monitor setup
(Immagine:: Shutterstock - DC Studio)

L'ultima build di anteprima di Windows 11 porta con sé una novità molto utile per chi usa regolarmente una configurazione con più monitor. La modifica, ancora in fase di test, è stata introdotta con la build 25915 alla fine della scorsa settimana.

Ora scopriamo di cosa si tratta. In sostanza, Microsoft ha migliorato il modo in cui Windows 11 gestisce le frequenze di aggiornamento di ciascun monitor collegato al PC in modo da consentire di utilizzare frequenze di aggiornamento diverse su più schermi.

Finora, Windows 11 applicava la frequenza di aggiornamento prestabilita, che è un'impostazione a livello di sistema, su tutti i monitor; con questo aggiornamento, ogni schermo può sfruttare la sua frequenza di aggiornamento senza doversi necessariamente adattare agli altri monitor. Torneremo a parlare delle frequenze di aggiornamento in modo più approfondito, e del perché questo è importante, tra poco.

Con la build 25915, Microsoft ha modificato il Dynamic Refresh Rate (DRR), una funzione che regola in modo intelligente la frequenza di aggiornamento del monitor a seconda di ciò che si sta facendo. (Se si leggono le e-mail o si svolgono altre attività di base, il DRR utilizzerà una frequenza di aggiornamento più bassa, mentre quando si ha bisogno di un'esperienza più fluida, ad esempio quando si scorre un documento di grandi dimensioni con immagini incorporate, verrà scelta una frequenza di aggiornamento più alta).

La modifica del DRR significa che se siete in modalità risparmio energetico sul vostro portatile, Windows 11 imposterà sempre la frequenza di aggiornamento più bassa per risparmiare energia. In breve, il risparmio energetico esclude completamente il DRR, il che è meglio quando la batteria sta per esaurirsi.


Analisi: questione di frequenze

Per frequenza di aggiornamento si intende la frequenza con cui lo schermo si aggiorna ogni secondo (misurata in Hertz) o, in altre parole, il numero di fotogrammi visualizzati al secondo. Ogni monitor collegato al PC sta essenzialmente visualizzando una presentazione, con un numero di immagini (diapositive o fotogrammi) al secondo. (Questo processo, in teoria, avviene così velocemente da non vedere mai le "giunzioni": tutto dovrebbe scorrere in modo fluido, soprattutto con un PC di fascia alta e un buon monitor).

Più veloce è la frequenza di aggiornamento, più fluida e scorrevole appare l'immagine agli occhi dell'utente (con delle avvertenze, come ad esempio nei giochi, la GPU e gli altri componenti devono avere la potenza necessaria per produrre i fotogrammi richiesti, e con titoli e risoluzioni impegnative può essere arduo).

La nuova funzione introdotta da Microsoft consente di eseguire un'attività come il gaming su un monitor primario ad alta frequenza di aggiornamento a, ad esempio, 240 Hz, mentre se si dispone di un secondo monitor su cui si sta semplicemente navigando sul Web, magari guardando un video, è possibile farlo funzionare a 60 Hz.

Poiché non avrete bisogno di più di 60 Hz sul secondo schermo, potrete risparmiare al vostro PC la fatica di spingere entrambi i monitor a una frequenza di aggiornamento più alta ottimizzando le risorse dedicate al gaming.

Se non usate più monitor contemporaneamente il nuovo aggiornamento sarà di poco interesse per voi, ma per chi usa regolarmente una configurazione multi schermo la modifica del DRR potrebbe essere un bel modo di risparmiare la batteria dei portatili e al contempo ottimizzare le risorse del sistema.

Fonte: Windows Central

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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