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Gemini si fa proattivo: con Scheduled Actions l’IA di Google gestisce i compiti al posto vostro

Gemini on a smartphone.
(Immagine:: Shutterstock/ Sadi-Santos)

Google ha aggiunto una nuova funzione all’app mobile di Gemini chiamata Azioni Pianificate, pensata per automatizzare compiti ricorrenti senza bisogno di supervisione in tempo reale. Annunciata durante il Google I/O 2025, questa novità punta a rendere l’assistente più proattivo, andando oltre la semplice risposta a domande o richieste.

Gli utenti possono adesso programmare richieste specifiche da eseguire in momenti prestabiliti, come ricevere aggiornamenti di notizie, riassunti delle email o promemoria per alzarsi e fare movimento. Basta formulare una richiesta ricorrente con un orario preciso, e Gemini la eseguirà. È possibile, ad esempio, chiedere ogni venerdì sera consigli di lettura, e l’app risponderà puntualmente. L’unico limite attuale è che si possono attivare fino a 10 azioni pianificate per volta, gestibili dalla nuova scheda “Scheduled Actions” nelle impostazioni, da cui si possono modificare, mettere in pausa o cancellare.

Tuttavia, questa funzione è disponibile solo per chi ha un abbonamento a pagamento. Le Azioni Pianificate fanno parte dei piani Gemini AI Pro (circa 18 euro al mese) e Gemini AI Ultra (circa 230 euro al mese). Alcuni utenti di piani Google Workspace per aziende ed education avranno accesso incluso, ma gli utenti gratuiti al momento sono esclusi, anche se in passato funzionalità simili sono state rese disponibili a tutti nel giro di pochi mesi.

Nel frattempo, chi è già abbonato può sempre chiedere a Gemini di avvisare quando la funzione verrà estesa anche ai non paganti.

Inizia l’era dell’IA proattiva

Google ha chiarito fin dall’inizio che Gemini non è solo un chatbot, ma un agente digitale capace di anticipare i bisogni degli utenti e portare a termine compiti in autonomia. Con l’introduzione delle Azioni Pianificate, però, la strategia di Google sembra anche voler rispondere direttamente alla funzione Tasks di ChatGPT. La differenza principale sta nell’ecosistema: mentre ChatGPT opera soprattutto all’interno del proprio ambiente, Gemini può contare sull’integrazione profonda con Gmail, Calendar, Docs e altri servizi Google dove milioni di utenti vivono già la loro quotidianità digitale.

Questa mossa segna un passaggio importante verso un’IA realmente proattiva. L’idea che un assistente virtuale possa intervenire prima ancora che venga chiesto è sempre più centrale nella visione delle big tech. Ma non tutti trovano allettante avere un’IA che accede a calendario, email e documenti per “essere utile”. Soprattutto, le preoccupazioni sulla privacy restano alte, perché autorizzare un modello AI ad “essere creativo” con le proprie informazioni personali non è una scelta leggera.

Tuttavia, il potenziale è notevole: portare a termine compiti senza bisogno di supervisione continua è una prospettiva allettante per tanti. Il vero nodo sarà l’affidabilità dell’infrastruttura. Se i server di Google falliscono proprio nel momento cruciale in cui doveva ricordarvi di inviare un documento o prenotare un volo, l’automazione può diventare un rischio più che un vantaggio.

Durante il Google I/O, l’azienda ha anche mostrato in anteprima la futura modalità Agent Mode, capace di gestire azioni complesse e multi-step come organizzare viaggi o cercare appartamenti. Le Azioni Pianificate sono solo il primo mattone di questa ambiziosa evoluzione. Ma Google dovrà garantire che questa base sia solida e affidabile prima di costruirci sopra il futuro dell’IA personale.

Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.