Foto scartata da un concorso fotografico perchè "fatta con l'AI", era uno scatto reale

18-year-old posing with two mannequins at a Gucci exhibition in Sydney
(Immagine:: Suzi Dougherty)

Un noto concorso fotografico australiano è balzato agli onori della cronaca dopo aver squalificato una foto autentica (scattata con un iPhone) tacciandola di essere "generata dall'intelligenza artificiale".

Si tratta di un'inversione di tendenza rispetto a quanto avvenuto all'inizio di quest'anno, quando un'immagine creata con un software AI ha vinto un concorso fotografico ingannando i giudici, convinti fermamente della sua autenticità.

La foto in questione, che potete vedere qui sopra, è stata scattata da Suzi Dougherty e mostra suo figlio in posa con due manichini a una mostra di Gucci tenutasi al Powerhouse Museum di Sydney, in Australia.

La giuria, almeno inizialmente, ha apprezzato la foto, ma dopo un'ulteriore analisi ha sentenziato: "Non possiamo sapere con certezza se sia o meno (AI), ma sulla base dei nostri sospetti non possiamo ammetterla".

Problema reale

Sulla pagina Instagram del Charing Cross Photo si è sviluppata una discussione sull'immagine incriminata. I giudici, che hanno fatto della creatività umana e della pratica fotografica una virtù, hanno annunciato pubblicamente l'esclusione dell'immagine dal concorso dichiarando: "Vogliamo che le immagini provengano dalla TUA esperienza di vita reale, e non dal cyberspazio".

"Non possiamo essere completamente sicuri che l'immagine presentata sia stata realizzata da un'intelligenza artificiale, ma non si può ignorare l'istinto di quattro giudici".

Suzi Dougherty

Suzi Dougherty (Image credit: Suzi Dougherty)

Quattro giorni dopo, Dougherty ha contattato gli organizzatori sostenendo che la foto fosse reale: "È una metafora su cio che è reale e ciò che non lo è nel nostro mondo. Purtroppo per il concorrente non è il momento migliore per trattare questo argomento visto che l'AI è un tema così caldo".

Chiaramente questa risposta è stata insoddisfacente per gran parte della comunità fotografica che ha chiesto a gran voce delle scuse da rivolgere al fotografo diffamato. In seguito l'organizzatore del concorso, Iain Anderson, ha pubblicato delle scuse "nate da un sincero pentimento" e Dougherty, che appare più gentile e indulgente di molti altri nella sezione dei commenti, ha risposto: "Sono felice di far parte di un 'errore', sono un grande sostenitore degli errori e di ciò che si può ottenere attraverso di essi".

La fine dei concorsi fotografici è vicina?

Immagini generate dall'intelligenza artificiale che sembrano reali, immagini create dall'uomo che sembrano surreali... questo è un periodaccio per le giurie dei concorsi fotografici. lutare. Se prima i giudici non dovevano far altro che osservare e valutare le immagini, oggi devono essere bravi a capire se si tratta di fotografie reali o generate dall'intelligenza artificiale. Con questa premessa viene spontaneo chiedersi: chi organizzerebbe un concorso fotografico nel 2023?

(Image credit: Boris Eldagsen)

Se si vuole evitare che queste manifestazioni diventino una rarità è necessario prendere atto che l'imaging generato dall'AI è destinato a rimanere. In gran parte si tratta di chiarire cosa accettare e cosa non accettare nell'ambito dei diversi concorsi.

Persino durante il Sony World Photo di quest'anno i giudici hanno premiato un'immagine generata dall'intelligenza artificiale (che potete vedere sopra), ma ciò che non è stato comunicato chiaramente è che gli organizzatori erano a conoscenza dell'uso dell'intelligenza artificiale nella creazione di quell'immagine.

C'è grande confusione nell''ambiente dei concorsi fotografici e bisogna fare qualcosa per porre rimedio. Non tutti i concorsi devono attenersi alle stesse linee guida: alcuni, ad esempio, accettano solo immagini RAW non editate, altri consentono l'uso di strumenti di post produzione.

In futuro i concorsi potrebbero decidere di escludere del tutto le immagini generate con l'AI, o potrebbero creare una nuova categoria separata per questo tipo di creazioni e persino accettare immagini di ogni tipo. In questo momento, però, la priorità consiste nel definire quali sono i criteri di inclusione delle immagini in quanto l'istinto dei giudici (come abbiamo visto) non è più sufficiente.

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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