TechRadar Verdetto
L'ottimo autofocus con funzioni AI e il formato compatto fanno della nuova APS-C di Sony una delle migliori fotocamere da viaggio sul mercato. L'intelligenza artificiale è in grado di seguire rapidamente diversi soggetti mentre il sensore da 26 MP produce ottime immagini e video 4K nella maggior parte delle condizioni. L'impugnatura ergonomica e l'abbondanza di controlli ad accesso diretto la rendono una fotocamera piacevole da usare, anche se il suo sistema di menu modificato, come da tradizione Sony, risulta piuttosto complesso. La stabilizzazione dell'immagine a cinque assi non è perfetta quando si riprendono video a mano libera e le dimensioni ridotte del sensore si fanno sentire, soprattutto a ISO elevati. Tuttavia, per chi desidera un buon mix di potenza e portabilità, la Sony A6700 è una delle migliori opzioni in assoluto.
Pro
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Impressionante autofocus con tecnologia AI
- +
Ottima maneggevolezza e controlli fisici
- +
Ottima durata della batteria
- +
Ampia gamma di obiettivi compatibili
Contro
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Menu complesso per i principianti
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IBIS buono per le foto, meno per i video
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Ritaglio pesante di 1,6x sui video 4K 120p slow-mo
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Il rumore si nota già a ISO 6400
Perché puoi fidarti di TechRadar
Sony A6700: Recensione sintetica
Combinando un sensore APS-C da 26MP e il riconoscimento dei soggetti AI in un corpo compatto e ben bilanciato, la Sony A6700 si presenta come un ibrido perfetto per gli hobbisti che cercano potenza e portabilità. La precedente Sony A6600 ha ottenuto 4 stelle su 5 nella nostra recensione e la A6700 riesce a fare di meglio in diversi ambiti, imponendosi come una delle migliori APS-C che abbiamo mai avuto il piacere di provare.
Tra i vari miglioramenti, l'AF con riconoscimento in tempo reale è sicuramente il più incisivo. Azionato dallo stesso processore Bionz XR visto su Sony ZV-E1 e Sony A7R V, il sistema AF della A6700 è in grado di riconoscere e tracciare con precisione una serie di soggetti tra cui esseri umani, animali e veicoli.
Se a questo si sommano un sistema a rilevamento di fase da 759 punti e la stabilizzazione ottica dell'immagine a cinque assi, il risultato è una fotocamera compatta e maneggevole in grado di produrre foto nitide e bilanciate nella maggior parte delle condizioni, anche quando si scatta a mano libera.
Il rumore inizia a farsi sentire a ISO più alti, soprattutto quando si supera ISO 6400, ma non è un problema eccessivo se vi dilettate con il fotoritocco (il denoise fa miracoli) o volete usare le foto per i social. A volte gli scatti nelle giornate nuvolose risultano sottoesposti, ma si può compensare manualmente.
L'A6700 viene commercializzata come un ibrido e, in linea di massima, ha delle capacità video capaci di tenere il passo di quelle fotografiche. Le riprese in 4K 60p sono sovracampionate da 6K senza pixel binning, con profondità 10 bit e campionamento del colore 4:2:2, come le cugine FX30 e ZV-E1, due fotocamere che nascono per i video. I filmati risultanti sono nitidi e la qualità delle immagini non delude.
Purtroppo i filmati slow-mo 4K / 120p subiscono un ritaglio di 1,6x e ho la stabilizzazione dell'immagine interna al corpo non riesce ad eliminare le oscillazioni quando si effettuano riprese in movimento. Detto questo, la presenza dell'AF con riconoscimento del soggetto e l'inquadratura automatica che effettua automaticamente un crop per seguire l'utente semplificano di netto l'acquisizione video.
La A6700 beneficia anche di una migliore maneggevolezza rispetto alla A6600, merito di un'impugnatura profonda che la rende più comoda da usare per lunghi periodi. Non abbiamo avuto modo di provarla con un teleobiettivo, ma il corpo macchina offre un ottimo compromesso tra dimensioni ed ergonomia. Sembra una fotocamera in grado di reggere bene gli urti, anche se fortunatamente non abbiamo avuto modo di dimostrarlo.
