TechRadar Verdetto
Gli auricolari true wireless Samsung Galaxy Buds Plus offrono una migliore qualità del suono e una maggiore durata della batteria rispetto ai modelli precedenti; tuttavia non sono ancora disponibili un codec di fascia alta e una funzionalità per l’eliminazione completa del rumore.
Pro
- +
Tecnologia Dual driver
- +
Autonomia della batteria fino a 11 ore
- +
Compatibilità con iOS
Contro
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Nessun supporto a codec avanzato
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Grado di impermeabilità IPX2
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Nessuna funzionalità di eliminazione completa del rumore
Perché puoi fidarti di TechRadar
Gli auricolari Samsung Galaxy Buds Plus rappresentano la naturale evoluzione dei precedenti modelli true wireless prodotti dall’azienda sudcoreana. I miglioramenti apportati sono molteplici, tra questi citiamo una migliore durata della batteria, un aumento della qualità dell’audio durante le chiamate (grazie a un terzo microfono interno) e l’utilizzo di un doppio driver per ciascun auricolare che consente di creare una separazione più netta del suono, ora più chiaro e potente. Inoltre, troviamo finalmente il supporto al sistema operativo iOS, attraverso la nuova app Samsung Galaxy Buds Plus, scaricabile dall’App Store.
Dunque, cosa manca a questo set di auricolari? Beh, senza dubbio il supporto a un codec di fascia alta e il grado di protezione IPX4, già raggiunto dai rivali Apple AirPods Pro.
Tuttavia, possiamo affermare che sono stati fatti notevoli passi in avanti rispetto al passato: i nuovi auricolari Samsung Galaxy Buds Plus non possiedono alcune funzionalità proprie di altri concorrenti di fascia alta e sono scomodi da indossare a letto, ma rappresentano una buona soluzione per coloro che sono alla ricerca di auricolari true wireless dotati di un’autonomia della batteria abbastanza elevata da poter arrivare a sera senza troppi problemi.
Prezzo e disponibilità
Il lancio ufficiale degli auricolari true wireless Samsung Galaxy Buds Plus risale all’evento Unpacked 2020 di San Francisco, con l’azienda sudcoreana che ha annunciato la disponibilità per l’acquisto online dal 14 febbraio e nei negozi fisici dal 6 marzo.
Grazie al prezzo di €169, la versione Plus risulta un po’ più cara di quella dello scorso anno, sebbene entrambe siano più economiche rispetto agli acerrimi rivali di Apple AirPods; il divario si fa ancora più ampio al cospetto dei Sony WF-1000XM3, al primo posto della nostra classifica sui migliori auricolari true wireless del 2020.
Altri esempi di auricolari wireless economici sono rappresentati da JLab Go Air (disponibili su Amazon a circa €50) e Xiaomi Mi True Wireless Earbuds (prezzo intorno ai €40 su Amazon); per il rovescio della medaglia, possiamo citare degli auricolari ben più costosi, seppur non ancora disponibili sul mercato, come Klipsch T10, il cui prezzo di lancio dovrebbe oscillare intorno ai 649 dollari (al cambio, circa €600).
In sintesi, in confronto alla concorrenza e per quanto riguarda il rapporto qualità-prezzo, gli auricolari Samsung Galaxy Buds Plus si piazzano nella fascia media del mercato.
Design
I nuovi auricolari true wireless Galaxy Buds Plus sfoggiano un design molto simile a quello dei predecessori, con custodie luminescenti e inserti in silicone regolabili. Sono disponibili diverse colorazioni (rossa, bianca, blu e nera) in modo da soddisfare i gusti personali di una vasta gamma di pubblico, al contrario degli AirPods che sono rigorosamente bianchi.
Samsung ha deciso di prendere le distanze dalla forma lunga e affusolata di AirPods e AirPods Pro, mantenendo un design compatto e in linea con il passato, che permette agli auricolari Galaxy Buds Plus di inserirsi perfettamente sia nella custodia di ricarica che nell'orecchio, fornendo un’ottima sensazione di stabilità.
Grazie alle dimensioni di 17,5 x 22,5 x 19,2 mm, gli auricolari Samsung Galaxy Buds occupano la maggior parte del condotto uditivo (in modo da risultare stabili anche durante l'allenamento) e sporgono leggermente dalle orecchie. A causa di questa sporgenza, abbiamo avuto problemi a indossarli durante il sonno, poiché la costante pressione esercitata sul cuscino è risultata parecchio fastidiosa.
In termini di personalizzazione, all'interno della confezione troverete altri cuscinetti di tre diverse dimensioni, un gancio per evitare la caduta degli auricolari (ad esempio, durante la corsa) e un anello di gomma nel caso vogliate ridurre al minimo la sensazione di scivolamento.
Nella parte esterna di Samsung Galaxy Buds, è presente il pulsante touch capacitivo che comprende diverse modalità di tocco: singolo, doppio o triplo. Inoltre, la pressione prolungata permette di attivare l’assistente virtuale, regolare il volume o attivare l'amplificazione del suono ambientale.
