Google Pixel Buds Pro | recensione

I Pixel Buds Pro sono perfetti per chi ha uno smartphone Google Pixel, ma non per gli altri

Google Pixel Buds Pro su sfondo argentato
(Image: © TechRadar)

TechRadar Verdetto

I Pixel Buds Pro di Google si inseriscono in un mercato competitivo puntando su un’autonomia di 31 ore, maggiore rispetto agli AirPods Pro. Ma, se Google vuole sbaragliare le concorrenza, deve migliorare la qualità suono.

Pro

  • +

    Buona cancellazione del rumore e modalità trasparenza

  • +

    Autonomia impressionante

  • +

    I controlli touch funzionano a dovere

Contro

  • -

    Suono leggermente ovattato e compresso

  • -

    Penalizzate dalla data d’uscita

  • -

    Instabili nell’orecchio

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Google Pixel Buds Pro: in breve

I Pixel Buds Pro di Google rischiano di passare inosservati, dal momento che gli altri auricolari dell’azienda non sono all’altezza dei migliori auricolari wireless e delle cuffie con cancellazione del rumore di marchi come Sony, Bose, Sennheiser e Cambridge Audio. La prima linea ‘Pro’ di Google riuscirà a ribaltare la situazione?

Non si può accusare Google di non aver inserito funzionalità utili e inaspettate a questo livello: cancellazione del rumore, rilevamento in-ear, un’app dedicata e tecnologia multipoint con switch automatico dell’audio (i Pixel Buds Pro possono essere collegati a due dispositivi ed alternarsi tra loro). L’autonomia di 31 ore, quando l’ANC è disattivato, il case di ricarica wireless, l’assistente Google e i controlli touch personalizzabili la rendono una proposta interessante per 219€. Sulla carta, gli utenti Android li troveranno un'alternativa accettabile agli AirPods Pro di Apple

Riteniamo che la cancellazione del rumore e la modalità trasparenza siano dei buoni motivi per acquistare i Pixel Buds Pro di Google. I controlli touch sugli auricolari funzionano bene e l’app (testata utilizzando una smartphone Google Pixel 6 Pro e non disponibile per iPhone) restituisce un’esperienza gradevole.

Le pecche, per quanto ci riguarda, non hanno a che fare con queste funzionalità. Ci piacciono gli auricolari che si possono indossare con sicurezza e suonano bene: qui abbiamo notato i principali difetti degli Pixel Buds Pro di Google. Dai un’occhiata al tuo pollice, dall’unghia alla nocca. Ora, immagina di provare ad infilarlo nell’orecchio in verticale. Questo è il livello di indossabilità che abbiamo riscontrato e, nonostante Google ribadisca che siano stabili, consigliamo di diffidare. Ovviamente, dipende dalla forma dell’orecchio e qualcuno potrebbe trovarcisi bene. 

Infine, è la qualità del suono a determinare la vita e la morte delle cuffie wireless, e qui sta il secondo problema. Dopo diversi giorni di ascolto e svariate prove con le impostazioni di dettaglio, neutralità, energia e coesione, abbiamo scoperto che i Google Pixel Buds Pro non sono all’altezza dei prodotti top di gamma come Sony WF-1000XM4, Honor Earbuds 3 Pro e Bose QuietComfort Earbuds.

Google Pixel Buds Pro e Google Pixel 6 Pro su sfondo bianco

L'app per i Pixel Buds è intuitiva e funzionale sullo smartphone Google Pixel 6 Pro (Image credit: TechRadar)

Google Pixel Buds Pro: prezzo e disponibilità

  • 219 € 
  • Disponibili dal 28 luglio 

I Pixel Buds Pro sono disponibili in quattro colori: corallo, grigio fumo, grigio antracite e verde cedro. La scelta influenza solo la parte touch esterna.

Il resto è di colore nero mentre il case è liscio e bianco, con una cerniera robusta. L’estetica è elegante e merita la spesa.

Google ha abbassato il prezzo rispetto alle AirPods Pro (279€ sullo store ufficiale) e alle Sony WF-1000XM4 (280€): ciò rende i Pixel Buds Pro competitivi, viste anche le funzionalità. In caso di calo di prezzo, i modelli sopra citati si aggirerebbero intorno al prezzo di lancio delle Pixel Buds Pro.

Auricolari Google Pixel Buds Pro in mano

La forma dei Pixel Buds Pro non favorisce l'indossabilità (Image credit: TechRadar)

Google Pixel Buds Pro: design e funzionalità

  • Cancellazione del rumore affidabile  
  • Forma insolita che potrebbe renderli instabili 
  • Auricolari con certificazione IPX4 (IPX2 per il case) 

Il case dei Google Pixel Buds Pro è robusto e la copertura di plastica lavorata evita che rimangano i segni delle impronte digitali. Possono essere ricaricati sia tramite wireless che via USB-C, anche se dobbiamo precisare che il cavo non è incluso. 