Anche il controllo ad accesso diretto è notevolmente migliorato grazie all'aggiunta di diversi comandi fisici tra cui una ghiera frontale, una ghiera dedicata per la commutazione tra le modalità foto, filmato e S&Q, nonché di diversi tasti ai quali si possono assegnare diverse funzioni personalizzate; un vantaggio per gli hobbisti che vogliono avere la possibilità di cambiare rapidamente le impostazioni quando scattano.
Sony ha provato a rendere più comprensibile il menu della A6700 con l'obiettivo di renderlo più facile da navigare con il touchscreen. Sebbene l'interfaccia principale sia generalmente abbastanza semplice da usare, abbiamo riscontrato una curva di apprendimento piuttosto ripida quando si trattava di individuare determinate impostazioni (per lo più avanzate) all'interno del menu.
Per la nostra recensione della A6700 Sony ci ha gentilmente concesso l'obiettivo grandangolare 10-20 mm F4, un po' limitante dal punto di vista creativo ma nitido e compatto oltre le aspettative. Fortuntamente, come tutte le Alpha, anche la A6700 utilizza obiettivi E-Mount, un sistema consolidato con un vasto catalogo di lenti compatibili, tra cui molte opzioni di terze parti.
Se girate principalmente video, probabilmente otterrete risultati migliori da qualcosa come la Fujifilm X-S20. Se invece volete una APS-C ibrida compatta con un sensore di qualità e un autofocus avanzato, la A6700 merita di essere presa in considerazione.
Sony A6700: Prezzo e disponibilità
- 1.700€ solo corpo
- Disponibile presso i negozi Sony e i rivenditori autorizzati a partire da agosto.
Sony ha presentato la A6700 lo scorso 12 luglio insieme a un nuovo microfono shotgun. La fotocamera, la momento del lancio, partirà da un prezzo di 1.700€ per il solo corpo macchina, lo stesso prezzo di listino della precedente Sony A6600 uscita nel 2019.
All'epoca pensavamo che fosse un prezzo elevato per quello che la fotocamera offriva, ma la A6700 presenta diversi aggiornamenti importanti, tra cui un autofocus all'avanguardia e un'ergonomia decisamente migliorata Considerando l'attuale inflazione, riteniamo che il prezzo sia più che ragionevole questa volta.
Tuttavia, il prezzo di vendita è ancora superiore a quello di alcune delle sue rivali più vicine. Sebbene la Fujifilm X-S20 non abbia l'AF leader della categoria della Sony A6700, ha un sensore APS-C altrettanto valido ed è in grado di registrare video 6K a 30p, ma ha un prezzo di gran lunga inferiore a quello della A6700.
Leggermente più vicina nel prezzo, ma comunque meno costosa, c'è anche la Canon EOS R7, una delle migliori fotocamere mirrorless APS-C del momento. Manca la registrazione video 4K 120p presente sulla Sony A6700, ma ha un sensore a risoluzione più elevata e due slot per schede che possono tornare molto utili.
- Prezzo: 4.5/5
Sony A6700: Specifiche
Header Cell - Column 0 | Sony A6700 |
---|---|
Sensore | 26MP BSI APS-C |
Video: | 4K 60p (ritaglio 1.04x ) / 4K 120p (ritaglio 1.6x ) |
Punti AF: | 759-punti ibrido a rilevamento di fase / contrasto |
LCD: | touchscreen 3.0-pollici vari-angle, 1.03milioni di punti |
EVF | EVF OLED da 2.36m- punti |
Memoria: | Uno slot UHS-II |
Connettività: | Wi-Fi / Bluetooth |
Raffica: | 11fps con otturatore meccanico (C-AF) |
Size: | 122 x 69 x 64mm |
Weight: | 493g (17.4 oz) |
Sony A6700: Design
- L'impugnatura è molto più comoda
- Nuovi quadranti e tasti che migliorano il controllo ad accesso diretto
- Il sistema di menu è un po' complesso per i principianti
Come la precedente A6600, la A6700 è una fotocamera APS-C dal design compatto, con lati piatti e mirino sulla sinistra. Certo, il design è piuttosto ridondante tra le fotocamere APS-C della serie Alpha, ma le proporzioni della nuova ammiraglia la rendono comunque ottima da maneggiare e al contempo da trasportare in una borsa.
