L'UE indaga sull'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft
Le rassicurazioni fornite da Microsoft non bastano
Lo scorso martedì la Commissione europea ha avviato un'indagine antitrust che riguarda l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.
Nel gennaio del 2022, la nota casa produttrice di titoli celebri come Call of Duty e World of Warcraft, stava attraversando una grave crisi finanziaria che ha portato al rapido crollo del suo valore azionario. Microsoft ha saputo cogliere l'occasione e si è subito mossa per confermare l'acquisizione, mettendo sul piatto ben 69 miliardi di dollari.
Al momento però, l'operazione non è ancora andata in porto. Le autorità di regolamentazione di Stati Uniti, Regno Unito ed Europa stanno esaminando potenziali problemi legati ai criteri antitrust. In particolare la commissione EU teme che l'accordo possa limitare la concorrenza tra i produttori di console rivali, una su tutte la Playstation di Sony, se Microsoft dovesse rilasciare i titoli più celebri di Activision Blizzard unicamente per Xbox o per PC.
Nonostante i dubbi dell'antitrust, un rappresentante Microsoft ha confermato che l'azienda prevede di lanciare i titoli più celebri come Call of Duty anche su altre piattaforme al day one. (fonte: The Register)
"Stiamo lavorando con la Commissione Europea sui prossimi passi da compiere per affrontare ogni valida preoccupazione del mercato. Sony, in quanto leader del settore, si dice preoccupata per Call of Duty, ma noi abbiamo detto che ci impegniamo a rendere disponibile lo stesso gioco nello stesso giorno sia su Xbox che su PlayStation. Vogliamo che le persone abbiano più accesso ai giochi, non meno"
In una nota allo staff di Activision, l'AD dell'azienda Robert A. Kotick ha dichiarato che l'accordo dovrebbe concludersi entro giugno 2023 e che la fusione con Microsoft aiuterà a "coprire le migliaia di posizioni aperte che avremo nei prossimi anni".
Oggi il settore gaming vale circa 200 miliardi di dollari ed è costellato da un gran numero di aziende di fama mondiale, quindi è comprensibile che le autorità di regolamentazione stiano prendendo le dovute precauzioni prima di dare il via ad un acquisizione di questo calibro.
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Detto questo sembra esserci un clima sereno e, viste le affermazioni rilasciate dai rappresentanti delle due aziende coinvolte, si tratta di una questione di tempo.
Microsoft è intenzionata a garantire l'accesso ai franchise più popolari anche alle piattaforme rivali, motivo per cui la Commissione Europea potrebbe dare il suo via libera entro l'estate prossima.
- Fonte: The Register
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.