Recensione Xiaomi Redmi Note 7

Un grande telefono a un prezzo basso

Immagine: TechRadar

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Autonomia 

  • Batteria da 4.000mAh 
  • Dura ben oltre un giorno di utilizzo moderato 

La batteria da 4.000 mAh, apparentemente uno standard per Xiaomi, ha alzato le nostre aspettative per Redmi Note 7 - in particolare a causa del chip affamato di energia.

Per fortuna, non siamo rimasti delusi. Probabilmente questo risultato è possibile grazie, almeno in parte, alla chiusura aggressiva delle app fatta da MIUI (la versione Android di Xiaomi). Abbiamo riscontrato che i consumi durante i tempi di standby per questo dispositivo sono particolarmente bassi: nel corso di una notte Redmi Note 7 la batteria è scesa solo di un paio di punti percentuale.

Con un utilizzo normale di 13 ore nell'arco di tutta la giornata, con 2 ore di treno, ascoltando musica tramite cuffie, video, e-mail, messaggistica e chiamate Bluetooth, a fine giornata ci rimaneva circa il 67-70% di batteria. Veramente un ottimo risultato.

Immagine: TechRadar

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Questo è supportato dal test standard della batteria di TechRadar (riproduzione di un video a piena risoluzione alla massima luminosità tramite Wi-Fi per 90 minuti), dopo il quale Redmi Note 7 è rimasto con l'85% di batteria.

Non si tratta di un risultato impressionante quanto quello di Moto G7 Power, tuttavia riesce a battere la maggior parte della concorrenza, soprattutto a questa fascia di prezzo.

Con un utilizzo leggero, grazie al basso consumo durante lo standby, questo smartphone riesce sicuramente ad avere un'autonomia di due giorni. Per la maggior parte degli utenti sarà comunque possibile utilizzarlo senza preoccupazioni per tutto il giorno.

Fotocamera 

  • Lenti posteriori da 48MP e 5MP 
  • Ottimi risultati per questa fascia di prezzo 

Indipendentemente da quali altre specifiche possa avere una fotocamera, dal punto di vista del marketing conta solo una cosa: i 48 megapixel. Più di quanto avesse il Nokia Lumia 1020 - ma cosa significa nella pratica?

Prima di arrivare a questo, il sensore principale da ½ pollice sul retro ha un'apertura di f/1.8 ed è affiancato da un sensore di profondità da 5MP f/2.4 per i ritratti. La fotocamera anteriore ha solo 13MP, nessuna caratteristica speciale e un'apertura di f/2.2.

L'app della fotocamera creata da Xiaomi è nella media, il che significa che è fondamentalmente un clone diretto di quello che offre l'iPhone di Apple, che sembra essere diventato lo standard adottato in questo campo.

L'accento è posto sul fatto che l'AI è in grado di scegliere tra le varie modalità di scena. È anche possibile attivare l'Auto HDR e scorrere tra le varie opzioni come Ritratto e Panorama. Il funzionamento dell'app è veloce e scattare foto è semplice e senza complicazioni.

Immagine: TechRadar

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La qualità di queste foto è una questione molto interessante. Nonostante il sensore venga ampiamente pubblicizzato per i suoi 48 MP, in realtà normalmente non utilizza tutti quei pixel per l'acquisizione di dettagli.

È possibile scattare immagini a 48 MP "reali" solamente in modalità Pro, ma risultano deludenti su tutti i fronti, con un aspetto sfocato ed esagerato. Nella modalità 'normale', invece, la fotocamera combina le informazioni da gruppi di 4 pixel, quindi le immagini risultanti sono complessivamente di 12 MP.

Queste immagini sono lontane anni luce da “veri” scatti a 48MP. Vantano di solito un buon dettaglio e un buon editing dei punti evidenziati, un risultato generalmente piacevole per questa fascia di prezzo. 

Un tipico problema dei telefoni Xiaomi sembra essere la saturazione di un colore a scapito degli altri. In questo caso i verdi tendono a diventare troppo forti in modalità "natura", mentre le altre tonalità sono relativamente attenuate, rendendo le immagini sbilanciate.

Questo è un problema che potrebbe essere risolto con un aggiornamento software, quindi la situazione potrebbe cambiare in futuro.

Le condizioni di scarsa illuminazione, come per la maggior parte dei dispositivi a basso costo, rappresentano ancora una sfida, indipendentemente dalle affermazioni di Xiaomi. Tuttavia, rispetto al Redmi Note 6 Pro, c'è stato un miglioramento, soprattutto grazie all'aggiunta di una modalità notturna.

Questa modalità esegue il solito processo, combinando una serie di lunghe esposizioni di pochi secondi per migliorare la risoluzione e aumentare la luminosità delle foto scattate in condizioni molto buie. I risultati sono per lo più abbastanza buoni, se non notevoli, sebbene ciò dipenda per lo più dall'assenza di stabilizzazione ottica dell'immagine.

Immagine: TechRadar

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Come nota a margine, su questo dispositivo è possibile aggiungere un APK di Google Fotocamera, il che significa che chi sa come fare, può aumentare notevolmente la qualità delle immagini scattate con un investimento minimo di tempo - sebbene questo procedimento presenti alcuni rischi per la sicurezza che dovrebbero essere tenuti in mente.

Tutto sommato, e certamente per questa fascia di prezzo, Redmi Note 7 ha una fotocamera che, sebbene non sia senza difetti, è sicuramente buona e perfettamente adatta per la maggior parte delle persone.

Fotografie di esempio 

Sean is a Scottish technology journalist who's written for the likes of T3, Trusted Reviews, TechAdvisor and Expert Reviews.