Le dimensioni sono leggermente superiori rispetto al modello precedente: è più profonda della A6600, ma risulta molto più comoda da usare a mano libera proprio grazie a questa caratteristica, dato che offre una presa più profonda ed ergonomica. Come le altre Sony Alpha è ben costruita, offre una sensazione di grande robustezza ed è completamente impermeabile.
Ciò che distingue ulteriormente la A6700 dal modello precedente è l'aggiunta di nuovi controlli ad accesso diretto. Sotto la ghiera principale delle modalità troviamo una seconda ghiera per scegliere la modalità tra foto, video e S&Q (per riprese in slow-motion e time-lapse). Sulla parte anteriore dell'impugnatura troviamo un'altra rotella di controllo che di default serve a impostare l'apertura del diaframma. A questi si aggiungono un tasto dedicato alla registrazione video posizionato sulla piastra superiore, una scorciatoia AF ON sul retro e un pulsante C1 all'esterno dell'appoggio per il pollice.
Nel complesso, i controlli fisici aggiuntivi offrono diverse opzioni di personalizzazione per chi è abituato ad interagire con i comandi veloci. Una volta presa familiarità con il menu si può selezionare la funzione dei tasti fisici per accedere rapidamente alle proprie impostazioni preferite, sia per le foto che per i video. L'appoggio più pronunciato per il pollice rende il quadrante più a destra un po' più difficile da raggiungere, mentre la rotella anteriore è abbastanza sottile e si aziona facilmente con l'indice. Anche il pulsante del menu può essere difficile da raggiungere con il pollice.
Sony ha anche migliorato il touchscreen della A6700 rendendolo leggermente più nitido con ben 1,04 m di punti e abbinandovi un'interfaccia touchscreen completa, molto più avanzata rispetto a quella della A6600 che si limitava alla selezione dei punti AF. La visibilità è un po' limitata alla luce diretta del sole ma trattandosi di uno schermo articolato si riesce a sopperire in parte al problema modificando l'angolazione.
Il software ha pro e contro. Scorrendo verso l'interno e l'esterno ai lati del display si accede alle scorciatoie per i vari menu, mentre scorrendo verso l'alto si visualizzano due file di comandi virtuali che possono essere personalizzati per accedere rapidamente alle impostazioni preferite. Le icone sono abbastanza grandi, ma è comunque facile sbagliare quando si opera in situazioni concitate.
Tuttavia, come per le altre fotocamere Sony, è il sistema di menu a frenare la A6700. Sony ha modificato il menu principale con un layout a griglia più accessibile a colpo d'occhio, ma per raggiungerlo è necessario scorrere o premere due volte il touch. Anche la struttura complessiva è stata rivista in colonne verticali, ma l'accesso a qualsiasi impostazione non elencata nella griglia principale risulta ancora labirintico. Anche le funzioni principali, come l'inquadratura automatica, sono sepolte a diversi livelli di profondità.
È un peccato, perché per il resto la A6700 è una fotocamera piacevole da maneggiare e da usare. Non tutti ameranno la posizione decentrata del mirino EVF OLED, ma considerando le dimensioni generali non ci aspettavamo di meglio. Il mirino ha la stessa risoluzione di 2,36 m di punti della A6600, ma è molto più luminoso e si vede.
- Design: 4/5
Sony A6700: Caratteristiche e prestazioni
- Rilevamento del soggetto e inquadratura automatica potenziati dall'AI
- AF rapido e affidabile su 759 punti con rilevamento di fase
- L'IBIS funziona meglio per le foto che per i video
Sony Alpha A6700 offre prestazioni all'avanguardia in diversi ambiti. Potendo contare stesso chipset AI della Sony ZV-E1 e della A7R V, questa piccola APS-C vanta il miglior sistema di messa a fuoco con inseguimento dei soggetti della categoria. È possibile sia preselezionare un soggetto da rilevare con l'AF a riconoscimento in tempo reale, sia toccare il touchscreen per agganciare un oggetto specifico: in ogni caso, l'AF è in grado di tenere sempre a fuoco il bersaglio, anche quando il soggetto si muove nell'inquadratura.
