Gemini 2.0 Flash: Google migliora velocità, chiarezza e logica nell’ultima versione AI

Gemini 2.0
(Immagine:: Google)

Google vuole che Gemini 2.0 Flash diventi il tuo chatbot preferito. Questo modello promette maggiore velocità, migliori capacità di ragionamento e un uso più efficace del buon senso rispetto al suo predecessore, Gemini 1.5 Flash. Dopo aver messo alla prova Gemini Flash 2.0 confrontandolo con ChatGPT, ho deciso di vedere come si comporta rispetto alla versione precedente.

Come nel test precedente, ho impostato il confronto con una serie di richieste basate su usi comuni di Gemini, incluso il mio personale. Il nuovo modello è in grado di offrire consigli migliori per migliorare la mia vita? Riesce a spiegare un argomento complesso che conosco poco in modo chiaro e comprensibile? Può risolvere un problema logico articolato e spiegare il ragionamento alla base della soluzione? Ecco com’è andata la prova.

Scelte produttive

Google Gemini 1.5/2.0 Test

(Image credit: Screenshots from Google Gemini)

Se c'è una cosa che l'intelligenza artificiale dovrebbe saper fare, è offrire consigli utili. Non semplici suggerimenti generici, ma idee applicabili e immediatamente efficaci. Per questo ho posto a entrambe le versioni la stessa domanda: voglio essere più produttivo, ma anche migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Che cambiamenti dovrei apportare alla mia routine?

Gemini 2.0 ha risposto in modo visibilmente più veloce, anche se solo di un paio di secondi. Per quanto riguarda il contenuto, entrambi i modelli hanno fornito consigli validi. La versione 1.5 ha sintetizzato quattro concetti principali in punti elenco, mentre la 2.0 ha elencato dieci suggerimenti, spiegandoli in brevi paragrafi.

Alcuni spunti della 1.5 erano interessanti, come il principio di Pareto, ma nel complesso tendeva a ripetere il concetto iniziale più che approfondirlo. La versione 2.0, invece, ha fornito consigli più articolati e dettagliati per ogni suggerimento. Se dovessi dare un consiglio a un amico sull’argomento, sceglierei senza dubbio la risposta di 2.0.

Cosa succede al Wi-Fi?

Google Gemini 1.5/2.0 Test

(Image credit: Screenshots from Google Gemini)

Uno degli aspetti fondamentali che rende utile un assistente AI non è solo la quantità di informazioni che possiede, ma anche la sua capacità di spiegare i concetti in modo chiaro e intuitivo. Una buona spiegazione non si limita a elencare dati, ma rende un argomento complesso più accessibile. Per questo test, ho voluto verificare come entrambe le versioni di Gemini riuscissero a semplificare un argomento tecnico in modo pratico. Ho chiesto: puoi spiegare come funziona il Wi-Fi in un modo che abbia senso per chi vuole solo capire perché la connessione è lenta?

Gemini 1.5 ha scelto un paragone con la radio, anche se più come una descrizione tecnica che come una vera analogia. L’idea di considerare il router come un DJ risultava un po’ forzata, ma almeno il consiglio su come migliorare il segnale era chiaro e applicabile.

Gemini 2.0 ha invece usato un confronto più elaborato, paragonando il Wi-Fi a un sistema di distribuzione dell’acqua, con i dispositivi rappresentati da piante che ricevono l’acqua. Ha esteso questa metafora per spiegare i problemi di connessione, come un numero eccessivo di piante che consuma tutta l’acqua disponibile o tubature intasate che simboleggiano le difficoltà del provider. Il paragone con le interferenze degli irrigatori era meno efficace, ma, come la versione 1.5, anche 2.0 ha fornito consigli utili per migliorare il segnale. Nonostante la risposta fosse più lunga, è stata elaborata leggermente più rapidamente.

Bomba logica

Google Gemini 1.5/2.0 Test

(Image credit: Screenshots from Google Gemini)

Per l'ultimo test, ho voluto verificare quanto bene entrambe le versioni gestissero logica e ragionamento. I modelli di intelligenza artificiale dovrebbero essere bravi con gli enigmi, ma non si tratta solo di trovare la risposta giusta: è importante anche spiegare perché quella risposta è corretta in modo chiaro e comprensibile. Ho proposto un classico rompicapo: hai due corde, ognuna delle quali impiega esattamente un'ora a bruciare, ma la combustione non è uniforme. Come puoi misurare esattamente 45 minuti?

Entrambi i modelli hanno fornito la soluzione corretta, ma con approcci molto diversi. La risposta di Gemini 2.0 è stata più breve, ben strutturata e di facile comprensione, pur rimanendo concisa. Al contrario, la spiegazione di Gemini 1.5 richiedeva maggiore attenzione per essere interpretata correttamente, con passaggi meno ordinati e una formulazione più confusa. In particolare, l'uso della frase accendi l’altra estremità della corda rimanente poteva risultare ambiguo, lasciando intendere che dovesse essere acceso lo stesso lato già in fiamme.

Per un enigma così contenuto, Gemini 2.0 ha dimostrato una capacità di spiegazione decisamente superiore, rendendo la soluzione più chiara ed efficace.

Gemini 2.0 per velocità e chiarezza

Dopo aver testato i vari scenari, le differenze tra Gemini 1.5 Flash e Gemini 2.0 Flash sono risultate evidenti. Sebbene la versione 1.5 non fosse del tutto inefficace, ha mostrato difficoltà nel fornire risposte specifiche e nell’elaborare confronti utili. Lo stesso limite si è visto nella spiegazione della logica: se si applicasse questo approccio alla programmazione, sarebbe necessario un ampio lavoro di revisione per ottenere un codice funzionante.

Gemini 2.0 Flash si è dimostrato non solo più veloce, ma anche più creativo nelle risposte. Ha mostrato una maggiore capacità di formulare analogie e confronti originali, oltre a spiegare la logica delle sue risposte in modo più chiaro. Non è privo di difetti: la metafora dell’acqua non ha retto fino in fondo, e i suggerimenti sulla produttività avrebbero potuto includere esempi più concreti.

Detto questo, la velocità di risposta e la possibilità di chiarire eventuali punti poco chiari attraverso ulteriori interazioni rendono questa versione un netto miglioramento. Pur non essendo ancora un assistente AI perfetto, Gemini 2.0 Flash rappresenta un passo avanti significativo per Google nella competizione con sé stesso e con rivali come ChatGPT.

Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.