Quando uscì il Surface Pro 2017 non aveva un numero di riferimento, e Microsoft spiegò che non ci sarebbe stato un Surface Pro 5. Perché? Beh, a quanto pare il Surface Pro 5 avrebbe visto la luce solo quando fosse stato possibile un netto passo avanti che giustificasse il nuovo numero.
Poi a ottobre 2018 è uscito il Surface Pro 6, quindi il numero 5 è stato del tutto saltato. Questo ci ha fatto pensare a un vero cambiamento radicale, o almeno un paio delle novità rilevanti che avremmo voluto vedere sin dai tempi del Surface Pro 4, nel 2015.
- Non vediamo l'ora di scoprire come sarà il Microsoft Surface Pro 7
Non era così, ma non per questo arriveremmo a dire che il Surface Pro 6 non offre miglioramenti. Ha un processore più veloce e una maggiore autonomia, ma il fatto che gli abbiano assegnato un nuovo numero è difficile da accettare. Alcune novità più importanti dovrebbero comunque arrivare con il Surface Pro 7.
Al di là del chip più potente e della nuova variante cromatica, comunque, il Surface Pro 6 non rappresenta un grande cambiamento - ci sono ancora le porte USB 3.0. Cosa offre quindi ai potenziali compratori?
Ecco le specifiche tecniche del Surface Pro 6 mandato a TechRadar per la recensione:
CPU: 1.6GHz Intel Core i5-8250U (quad-core, 6MB cache, boost fino a 3.4GHz)
Grafica: Intel UHD Graphics 620
RAM: 8GB DDR3
SChermo: 12.3 pollici, 2,736 x 1,824 PixelSense (Contrasto: 1,500:1, colore 100% sRGB, multitouch 10 punti, formato 3:2)
Archiviazione: 256GB SSD
Porte: 1 x USB 3.0, mini DisplayPort, microSDXC card reader (UHS-I), jack cuffie/microfono
Connettività: 802.11ac Wi-Fi (2 x 2 MIMO), Bluetooth 4.1 (Low Energy)
Fotocamere: Posteriore da 8MP con auto-focus, (1080p HD); frontale da 5MP, 1080p HD
Peso: 771g
Dimensioni: 292 x 201 x 8.5mm
Prezzo e disponibilità
Il Surface Pro 6 si può comprare direttamente sul sito Microsoft con un prezzo di partenza pari a €899, e lo si può trovare presso rivenditori terzi a prezzi leggermente inferiori. Come accadeva con i modelli precedenti, il pennino Surface Pen e la tastiera Type Cover sono venduti a parte, rispettivamente a €114,99 e €184,99.
Il Surface Pro 6, nella versione che abbiamo testato, costa 1.399 euro. Un sovrapprezzo dovuto alla memoria in più (da 128 a 256GB), che quindi risulta piuttosto costosa. In fase di acquisto, potrete personalizzare il vostro Surface Pro 6, inserendo 16GB di RAM, fino a 1TB di memoria per l’archiviazione e un più potente processore Core i7. La versione più potente costa 2.499 euro.
L’iPad Pro 2018 da 12,9”, un diretto concorrente, ha un prezzo di partenza pari a 1119€, in cambio dei quali avrete uno schermo 2.732x2.048, processore Apple A10x e 64GB di memoria. Nemmeno l’iPad include tastiera e pennino, che aggiungono rispettivamente 135€ e 219€, se li comprate direttamente da Apple.
Design e schermo
A parte la bellissima colorazione nera, il design del Surface Pro non è cambiato rispetto al modello del 2017. Il tablet è spesso 8,5 mm e pesa solo 770 grammi (784 g la versione con Core i7), ancora una volta come il modello precedente.
Il Surface Pro 6 ha le stesse porte e la stessa connettività del suo predecessore, e usa la stessa Type Cover. Quest’ultima è un accessorio che ci piace molto, in effetti il migliore del suo genere tra quelli che abbiamo provato.
Dobbiamo però ammettere di essere molto delusi dalla mancanza di una porta USB-C questa volta. Microsoft offre alte velocità per il trasferimento dati e capacità di espansione tramite la porta Surface Connect, obbligando chi ne ha bisogno a prendere un costoso Surface Dock (234,90 euro).
La porta USB-A presente inoltre non è aggiornata alla versione USB 3.1, che al giorno d’oggi dovrebbe essere lo standard, visto che ha una velocità doppia rispetto alla USB 3.0. Non ci piace, perché i consumatori devono affrontare un costo aggiuntivo per ottenere tutti i potenziali vantaggi di un dispositivo che, secondo Microsoft, può essere il loro unico computer.
Una nota leggermente positiva, invece, è un leggero miglioramento dello schermo: il pannello del Surface Pro 6 ha infatti un contrasto maggiore: 1500:1 rispetto a 1300:1 della generazione precedente.
Una qualità utile per tutti, che garantisce neri più profondi e colori più brillanti, che rendono più piacevole sia la visione di video sia la creazione di contenuti digitali.
- Immagini: TechRadar
- Seconda revisione giugno 2019