Ubuntu compie 15 anni: che impatto ha avuto e cosa ci riserva il futuro?

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Nel 1991 Linus Torvolds creò il sistema operativo Linux “per divertimento” e 15 anni dopo nacque Ubuntu, con lo scopo di offrire agli sviluppatori la possibilità di lavorare su una distribuzione leggera e di facile utilizzo.

Quest’anno Ubuntu ha festeggiato il 15° compleanno, ed ha ormai consolidato la sua posizione di software open source di riferimento sia per il grande pubblico sia nel cloud OpenStack.

Riflettendo su questo anniversario, noi di Canonical ci chiediamo cosa differenzi Ubuntu dalle altre distro Linux e perché siano stati realizzati così tanti progetti di successo in questi anni. 

 Democratizzazione dell’innovazione 

Il concetto è emerso con forza in questi anni di grande popolarità di Ubuntu, sia lato desktop che lato server. La distribuzione è apprezzata ed utilizzata dalla comunità di sviluppatori e da milioni di utenti PC nel mondo. Il settore del cloud computing è maturato e contemporaneamente il sistema operativo ha visto crescere il suo utilizzo nei server. Ubuntu è alla base della maggior parte dei cloud pubblici e, con la promessa di essere ad accesso libero per tutti, ha democratizzato l’accesso all’innovazione.

Molto spesso ci sentiamo dire da alcune persone che non sarebbero dove sono se non avessero avuto la possibilità di utilizzare Ubuntu. A tal proposito, il nostro CEO, Mark Shuttleworth, ha recentemente dichiarato che “Ubuntu rappresenta per milioni di sviluppatori software in giro per il mondo  una piattaforma molto economica, se non gratuita, con la quale è possibile innovare. Grazie ad essa il futuro arriva più in fretta, non importa chi o dove sei. È la distribuzione Linux che ha reso Linux accessibile e utilizzabile da tutti.

 Una base per il successo 

È questa la filosofia che si riscontra ascoltando le numerose storie di successo di Ubuntu. Molto spesso, le persone ci dicono che hanno utilizzato la piattaforma open source come fondamento per incredibili storie di successo aziendale. Come detto prima, la maggior parte dei cloud pubblici utilizza Ubuntu, scelta condivisa da gran parte delle aziende che si occupano di elaborazioni su scala massiva. Nonostante ciò, le storie migliori sono quelle che vedono le persone trovare modi nuovi e creativi di utilizzare Ubuntu, o quelle di scienziati che, fotografati mentre presentano scoperte significative, hanno sullo sfondo un desktop sul quale gira Ubuntu.

Un aspetto essenziale per questo successo è la mentalità collettiva. Alla Canonical pensiamo spesso a quanto una comunità open source rappresenti una spinta che velocizza e rende efficiente l’innovazione attraverso un processo collaborativo. La prossima ondata di innovazioni sarà caratterizzata da software pensati con un approccio collaborativo ai quali contribuiranno un insieme di aziende orientate a migliorare l’intero scenario, piuttosto che  una singola azienda.. Il successo delle auto a guida autonoma, dei robot utilizzati nel settore medico o delle città intelligenti non è raggiungibile se lasciato in mano a poche aziende. Solo una comunità globale di innovatori può collaborare per raggiungere insieme il risultato migliore.

 Il futuro di Ubuntu 

Ubuntu continuerà ad essere una piattaforma che ascolta i suoi utenti indipendentemente dalle loro esigenze. Nei desktop, continueremo a concentrarci sulle prestazioni e sullo sviluppo di progetti. Le richieste da parte dei team di sviluppo di rendere Ubuntu una piattaforma aziendale sono in continuo aumento, e su questo si concentreranno i nostri sforzi. La maggior parte dei nostri partner OEM collabora su workstation AI/ML per dati scientifici, costituendo di fatto una nuova area di sviluppo.

Lato server, il focus sarà su sicurezza, performance e  supporto a lungo termine. Osserviamo da vicino le ultime innovazioni prestazionali, specialmente per quanto riguarda il kernel di Linux, e vogliamo fornire il miglior sistema operativo possibile per carichi di lavoro ad alte prestazioni. Canonical sta già fornendo cinque anni di aggiornamenti di sicurezza gratuiti per ogni release LTS. Espanderemo il supporto migliorando l’Extended Security Maintenance program, all’interno del quale i nostri clienti a pagamento otterranno l’accesso ad ulteriori patch di sicurezza.

Ubuntu è stato un trampolino per molti e continueremo ad essere dediti alla causa. La comunità di sviluppatori è il cuore di Ubuntu, e Canonical continuerà a fornire accesso agli strumenti di sviluppo che consentono innovazioni veloci ed affidabili e costituiscono il motore di un futuro orientato al successo.

Stephan Fabel is the Director of Product at Canonical - the publisher of Ubuntu.