Inizialmente, il controllo degli auricolari tramite l'uso del pulsante touch capacitivo può risultare leggermente scomodo, poiché la pressione esercitata tende a spingere ulteriormente gli auricolari nel condotto uditivo, ma imparerete presto a familiarizzare con questo tipo di funzionalità. Avremmo preferito l’implementazione di un assistente virtuale in ascolto continuo da parte di Samsung, ma purtroppo questa funzione va attivata manualmente ogni qualvolta se ne presenti il bisogno.
Finora, l'unico altro problema evidente che abbiamo riscontrato con Galaxy Buds Plus, sta nel grado di impermeabilità IPX2; ciò significa che questi auricolari sono adatti agli allenamenti, ma non vi consigliamo di portarli con voi in piscina o in spiaggia, luoghi in cui potrebbero facilmente subire danni. Per fare un paragone, gli auricolari Apple AirPods Pro sono resistenti all'acqua con grado di protezione IPX4, garantendo un utilizzo senza timore di danneggiamenti sia in palestra che sotto la pioggia.
Per quanto riguarda la custodia, questa è abbastanza leggera, liscia al tatto e presenta bordi arrotondati. Dovrebbe adattarsi abbastanza facilmente in tasca e fornisce una carica aggiuntiva agli auricolari tra un utilizzo e l'altro. Come prevedibile, la custodia di ricarica dispone di una porta USB Type-C, allo stesso modo degli smartphone di punta di Samsung, il che significa che non è necessario portare con sé più di un cavetto di ricarica.
Autonomia e connettività
Gli auricolari Samsung Galaxy Buds Plus possono vantare una durata della batteria molto più lunga rispetto ai Galaxy Buds originali. Oltre all’autonomia di 11 ore, la custodia di ricarica permette di raddoppiare tale limite, portando la durata totale della batteria a 22 ore.
Un’autonomia di 11 ore rappresenta un dato molto positivo, ma lo stesso non si può dire per la custodia di ricarica (in questo caso, 11 ore sono un po’ pochine). Per fare un confronto, gli auricolari Apple AirPods raggiungono un’autonomia di 5 ore, con un surplus di altre 20 fornite dalla custodia di ricarica, per un totale di 25 ore. Avremmo preferito trovare a bordo di Galaxy Buds Plus una batteria interna più grande ed è un peccato che la custodia presenti questi limiti legati alla funzione di ricarica.
Durante la nostra settimana di prova, abbiamo sottoposto i Galaxy Bud Plus a stress test di ascolto di circa quattro ore al giorno a volume medio e siamo stati costretti a ricaricare sia gli auricolari che la relativa custodia soltanto una volta. Dunque, se avete intenzione di ascoltare musica a un volume elevato per attutire il rumore proveniente dall’esterno, vi avvertiamo che avrete la necessità di caricare i vostri auricolari ogni due o tre giorni.
In termini di connettività wireless, Bluetooth 5.0 offre una connessione stabile che non ha mostrato incertezze neanche in presenza di aree affollate. Per fare un confronto, gli auricolari AirPods supportano una tecnologia Bluetooth 4.2, obsoleta al giorno d’oggi, ma che trae vantaggio del chip Apple H1, che ottimizza la durata della batteria e la qualità del suono.
Tuttavia, né Samsung Galaxy Buds Plus né Apple AirPods Pro supportano codec audio di fascia alta, come aptX, aptX Low Latency o LDAC. Attualmente, le uniche opzioni disponibili sono SBC e AAC e l’inclusione di quest'ultimo permette la compatibilità tra auricolari Galaxy Buds Plus e sistema operativo iOS.
La configurazione iniziale degli auricolari può essere effettuata tramite accoppiamento via Bluetooth o scaricando un’app a scelta tra Galaxy Wearable e Samsung Galaxy Buds Plus da Google Play o dall'App Store di Apple. Vi consigliamo vivamente di utilizzare queste app poiché, così facendo, avrete la possibilità di personalizzare i vostri auricolari e impostare la riduzione del rumore ambientale. Siamo dell’avviso che entrambe le app siano abbastanza intuitive da usare e abbiamo trovato alcune opzioni molto interessanti di ottimizzazione del suono e amplificazione del rumore ambientale, di cui tratteremo di seguito.
Infine, l'ultima caratteristica degna di nota consiste nel multi-pairing, una funzionalità che consente agli auricolari Samsung Galaxy Buds Plus di connettersi a più dispositivi, senza il bisogno di un ri-accoppiamento a ogni utilizzo.
Qualità del suono
La novità principale del comparto audio degli auricolari Samsung Galaxy Buds consiste nel nuovo sistema a doppio driver: si tratta della divisione tra woofer e tweeter che permette di aumentare la potenza e la chiarezza del suono.
Dopo aver testato a fondo gli auricolari di casa Samsung, possiamo affermare che questa innovazione giunge come una manna dal cielo e il suono risulta apprezzabilmente più ricco e piacevole da ascoltare, anche per un lungo periodo di tempo.
