Hackerare una Tesla e rischiare l'incidente? Non tanto difficile
Degli ethical hacker sono riusciti a manipolare il pilota automatico, convincendolo che il limite di velocità fosse più alto
Un gruppo di ricercatori di McAfee, azienda che si occupa di sicurezza informatica, è riuscito ad ingannare, il pilota automatico di una Tesla Model X 2016 e di una Tesla Model S.
Il test, come sottolineato dal sito BGR, è stato svolto in un ambiente controllato, e dimostra come il pilota automatico delle auto Tesla sia vulnerabile e potenzialmente pericoloso, sia per il conducente che per i passeggeri e gli altri guidatori.
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Per ingannare le vetture, un piccolo adesivo è stato posizionato su un segnale di limite massimo di velocità di 35 miglia (circa 55 chilometri orari) ed entrambe le vetture hanno interpretato il limite di velocità a 85 miglia (circa 135 chilometri orari); di conseguenza le auto hanno iniziato ad accelerare per raggiungere la velocità massima consentita.
L’esperimento condotto dal team di McAfee dimostra come il pilota automatico sia un sistema ancora distante dall’essere affidabile per la maggior parte delle persone. Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante, ma i rischi sono ancora troppo grandi.
Diversi anni fa, Elon Musk aveva promesso che la tecnologia su cui stava lavorando Tesla avrebbe permesso di lasciare totalmente all’auto il compito di guidare, senza che il conducente dovesse occuparsi di nulla. Il risultato è stato effettivamente raggiunto, ma la totale assenza di un supervisore alla guida potrebbe ancora potrebbe essere ancora troppo rischioso.
Fonte: BGR
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