Il vetro di iPhone e Watch sarà fatto negli USA, non l’assemblaggio

Apple iPhone 16 Plus
(Immagine:: Future/Jacob Krol)

Non si tratta ancora di un iPhone interamente prodotto negli Stati Uniti, ma Apple ha annunciato una novità di rilievo sul fronte hardware, accompagnata da un nuovo impegno da parte del colosso di Cupertino a investire complessivamente 600 miliardi di dollari nell’economia statunitense nei prossimi cinque anni.

La novità riguarda una partnership con Corning, grazie alla quale Apple produrrà tutti i vetri per iPhone e Apple Watch direttamente negli Stati Uniti, nello specifico presso lo stabilimento Corning di Harrodsburg, in Kentucky. L’operazione rientra in un nuovo investimento da 2,5 miliardi di dollari da parte di Apple e significa che, una volta a regime, tutti i vetri degli iPhone e degli Apple Watch venduti a livello globale saranno realizzati sul suolo americano.

La collaborazione tra Apple e Corning non è una novità. Sebbene l’azienda non riveli spesso i nomi dei fornitori dei singoli componenti, è noto da tempo che Apple utilizza una versione personalizzata del Corning Gorilla Glass. Corning, dal canto suo, è un’azienda americana fin dalle origini. La notizia che l’intera produzione dei vetri sarà spostata negli Stati Uniti suggerisce indirettamente che finora Apple si sia affidata a più fornitori, compresi alcuni al di fuori degli USA. Ora, però, la situazione è destinata a cambiare.

Apple and Corning partnership

(Image credit: Apple)

Più recentemente, lo stabilimento di Harrodsburg, in Kentucky, ha prodotto il vetro noto come “Ceramic Shield”, utilizzato nella gamma di iPhone di Apple. Da ora in avanti, questa struttura sarà dedicata esclusivamente alla produzione di vetro per dispositivi Apple.

Secondo quanto comunicato, la decisione porterà a un incremento del 50% della forza lavoro di Corning nei settori produttivo e ingegneristico. Inoltre, nelle vicinanze sarà inaugurato un Innovation Center congiunto Apple-Corning, dedicato alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie.

Tim Cook at the White House August 6, 2025 – gift for Trump, engraved Corning glass

(Image credit: Future)

Durante una conferenza congiunta tenutasi alla Casa Bianca, alla presenza del CEO di Apple Tim Cook, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito l’iniziativa una “linea di produzione di vetro intelligente”, affermando che porterà alla creazione di 20.000 nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti.

In quell’occasione, Cook ha consegnato a Trump un regalo da parte di Apple: un pezzo di vetro Corning con inciso il nome “Trump”, montato su una base in oro 24 carati proveniente dallo Utah. Potrebbe essere stato il primo “unboxing” mai avvenuto sulla Resolute Desk, almeno per mano del CEO di Apple.

Apple aumenta gli investimenti negli Stati Uniti

Anche se si tratta della novità hardware più importante legata all’impegno industriale di Apple, l’azienda ha annunciato un investimento aggiuntivo di 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti. In precedenza, l’investimento complessivo era fissato a 500 miliardi, ma ora sale a 600 miliardi di dollari, che dovrebbero essere distribuiti nell’arco di quattro anni.

Oltre alla nuova collaborazione con Corning, Apple ha confermato l’intenzione di rafforzare le partnership con altri produttori statunitensi come Coherent, GlobalWafers America (GWA), Applied Materials, Texas Instruments (TI), Samsung, GlobalFoundries, Amkor e Broadcom. L’iniziativa, denominata Apple’s American Manufacturing Program, porterà alla creazione concreta di 450.000 posti di lavoro negli Stati Uniti, distribuiti su 79 impianti produttivi.

President Donald Trump and Apple CEO Tim Cook

(Image credit: C-Span)

Oltre alla produzione di tutti i vetri per iPhone e Apple Watch negli Stati Uniti, Apple punta anche a creare una filiera completa per la produzione di chip in territorio americano. L’azienda prevede che questa catena produttiva arriverà a realizzare oltre 19 miliardi di chip entro la fine del 2025 nel Paese.

Parlando dalla Casa Bianca, Tim Cook ha dichiarato: “L’innovazione americana è al centro di tutto ciò che facciamo”, e appare evidente che il colosso tech stia investendo ulteriormente per mantenere questa visione anche in futuro, soprattutto sotto il profilo delle infrastrutture.

La decisione di Apple di spostare parte della produzione di componenti negli Stati Uniti potrebbe anche averla messa al riparo dal dazio del 100% su chip e semiconduttori annunciato da Donald Trump durante la conferenza. Il presidente ha infatti chiarito che, per aziende come Apple, “se state producendo negli Stati Uniti o avete preso impegni in tal senso, non ci saranno costi aggiuntivi”.

Apple ha inoltre avviato la costruzione di un impianto da 250.000 piedi quadrati a Houston, in Texas, dedicato alla realizzazione di server avanzati, e sta espandendo il data center di Maiden, in North Carolina, che supporta servizi come Apple TV+ e Apple Music.

Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.