Abbiamo utilizzato i gommini più piccoli (in dotazione vengono date tre misure) ma abbiamo faticato a renderli stabili quando indossati. La forma non sembra essere ben bilanciata ed ergonomica, anche se l’inserto è inclinato per adattarsi al condotto uditivo.

Nonostante numerosi tentativi, non li abbiamo mai percepiti sufficientemente stabili. Non avevamo intenzione di ballare o fare attività estreme quindi, per quanto riguarda l’indossabilità, i Google Pixel Buds Pro non entreranno nella guida ai migliori auricolari per fare sport.

Come a voler sfidare le nostre riserve sul design, abbiamo avviato con un test di indossabilità di 20 secondi l’app sul nostro Google Pixel 6 Pro, la quale ci ha comunicato di averlo brillantemente superato e che i nostri auricolari suonano meravigliosamente. Non ne siamo così sicuri…

Tolto questo problema, si ottengono in cambio molte funzionalità. I controlli touch sono ottimi e si può regolare il volume direttamente dagli auricolari scorrendo avanti e indietro sulla superficie (funzionalità che non si trova sugli Apple AirPods Pro). Inoltre, è possibile personalizzarli in modo che una pressione lunga sull’auricolare sinistro attivi l’assistente Google mentre, con l’auricolare destro, si può scorrere attraverso le diverse modalità di cancellazione del rumore. 

Le chiamate non presentano sbavature e la voce suona chiara grazie ai tre microfoni presenti su ogni auricolare e alle funzioni che Google chiama accelerometro vocale e copertura in retina antivento.

E la cancellazione del rumore? Sì, funziona bene come la modalità trasparenza. Non è possibile regolarne il livello, ma solo attivarla o disattivarla. Questo non è un problema, vista la qualità.

Inoltre, Google fornisce molte funzionalità semplici da utilizzare. Per esempio, c’è l’associazione veloce con gli auricolari che spuntano sullo schermo del dispositivo di destinazione, le funzionalità ‘trovami’, l’app dedicata e la tecnologia multipoint che permette di collegarsi a due dispositivi contemporaneamente. Li abbiamo testati con Google Pixel Pro 6, Samsung Galaxy S21 e persino iPhone 8 senza riscontrare difficoltà. Il multipoint va però attivato dalle impostazioni (di default è disattivato ma ci vogliono pochi secondi).

L’autonomia è sensazionale. Con l’ANC disattivato si raggiungono le 11 ore, che diventano 31 quando si sfrutta anche il case di ricarica. Se invece l’ANC è attivo, si ha un totale di 7 ore che diventano 20 con il case. Contando l’autonomia dei soli auricolari, i Google Pixel Buds Pro superano i Samsung Galaxy Buds 2 Pro e gli AirPods Pro anche se, in quest’ultimo caso, la durata totale è inferiore.

Una ricarica di cinque minuti permette un’ora intera di ascolto con la cancellazione del rumore attiva mentre, se si ricaricano gli auricolari per 15 minuti, si può arrivare a tre ore.

  • Design e funzionalità: 4 / 5 

Google Pixel Buds Pro su sfondo argentato

Gommini leggermente più grandi ma instabili, ma autonomia eccellente (Image credit: TechRadar)

Google Pixel Buds Pro: qualità del suono

  • Suono migliore rispetto ai vecchi Pixel Buds, ma non di molto 
  • Speaker con driver dinamici da 11mm 
  • La musica suona piatta e anonima 

Google ha lanciato i Pixel Buds nel 2020, a cui sono seguiti i più economici Pixel Buds A. Dopo solo qualche ora di ascolto, si nota che la qualità sonora è migliorata rispetto ai prodotti precedenti. Ma qui è dove si fermano le lodi.

Ognuno degli auricolari Google Pixel Buds Pro ospita un driver dinamico da 11mm, che dovrebbe far ben sperare per una performance di qualità. Tuttavia, sin dall'inizio della fase di test ci siamo accorti di alcune mancanze in termini di prestazioni.

Ascoltando This is the Sea dei Waterboys in versione rimasterizzata Tidal, manca la sensazione di crescita dinamica della traccia. Questo pezzo dovrebbe partire da una progressione di accordi appena percettibile, come se fosse distante, e i Cambridge Audio Melomania 1 Plus superano senza problema i Google Pixel Buds Pro nonostante siano molto meno costosi. Il tremolio e l’inflessione della voce di Mike Scott meritano una riproduzione ad un livello che i Pixel Buds Pro non raggiungono.

L’album This is the Sea prosegue con il brano The Pan Within e i Pixel Buds Pro non fanno risaltare violini, tastiere e armonie vocali a causa della lieve compressione del suono.

Mentre una chitarra elettrica suona un riff basso, ci accorgiamo che i bassi non sono impattanti né accattivanti come dovrebbero. 