Il sistema è sempre rapido e affidabile in condizioni di buona luminosità. Il riconoscimento in tempo reale funziona solo se si sta inquadrando un soggetto preimpostato, tra cui esseri umani, animali, insetti, automobili, treni e aerei. In futuro vedremo sicuramente fotocamere in grado di passare da un soggetto all'altro in maniera autonoma in base a ciò che si sta inquadrando. Per ora, il sistema presente sulla Sony A6700 è il meglio che c'è sul mercato in termini di messa a fuoco automatica con funzioni AI.
Certo, non è infallibile e durante la nostra prova ha completamente "perso" una pecora che stavamo fotografando a pochi metri di distanza. A parte i soggetti lanosi, però, è un sistema AF molto affidabie, anche quando si scatta velocemente e di profilo. Le sue capacità di tracciamento degli occhi sono particolarmente buone nel bloccare la messa a fuoco, indipendentemente da quanto si cerchi di metterlo in difficoltà.
Tutta questa velocità e precisione è distribuita su 759 punti a rilevamento di fase e 25 punti a rilevamento di contrasto. Tenendo premuti sia il pulsante AF-ON che quello dell'otturatore, la fotocamera continuerà a seguire i soggetti nell'inquadratura mentre scatta raffiche fino a 11 fps (con otturatore meccanico). Il buffer da 59 scatti si riempie più rapidamente di quanto si possa pensare, ma la A6700 offre la compatibilità con le schede UHS-II per una maggiore velocità di trasferimento, anche se c'è solo uno slot.
Il sistema di stabilizzazione dell'immagine a cinque assi contribuisce a rendere le foto nitide e elimina l'effetto micro-mosso. Sony sostiene che un algoritmo migliorato fornisce fino a cinque stop di stabilizzazione per la fotografia e durante la nostra prova non abbiamo avuto problemi ad ottenere immagini ferme e definite. La stabilizzazione Active SteadyShot è disponibile anche per i video, ma non siamo rimasti altrettanto colpiti dai risultati. Ha livellato efficacemente le riprese a mano libera da fermo, ma non si è rivelata altrettanto efficace quando si trattava di contrastare le oscillazioni durante le riprese in movimento. Fa il suo dovere ma non può in alcun modo sostituire un gimbal.
Come la ZV-E1 di Sony, la A6700 è in grado di effettuare un ritaglio automatico in fase di registrazione per comporre la scena intorno al soggetto. Sono disponibili tre impostazioni di inquadratura automatica, con il ritaglio più aggressivo nel punto più vicino. Si tratta di un'opzione incredibilmente utile per i creatori di contenuti che riprendono da soli, in quanto replica efficacemente gli input di un secondo operatore. Inoltre, la A6700 mostra l'inquadratura automatica come un contorno in movimento all'interno della scena più ampia, in modo da sapere con precisione quanto spazio si ha a disposizione. Non è possibile utilizzare contemporaneamente Active SteadyShot e l'inquadratura automatica, quindi la prima funzione è più adatta da usare quando la fotocamere è montata su un treppiede.
La durata della batteria della A6700 è ottima, come lo era quella della precedente A6600. Come la ZV-E1, utilizza la stessa batteria FZ-100 della FX3 e della A7S III. I risultati nel mondo reale dipendono dalla combinazione di foto e video, ma un carica è più che sufficiente per un'intera giornata di fotografia intervallata da alcuni filmati in 4K. Inoltre, la batteria si ricarica all'interno della fotocamera tramite USB-C, quindi non è necessario portarsi dietro il caricabatterie a meno che non si disponga di unità secondarie.