Per raggiungere questo scopo, il DSP (processore di segnale digitale ndr) progettato da Samsung interviene diminuendo i bassi e aumentando i medi e gli alti, rendendo gli auricolari Galaxy Buds Plus ottimi per la fruizione di contenuti su YouTube o Netflix, sia in casa che all’aperto. Grazie a questi auricolari, potrete godervi l’ascolto dell’ultimo album di J-Ax (intitolato ReAle) o fare un salto nella discografia dei Red Hot Chili Peppers e apprezzare al meglio l’alternarsi del basso di Flea con la chitarra di Frusciante.
Detto questo, cogliamo l’occasione per sottolineare che le canzoni che dovrebbero avere una risposta dei bassi fenomenale, come Candy Shop di 50 Cent, sembrano un po 'attenuate da altri auricolari, in particolare da quelli di fascia bassa.
Utilizzando l'app Samsung Galaxy Buds Plus e/o Samsung Wear, avrete l’opportunità di personalizzare il suono degli auricolari (sono presenti le opzioni Soft, Dynamic, Clear, Treble e Bass Boost), anche se gli effetti ottenuti da ciascuna impostazione risultano del tutto simili tra loro.
Tra gli elementi di novità troviamo anche un aumento del numero di microfoni interni in ciascun auricolare che, a detta di Samsung, ha contribuito a un miglioramento della qualità audio durante le chiamate. Questo dato ha trovato conferma nei nostri test, in quanto tutte le persone da noi chiamate hanno riferito di aver avuto l’impressione che l’interlocutore stesse parlando direttamente al microfono dello smartphone.
Grazie al microfono extra, anche l’amplificazione del rumore ambientale risulta migliorata. Non si tratta di una funzionalità di completa cancellazione del rumore esterno, ma può rivelarsi utile quando l’utente si trova al terminal dell'aeroporto o alla stazione degli autobus (o, semplicemente, in bicicletta) ed è in attesa di un’informazione cruciale da carpire attraverso gli auricolari.
È proprio la mancanza della cancellazione attiva del rumore, unita a una riduzione passiva non all’altezza, la più grande pecca di Samsung Galaxy Buds Plus. Ciò significa che, qualora abbiate intenzione di indossare questi auricolari mentre siete in giro, dovete aspettarvi di ascoltare non solo la vostra musica, ma anche molti suoni provenienti dall’esterno. D’altro canto, questa situazione può andare bene a chi è in palestra e non ha dispiacere nel sentire del rumore di fondo o chi è in ufficio e vuole prestare attenzione a ciò che dicono i propri colleghi, ma coloro che sono alla ricerca di un isolamento acustico totale, dovrebbero cercare altrove.
Le buone notizie? In caso di smarrimento degli auricolari, potrete facilmente ritrovarli accedendo all'app e selezionando "Trova i miei auricolari". Finché la batteria resta carica, gli auricolari sono in grado di emettere un suono squillante ad un volume crescente, caratteristica molto utile per i più distratti di voi che lasciano gli auricolari in giro per casa.
Giudizio finale
Dunque, volendo tirare le somme, dove possiamo collocare i Samsung Galaxy Buds Plus nell'ampia scala del mercato degli auricolari true wireless? Beh, più o meno a metà. Grazie all’autonomia migliorata di circa 11 ore per ciclo di carica, i Galaxy Buds rappresentano una scelta adeguata per coloro che odiano ricaricare i propri auricolari durante la notte. Detto questo, non è presente né un assistente virtuale permanente né una reale impermeabilità (ricordiamo che il grado di protezione è IPX2).
Ribadiamo che siamo rimasti sorpresi dalla mancanza di una funzionalità di cancellazione del rumore e ci saremmo aspettati quantomeno un meccanismo di riduzione del rumore, sulla falsariga degli auricolari Amazon Echo Buds, che occupano la stessa fascia di prezzo. Senza dubbio, i Galaxy Buds Plus sono dotati di livello qualitativo e autonomia superiori, ma la mancata inclusione delle suddette funzionalità può risultare cruciale nel caso vogliate ascoltare la vostra musica su un treno della metropolitana particolarmente affollato.
In fin dei conti, gli auricolari Samsung Galaxy Buds Plus sono dotati di un buon rapporto qualità-prezzo agli occhi di coloro che sono stufi di dover ricaricare ogni giorno i propri auricolari true wireless. Non siamo di fronte al non plus ultra del settore, ma la tecnologia a doppio driver rappresenta un grande passo in avanti per Samsung e la qualità offerta è abbastanza buona da poter guardare video e ascoltare musica in maniera soddisfacente.
Tuttavia, a nostro modo di vedere, avrebbe più senso risparmiare denaro per mettere le mani su un paio di Apple AirPods Pro (per utenti iOS) o Sony WF-1000XM3 (per utenti Android), piuttosto che optare per gli auricolari Samsung Galaxy Buds Plus che, pur offrendo una migliore autonomia e un prezzo dimezzato, sono dotati di una qualità inferiore e non offrono la cancellazione del rumore. Quindi, crediamo che il divario di esborso economico a favore di auricolari più performanti sia del tutto giustificato.
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Valerio Del Vecchio is an Editor at TechRadar.