TV pazzia: tutti si stanno comprando un televisore nuovo

The Hisense L9G
(Immagine:: Hisense)

Il mercato della TV sta esplodendo e l’imminente switch off del digitale terrestre farà vendere ancora più TV. Risultato: il mercato italiano è cresciuto del 35% nella prima metà del 2021. Questo considerando la già enorme crescita del 2020, quando tutti noi ci siamo trovati chiusi in casa e abbiamo deciso di comprare un nuovo televisore, oppure un televisore migliore

Certo, tutto il settore tech è cresciuto da quando c’è la pandemia e le TV alla fine ne fanno parte. Ma i produttori TV hanno registrato un notevole incremento e tra loro alcuni marchi in particolare hanno raggiunto numeri ancora più vertiginosi.

Ne abbiamo parlato con Nicola Micali, TV Product Manager di Hisense per l’Italia, marchio che insieme a TCL è quello che in Italia ha fatto segnare i miglioramenti più grandi; infatti, Hisense è cresciuta del 70%, il doppio rispetto al settore di riferimento. Sicuramente ha aiutato il fatto di partire “dal basso”, perché è lì che c’è il maggiore margine di crescita. 

Nota: l'intervista con Nicola Micali è di luglio 2021. 

Aumento dei prezzi 

I televisori purtroppo sono diventati più costosi

I televisori purtroppo sono diventati più costosi. Un po’ è la risposta naturale all’aumentare della domanda, e un po’ è la conseguenza della scarsità nel settore dei semiconduttori - che potrebbe tranquillamente durare fino al 2023. 

La richiesta, ciò nonostante, resta alta. Il che è un problema, perché la disponibilità è ridotta e, paradossalmente, al momento (estate 2021) si stanno vendendo meno televisori di quanto sarebbe possibile, proprio perché non ce ne sono abbastanza per soddisfare la domanda. 

Fatto sta che il prezzo medio è cresciuto, da €344 a €421 solo nel corso del 2021 (periodo Gennaio / Maggio) e continua ad aumentare ancora oggi. A farne le spese sono soprattutto i consumatori che cercano televisori più piccoli, da 32 o 40 pollici. Per i top di gamma, che già costano da 1.200 euro in su, invece, non si percepisce alcuna differenza rilevante. 

Già, ma chi compra un 32” oggi? Ovviamente tutte le persone che non hanno spazio per un televisore più grande, chi lo deve mettere in cucina per esempio. E molti ne stanno cercando uno nuovo in vista appunto dello switch off digitale, previsto per il prossimo autunno. 

Italia ancora vecchia, l’online cresce ma non vola 

Hisense 100L5 Laser TV

(Image credit: Hisense)

Micali ci ha confermato che le vendite online sono leggermente aumentate, ma l’Italia resta indietro rispetto ai paesi vicini. 

Da noi infatti solo il 16% dei TV si vende via Internet. In Spagna e Francia si arriva al 25%, mentre in Germania e UK siamo già oltre il 50%. Anzi, durante il lockdown dei primi mesi del  2021, in Gran Bretagna la vendita online ha raggiunto l’incredibile valore dell’88%. In Italia, l’unica eccezione è stata aprile 2020: in quel periodo il mercato italiano  ha visto il peso delle vendite online salire fino al 50%. 

Chiaramente il mercato italiano sta cambiando molto più lentamente rispetto ad altri paesi europei. Non è necessariamente un male, ma per i consumatori alcune differenze sono importanti: il catalogo dei prodotti disponibili online è sconfinato, si trovano decine e decine di modelli, con prezzi e caratteristiche diversi. Se ci si limita ai negozi intorno a casa, invece, la scelta è per forza più ridotta. Inoltre, spesso, online si spuntano anche prezzi migliori. 

“Il consumatore italiano è quello più tradizionalista tra gli europei”

 Perché cambiare TV? 

Ci sono tante possibili ragioni per comprare un nuovo televisore. 

A proposito di switch-off, Micali ci ha confermato che il nuovo e recente rinvio ha scombussolato un po’ i piani. Solo Hisense prevedeva un mercato nel periodo gennaio / maggio 2021 di 1,8 milioni di televisori in Italia, sulla spinta dell’adeguamento tecnologico. Sono stati poco meno di 1,6 milioni quelli venduti proprio perché molti consumatori preferiscono aspettare che ci siano informazioni certe. 

tutti vogliamo trovare le migliori offerte possibili, ma quando si sceglie un nuovo televisore non vince sempre quello che costa meno.

Dopo Euro 2020, Hisense sarà sponsor ufficiale anche dei Mondiali 2022

Già ma che cosa cercano le persone in un nuovo televisore? Chiaramente, ogni consumatore ha le sue preferenze, ma Nicola Micali ha svelato alcune delle cose che Hisense ha scoperto con le indagini di mercato. 

Tanto per cominciare, il prezzo non è tutto. Certo, tutti vogliamo trovare le migliori offerte possibili, ma quando si sceglie un nuovo televisore non vince sempre quello che costa meno.

Molti utenti sperano di riprodurre una buona esperienza cinematografica in casa, e per questo serve uno schermo grande di di buona qualità. Forse è anche per questo che sti stanno cominciando a vendere prodotti come il Laser TV da 120”. 

Ci aspettavamo un notevole flusso di consumatori in negozio nel primo W/E di settembre, ma è tutto rinviato.

Anche se, va detto, la misura più venduta resta quella da 55” (circa il 30% del totale). 

Ai consumatori italiani interessa il design. Insomma, vogliamo un televisore che sia bello da vedere, non solo funzionale. Per questo motivo stanno avendo molto successo i televisori OLED; i consumatori hanno imparato a riconoscerli come l’eccellenza e i prezzi in calo sicuramente sono di aiuto. 

Un dettaglio curioso: a fare la differenza può essere anche il design del piedistallo. Pare infatti che gli italiani preferiscano il singolo piede centrale, perché rende più facile posizionare il televisore su un mobile. 

Infine, ma non per importanza, il software smart e la connettività. Ormai anche noi italiani abbiamo capito che le TV non sono tutte uguali, e che il software fa la differenza. 

La pandemia, poi, non solo ci ha portati a vedere più ore di televisione ma anche a farlo in modo diverso. È aumentato il consumo di contenuto in streaming e on demand, con il notevole esempio di Euro 2020 su Raiplay. 

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.