- Caratteristiche e prestazioni: 4.5/5
Sony A6700: Qualità delle immagini e dei video
- Scatti nitidi ed equilibrati nella maggior parte delle condizioni
- Tendenza a sottoesporre nelle giornate nuvolose
- Rumore visibile oltre ISO 6400
Con una risoluzione di 26MP, il sensore APS-C della A6700 rientra perfettamente nella media di categoria. Ci sono rivali con risoluzioni più elevate, come la Canon EOS R7, ma la maggior parte delle fotocamere per hobbisti si aggira intorno ai 26 MP, valore più che sufficiente per gli scatti amatoriali.
Le riprese sono nitide e i dettagli non mancano di certo. Nel complesso, la A6700 produce scatti nitidi ed equilibrati, con una gamma dinamica decente e una riproduzione accurata dei colori. Come molte fotocamere APS-C, nelle giornate di sole è in grado di offrire immagini ricche di dettagli e colori ma al contempo realistiche, con molta profondità.
In condizioni di cielo coperto, il sistema di misurazione della A6700 ha l'abitudine di sottoesporre leggermente le immagini. È comunque possibile estrarre i dettagli dalle ombre nell'editing se si utilizza il formato RAW compresso senza perdita di dati di Sony, e vale la pena di attivare l'Ottimizzatore della gamma dinamica per aiutare a bilanciare le parti chiare e scure di una scena. In ogni caso, è bene tenere d'occhio la compensazione dell'esposizione quando si scatta in una giornata nuvolosa.
Come la A6600, la A6700 è affidabile anche dopo il tramonto. Le scene poco illuminate risultano equilibrate e nitide, anche con punti luce nell'immagine. Grazie agli algoritmi migliorati, la fotocamera è anche più efficace nella messa a fuoco in condizioni di scarsa luminosità e di rado si affida al LED di illuminazione per individuare i soggetti.
La gamma ISO estesa da 50 a 102400 offre una grande versatilità sula carta, ma se si va oltre 6400 ISO il rumore diventa rapidamente evidente in tutta l'immagine. La grana si fa molto evidente soprattutto sulle stampe di grandi dimensioni. Per la condivisione di scatti in condizioni di scarsa illuminazione sui social, invece, il problema è minore. Fortunatamente è facile recuperare i dettagli senza incorrere in smussamenti eccessivi.
Abbiamo già parlato dei limiti della stabilizzazione Active SteadyShot per i video, ma non è l'unico fattore che limita la registrazione sulla A6700. Lo slow-mo 4K 120p è un'opzione utilissima, ma è limitato da un ritaglio di 1,6x che rende necessario un obiettivo più ampio per sfruttarlo al meglio. Anche il 4K Super 35 mm non è completamente privo di crop, anche se il fattore è marginale e si ferma a 1,04x.
Se si riprendono filmati più lunghi i limiti di registrazione della A6700 emergono subito. È possibile impostare la temperatura di spegnimento automatico su "standard" o "alta". Con quest'ultima opzione selezionata, la A6700 ci ha dato un avviso di surriscaldamento dopo 38 minuti di registrazione video 4K 60p in interni. Per l'acquisizione di brevi filmati di viaggio e b-roll al volo, questo limite di tempo non dovrebbe essere un grosso problema. Ma mancando le prese d'aria di raffreddamento presenti sulla ZV-E1, la A6700 risulta meno appetibile per videografi o vlogger professionisti che amano registrare più a lungo.
L'audio in uscita dalla fotocamera è utilizzabile, con una profondità tonale maggiore di quella che ci si aspetterebbe da un pickup integrato. Camminando e parlando all'aperto riesce a catturare chiaramente la voce senza troppe interferenze. Se si desidera una configurazione più professionale, è possibile utilizzare le porte per microfono e cuffie della A6700, oppure applicare il nuovo microfono XX shotgun di Sony sulla parte superiore della fotocamera.
- Qualità delle immagini e dei video : 4/5
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Acquistatela se...
Volete una fotocamera ibrida da viaggio
La A6700 racchiude un nitido sensore APS-C, la stabilizzazione dell'immagine a cinque assi un autofocus AI all'avanguardia in un corpo solido e compatto. Queste caratteristiche la rendono un'ottima macchina tuttofare per i viaggi.
