Google Gemini si prepara a potenziare i tuoi prompt con un solo tasto

A silhouette of a woman holding a smartphone with the Google Gemini logo in the background
(Immagine:: Shutterstock)

Se hai mai utilizzato un chatbot basato su intelligenza artificiale, saprai già quanto la formulazione del prompt faccia la differenza tra ottenere una risposta utile o un completo nonsense. Bastano poche parole sbagliate - o troppo vaghe - per confondere l’IA, e ci si ritrova a perdere tempo a riscrivere lo stesso comando più e più volte.

Per rendere questo processo più semplice, Google sta testando un nuovo pulsante per Gemini, il suo assistente IA. Si chiama “Power Up” e, secondo quanto scoperto da Android Authority, serve a migliorare automaticamente il prompt prima ancora di inviarlo. In pratica, basta scrivere la tua richiesta in modo approssimativo, poi premere il pulsante: sarà Gemini a riformularla rendendola più chiara, precisa e dettagliata, aumentando così le probabilità di ottenere una risposta centrata.

L’obiettivo è chiaro: aiutare gli utenti a ottenere il meglio da Gemini anche senza conoscere i “trucchi” dei prompt perfetti.

Il potere di Gemini

Questa novità potrebbe sembrare piccola, ma ha un impatto enorme se si considera quanto l’esperienza con un’IA dipenda dalla capacità dell’utente di scrivere un prompt efficace. Serve precisione, ma non troppa complessità; bisogna essere esaustivi, ma senza perdersi in dettagli superflui. A volte, sembra quasi di dover “psicanalizzare” l’IA, capendo come aggirare i suoi capricci: magari essere gentili funziona meglio, oppure occorre dirle esplicitamente di non essere pigra.

Spesso, il metodo più efficace è chiedere direttamente all’IA come scrivere un buon prompt, se non si è certi della formulazione giusta. In certi casi, l’IA modifica silenziosamente la richiesta dietro le quinte per offrirti una risposta più coerente, utile, sì, ma anche causa di risultati imprevedibili o poco pertinenti.

Ed è qui che entra in gioco il tasto “Power Up”: un modo veloce e trasparente per trasformare un prompt grezzo in una domanda chiara, efficace e ben mirata. L’utente scrive liberamente anche solo un’idea vaga, poi preme Power Up: Gemini rielabora la frase rendendola più adatta, e solo allora la invia. In questo modo, anche chi non ha dimestichezza con le IA può ottenere risposte di qualità.

In fondo, è un’evoluzione naturale dei suggerimenti che Gemini già mostra quando si apre il chatbot, ma più personalizzata e utile. Inoltre, si integrerebbe alla perfezione con altre funzioni avanzate come Deep Research, Canvas o la generazione di immagini tramite Imagen 3.

Insomma, un piccolo aggiornamento che potrebbe fare una grande differenza per chi si sente spesso frustrato nel cercare di "comunicare" correttamente con un'intelligenza artificiale. E magari, spingere anche qualche utente curioso a dare una chance a Gemini, spinto dalla promessa di prompt più potenti e meno fatica.

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Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.