Niente più Ryzen 7000 in fiamme: AMD trova una soluzione ma limita l'overclock

A generic CPU air cooler mounted on a motherboard bursting into flames.
(Immagine:: Shutterstock)

Nei giorni scorsi abbiamo segnalato dei casi di burnout che hanno interessato alcuni processori AMD Ryzen 7000. Le unità colpite dal problema si sono "bruciate" in seguito a un surriscaldamento eccessivo, causando danni ai processori e, in alcuni casi, alla scheda madre collegata.

Fortunatamente, AMD ha scoperto rapidamente la radice del problema e rilasciato un tempestivo aggiornamento del firmware AGESA per le schede madri AM5 della serie 600 che supportano le CPU di nuova generazione. Il fix consiste in una limitazione della tensione del chip entro un valore di 1,3V

Secondo il comunicato stampa ufficiale, AMD si aspetta che i produttori di schede madri AM5 rilascino gli aggiornamenti del BIOS contenenti il nuovo firmware nel giro di pochi giorni.

Da subito il sospetto è ricaduto su un problema di sovratensione. I problemi termici si verificavano quando il livello saliva sopra a 1,35 V danneggiando le misure di sicurezza termica dei chip e facendo schizzare la temperatura alle stelle.

Se non siete soliti overcloccare i vostri componenti, potete tranquillamente chiudere questo articolo, poiché questo tipo di overvolting si verifica solo overcloccando manualmente la CPU (o utilizzando i profili di overclock presenti nel BIOS). 

Il problema si è verificato su alcuni chip Ryzen 7000 e 7000X3D, in particolare sul modello di punta Ryzen 9 7950X3D.

Niente più overclock sui Ryzen 7000?

Chi si diletta nel modding sa bene che l'overclocking dei componenti è una pratica molto comune tra i giocatori. Questo avviene sia utilizzando un profilo precaricato nel BIOS della scheda madre, sia aumentando manualmente le frequenze operative e la tensione di alimentazione dei componenti del PC.

Il firmware rilasciato da AMD per ovviare ai problemi di surriscaldamento delle sue CPU Ryzen 7000 potrebbe essere un duro colpo per gli appassionati di overclocking, poiché molti chip Ryzen 7000 possano essere overcloccati tranquillamente al di sopra di 1,3 V senza correre rischi. 

A giudicare dal basso numero di casi segnalati, possiamo supporre che alcune CPU Ryzen 7000 possano gestire valori superiori a 1,35V senza correre rischi, a patto che vengano abbinati ad un sistema di raffreddamento adeguato.

Fortunatamente AMD ha assicurato che "nessuna di queste modifiche influisce sulla capacità dei nostri processori Ryzen serie 7000 di overcloccare la memoria", preoccupazione sollevata da alcuni utenti quando sono sorti i primi problemi ed è stata suggerita la prospettiva di una correzione del limite di tensione. Non ci sarà inoltre alcun impatto sulla funzione Precision Boost di AMD, una sorta di modalità di "overclocking intelligente" automatico.

Tuttavia, gli appassionati di overclocking saranno senza dubbio scontenti; la scena dell'overclocking competitivo si affida all'esoterico raffreddamento ad azoto liquido per spingere le CPU a frequenze e tensioni incredibilmente elevate al fine di ottenere prestazioni superiori, e un limite di tensione imposto via firmware su tutti i processori Ryzen 7000 potrebbe castrare ampiamente questa pratica.

Al momento non è chiaro se AMD intenda rimborsare i chip danneggiati; nelle sue dichiarazioni pubbliche ha affermato che "chiunque abbia una CPU che potrebbe essere stata colpita da questo problema dovrebbe contattare il supporto clienti AMD", ma va notato che questo potrebbe servire unicamente per la raccolta dati, dal momento che i danni causati dall'overclock manuale dell'hardware non sono esplicitamente coperti dalla garanzia dei prodotti Ryzen.

Christian Guyton
Editor, Computing

Christian is TechRadar’s UK-based Computing Editor. He came to us from Maximum PC magazine, where he fell in love with computer hardware and building PCs. He was a regular fixture amongst our freelance review team before making the jump to TechRadar, and can usually be found drooling over the latest high-end graphics card or gaming laptop before looking at his bank account balance and crying.

Christian is a keen campaigner for LGBTQ+ rights and the owner of a charming rescue dog named Lucy, having adopted her after he beat cancer in 2021. She keeps him fit and healthy through a combination of face-licking and long walks, and only occasionally barks at him to demand treats when he’s trying to work from home.