Volete un sistema AF con l'AI
Dotata dello stesso potente chipset AI della Sony A7R V, la A6700 è in grado di riconoscere e seguire soggetti preselezionati con una velocità e una precisione ai vertici della categoria attraverso 759 punti di rilevamento di fase. Questo è il futuro dell'autofocus.
Vi piace toccare con mano quando scattate
Con un'impugnatura più ergonomica e una serie di pulsanti e ghiere ad accesso diretto, la A6700 è una fotocamera che offre numerose opzioni di accesso rapido. A patto che siate disposti a esplorare i menu, ci sono numerosi controlli completamente personalizzabili.
Non acquistatela se...
Girate prevalentemente video
La A6700 ha delle specifiche video che la rendono una fotocamera ibrida di buon livello, ma ci sono opzioni se siete dei videomaker. C'è un pesante crop di 1,6x sul 4K 120p slow-mo e la stabilizzazione Active SteadyShot non riesce a regolare bene i passi.
Precedete di stampare o ritagliare gli scatti in post produzione
Nonostante la generosa gamma ISO estesa di 50-102400 per le foto, il rumore diventa un problema sopra ISO 6400. Se si intende condividere gli scatti sui social sarà la fine del mondo, ma se volete stampare le foto potreste ottenere risultati scadenti.
Vi piacciono i menu semplici
Sony ha modificato l'interfaccia della A6700 per rendere più accessibile la configurazione dei menu, ma per trovare le impostazioni avanzate è ancora necessario scavare un po'. La curva di apprendimento rimane più alta rispetto a quella dei sistemi rivali.
Attributi | Note | Valutazione |
---|---|---|
Prezzo | Tecnologia al top, ma costa più delle concorrenti | 4.5 / 5 |
Design | Menù complicati ma piacevoli da gestire una volta compresi | 4 / 5 |
Prestazioni | AF al top grazie alle funzioni AI | 4.5 / 5 |
Qualità dell'immagine | Problemi solo a ISO elevati | 4 / 5 |
Sony A6700: Considerate anche
Se la nostra recensione della Sony A6700 vi ha ispirato a pensare ad altre opzioni, ecco tre fotocamere da tenere in considerazione.
Fujifilm X-S20
Con un sensore APS-C da 26MP, la Fujifilm X-S20 è una fotocamera molto simile alla Sony A6700, almeno sulla carta. Come la A6700, è una mirrorless ibrida con autofocus a inseguimento del soggetto e rilevamento automatico della scena. La sua impugnatura robusta è comoda da tenere in mano, mentre l'aspetto retrò e i quadranti accessibili non fanno che aumentarne il fascino. Ha anche la carta vincente quando si tratta di video, grazie alla registrazione interna 6K/30p 4:2:2 a 10 bit e alla modalità vlogging dedicata.
Canon EOS R7
EOS R7, la fotocamera APS-C di punta di Canon, è una fotocamera veloce e intelligente con delle specifiche molto interessanti. Abbinando il sistema di messa a fuoco automatica Dual Pixel CMOS AF II di Canon a una rapida velocità di raffica di 15 fps e alla stabilizzazione dell'immagine all'interno del corpo macchina, si ottiene un'ottima ibrida APS-C a un prezzo davvero intrigante. Tra i vantaggi troviamo il doppio slot per schede UHS-II e i video 4K/60p non croppati. Purtroppo non ha la stessa scelta di obiettivi della A6700, il che ne limita fortemente l'accessibilità.
Recensione: Canon EOS R7
Sony ZV-E1
Se volete qualcosa della scuderia Sony che sia più adatto ai video, vale la pena dare un'occhiata alla Sony ZV-E1. È dotata dello stesso array AF e dello stesso chipset AI dell'A6700, quindi ha le stesse capacità di inquadratura automatica per le riprese in solitaria. La differenza è che all'interno c'è un sensore full-frame che consente di effettuare riprese 4K pulite indipendentemente dalle condizioni di luce. Il prezzo è leggermente più alto ma potrebbe valerne la pena.
Recensione: Sony ZV-E1
Recensita a luglio 2023
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.