Abbiamo testato i Google Pixel Buds Pro anche con audio HD (definito come formato audio AAC, meglio di un MP3 ma comunque compresso), ma la chiarezza delle note non è quella che ci aspettavamo da questa fascia di prodotti.

Ascoltando Get You Down di Sam Fender con gli Honor Earbuds 3 Pro, si possono notare dettagli tridimensionali e irruenti nella parte di sassofono che qui vengono indeboliti al punto che il suono risulta ovattato, anche sulle frequenze medie. Vorremmo ci fosse un po’ più di spazialità.

  • Qualità del suono: 3 / 5 

Google Pixel Buds Pro in mano

Google Pixel Buds Pro: leggeri ed eleganti, ma non sempre comodi (Image credit: TechRadar)

Google Pixel Buds Pro: convenienza

  • Molte funzionalità per il prezzo 
  • I prodotti della competizione suonano meglio  

I Google Pixel Buds Pro sono eleganti e offrono molte funzionalità per la fascia di prezzo. L’ANC è affidabile e, se si possiede uno smartphone Pixel, l’app dedicata e l’intuitività li rendono una scelta valida. Inoltre, l’autonomia è eccezionale. 

Ma, se si dà priorità alla qualità del suono, è meglio considerare alternative meno costose come i Cambridge Audio Melomania 1 Plus o gli Honor Earbuds 3 Pro (ora in sconto a 149,90 €).

  • Convenienza: 3.5 / 5 

Google Pixel Buds Pro: ne vale la pena

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Google Pixel Buds Pro
AttributesNotesRating
Design e funzionalitàNon abbiamo apprezzato l’instabilità nell’indossarli, ma offrono un buon parco di funzionalità.4/5
Qualità del suonoBuon livello di ANC e trasparenza, ma il suono è mediocre.3/5
ConvenienzaNe vale la pena se gli accessori smart di Google e l’ANC sono la priorità.3.5/5

Comprateli se...

Volete dire ‘Hey Google’ ai vostri auricolari  
Se possedete uno smartphone Google Pixel e l’unico assistente vocale di cui vi fidate è quello di Google, questi potrebbero essere gli auricolari adatti a voi. 

Date priorità alla cancellazione del rumore rispetto alla qualità del suono
L’ANC dei Google Pixel Buds Pro è consistente. Lascia passare ben pochi rumori e la trasparenza è talmente ottimale da consentire la conversazione. 

Necessitate di una buona autonomia
I Google Pixel Buds Pro offrono fino ad 11 ore di ascolto dai soli auricolari, che diventano 31 con la custodia di ricarica. Non male. 

Non comprateli se...

Volete il miglior suono per questa fascia di prezzo
Per dettaglio, chiarezza, flessibilità, potenza dei bassi e musicalità, è meglio rivolgersi altrove. Suggeriamo i Cambridge Audio Melomania 1 Plus o gli Honor Earbuds 3 Pro. 

Volete la tecnologia Bluetooth più recente
I Google Pixel Buds Pro supportano il Bluetooth 5.0. Se si cerca l’aptX, aptX a bassa latenza, Auracast e/o Bluetooth LE (low energy), bisogna avere almeno il Bluetooth 5.2. 

Volete un audio immersivo con head tracking
Meglio scegliere degli LG Tone Free T90, degli AirPods Pro o AirPods 3. 

Considerate anche...

Pensate che i Google Pixel Buds Pro potrebbero non essere gli auricolari true wireless adatti a voi? Non preoccupatevi, ecco tre alternative che possono offrirvi il design, le funzionalità e la qualità che cercate.

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Honor Earbuds 3 Pro
Questi auricolari a 5 stelle ci hanno stupito per la qualità del suono, e il prezzo si avvicina a quello dei Google Pixel Buds Pro. Sono un’alternativa da considerare. 

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Cambridge Audio Melomania 1 Plus
Prestazioni audio eccellenti, app utile, controlli intuitivi e un prezzo accessibile. Cosa si può volere di più? Connettività multipla e ANC? Sfortunatamente, non sono comprese ma la qualità del suono è ottima. 

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Apple AirPods Pro
Popolari e perfetti per gli utenti Apple, gli AirPods Pro hanno una cancellazione del rumore stellare, audio spaziale con head tracking e un look più elegante. L’autonomia non è al massimo, ma sono compatibili anche con Android. 

  • Recensiti nel mese di: Agosto 2022
Becky Scarrott
Audio Editor

Becky became Audio Editor at TechRadar in 2024, but joined the team in 2022 as Senior Staff Writer, focusing on all things hi-fi. Before this, she spent three years at What Hi-Fi? testing and reviewing everything from wallet-friendly wireless earbuds to huge high-end sound systems. Prior to gaining her MA in Journalism in 2018, Becky freelanced as an arts critic alongside a 22-year career as a professional dancer and aerialist – any love of dance starts with a love of music. Becky has previously contributed to Stuff, FourFourTwo and The Stage. When not writing, she can still be found throwing shapes in a dance studio, these days with varying degrees of success.