vivo APEX 2020 è lo smartphone del futuro, oggi
Niente tasti, niente jack, niente cavo per la ricarica. E uno schermo incredibile
Vivo ha appena svelato la terza generazione degli smartphone APEX. Il produttore, tra i più grandi al mondo, realizza da tre anni questi concept, veri e propri concentrati di tecnologia che, un anno dopo l’altro, mostrano il potenziale degli smartphone che arriveranno in commercio nei mesi successivi.
L’APEX 2020 vuole (di nuovo) essere un oggetto iconico e rappresentativo. Come in passato, non potrete comprare questo smartphone nei negozi, ma alcune delle innovazioni che contiene saranno presenti anche nei prodotti in commercio.
In particolare, APEX 2020 si distingue per lo schermo privo di cornici, che Vivo chiama “120° FullView Edgeless Display”. Lungo i lati lunghi vanta una curvatura estrema, 120 gradi appunto, che di fatto sposta la cornice praticamente dietro al telefono stesso. Frontalmente è uno smartphone del tutto privo di cornici. lo schermo è inoltre completamente sgombro, grazie alla fotocamera frontale integrata nel display e per il design completamente senza tasti.
Il design è infatti completamente chiuso, grazie anche alla ricarica wireless da ben 60 watt. Significa che la ricarica con cavo è stata eliminata del tutto, così come il cassettino per la SIM e (ovviamente) il jack da 3,5 mm per le cuffie. Il pulsante di attivazione è stato sostituito con un sensore di pressione, mentre per il volume si affida ai comandi a schermo.
CPU: Qualcomm Snapdragon 865 + X55
RAM/Storage: 12+256GB
Ricarica: Wireless Super FlashCharge 60W
SO: Android 10.0
Dimensioni: 157.25×66.2×8.8mm
Peso: 169 g
Schermo: 120° FullView Edgeless Display, 6,45”, 2330x1080 pixel
Fotocamera frontale: Frontale: 16MP In-Display RGB
Fotocamera principale: 16MP 5x-7.5x Continuous Optical Zoom + 48MP Gimbal
Alimentazione: sensore di pressione
Volume: menu a schermo
Audio: Attuatori di terza generazione integrati nello schermo e nella cover posteriore
Grazie anche a questo design azzardato, Vivo è riuscita a inserire una struttura di stabilizzazione di nuova generazione, dedicata alla fotocamera. L’azienda sostiene che è qualcosa “simile a un gimbal”, cioè il sistema di stabilizzazione meccanico presente in molti droni, accessori per smartphone e videocamere professionali.
Si tratta di un elemento in grado di fare la differenza. I video con gli smartphone infatti non sono più un ripiego per le feste di compleanno, né una soluzione buona solo per qualche messaggio sui social. Uno smartphone top di gamma può creare video di altissima qualità, soprattutto se integra una stabilizzazione di alto livello come quella sviluppata da vivo (almeno in teoria, dovremo provarlo per sapere come se la cava davvero). Vivo afferma che per ottenere video stabilizzati non sarà necessario usare altra attrezzatura, come per esempio un gimbal vero e proprio; un’affermazione piuttosto azzardata, che non vediamo l’ora di verificare.
La fotocamera principale vanta anche un “zoom ottico continuo”, come lo definisce l’azienda, 5x-7,5x. Questa funzione, già vista sugli ultimi iPhone, è diversa rispetto quello che viene comunemente chiamato zoom ottico, di cui sono dotati molti smartphone moderni. Lo zoom continuo permette effettivamente di “scorrere” l’inquadratura mentre si sta girando un video, con un effetto molto più simile a quello di una vera videocamera.
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L’approccio di Vivo, con APEX 2020, è tuttavia qualcosa di mai visto prima su uno smartphone, e senz’altro molto coraggioso. L’azienda infatti ha realizzato una fotocamera con quattro ottiche, due delle quali si possono effettivamente muovere, per fornire la funzionalità di zoom ottico.
“APEX non è mai solo un concept o immaginazione”, afferma il dirigente di Vivo Harry Hong. “È una creazione che va al di là di qualsiasi esperienza nota in ambito mobile. Grazie ad APEX 2020 siamo orgogliosi di poter vedere la visione di Vivo prendere vita e incarnare l’idea di un’azienda fondata sul concetto Vision Beyond”.
Design coraggioso
L’APEX 2020 ha uno schermo da 6,45” curvato lungo i lati, con un angolo di 120 gradi. Le cornici sono quindi assenti, frontalmente, per uno smartphone che è davvero a “tutto schermo”. Vedremo se Vivo ha risolto una volta per tutte, sarebbe la prima a farlo, il problema dei tocchi involontari, con conseguenti azioni, sulla parte curva dello schermo stesso.
Un altro elemento chiave è la fotocamera frontale “invisibile” perché integrata sotto lo schermo. Una soluzione che anche altre aziende stanno studiando ma che Vivo potrebbe essere la prima ad introdurla su un prodotto commerciale, nel corso del 2020. Per realizzarla la società ha agito su due fronti: da una parte ha studiato uno schermo in grado di far filtrare più luce, e dall’altra ha usato una fotocamera con “super-pixel” 4-in-1 in un sensore da 16MP.
Quali di queste innovazioni finiranno negli smartphone vivo di quest’anno? Difficile a dirsi, ma ci sono buone speranze che qualcosa arriverà anche nei nostri negozi. L’azienda è infatti impegnata in un’espansione a livello mondiale, e speriamo che i piani includano anche l’Europa e l’Italia.
La società cinese è il quinto produttore di smartphone, a livello mondiale, e ha centri di ricerca e sviluppo sparsi per tutto il mondo. Con oltre 300 milioni di utenti e più di 1.000 negozi monomarca, è un colosso che potrebbe rendere il mercato smartphone europeo ancora più dinamico di quanto è oggi.
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.