iFi hip-DAC, amplificatore portatile per chi ha orecchie esigenti
L'Fi hip-dac è progettato per migliorare la musica ascoltata in cuffia
Se siete ascoltatori incalliti di musica e avete appena comprato le migliori cuffie che potevate permettervi, probabilmente vorreste anche il suono migliore possibile e un DAC portatile potrebbe essere un buon modo per far suonare la vostra coppia smartphone/cuffie come mai prima d’ora.
Se vi interessa, potreste dare un’occhiata al nuovo amplificatore per cuffie iFi, l’iFi hip-DAC. Sembra proprio una fiaschetta ma, invece di contenere alcol, all’interno ha hardware che, secondo l’azienda, è perfettamente progettato per per rendere il suono delle vostre cuffie ancora migliore.
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Con finiture blu petrolio e rame, l’hip-dac should è abbastanza piccolo per stare nelle tasche: è quindi molto discreto, ma potreste comunque volerlo mettere in mostra. .
Sarà in vendita a breve per €159, meno del miglior DAC portatile, l’iFi xDSD, e appena più caro dell’Audiolab M-DAC Nano.
Trasformazione digitale-analogico “bit-perfect”
Come altri amplificatori portatili, l’hip-dac è realizzato per sostituire la circuiteria dello smartphone, migliorando il suono delle cuffie cablate.
Tramite un chip Burr-Brown DA, l’iFi hip-dac i assicurerà una conversione bit-perfect da digitale ad analogico; molto raro negli amplificatori per cuffie.
Supporta molti codec tra cui PCM, DSD (entrambi con frequenza di campionamento fino a 384kHz), MQA (l’Hi-Res codec usato da Tidal Masters): la vostra musica suonerà semplicemente perfetta.
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Questo chip DAC, insieme alla tecnologia 'clock-locking' e al firmware proprietario iFi, eliminerà ogni disturbo digitale, mantenendo il segnale perfetto fino alla conversione analogica. L’azienda inoltre afferma che il firmware può essere aggiornato per aggiungere nuove funzionalità e che il consumatore può “installare firmware differenti per sperimentare diversi filtri digitali”.
IFi hip-dac, secondo l’azienda, è capace di garantire oltre 700 mW in output: e anche se questo dipende dall’impedenza della cuffie che state usando, si tratta comunque di un numero davvero impressionante.
Grazie a un un guadagno (gain) regolabile, si può adattare il livello in uscita alle cuffie usate; per esempio per cuffie over-ear potrebbe essere necessario avere un’uscita più potente, e potete premere il pulsante frontale “PowerMatch” per aumentare il guadagno.
C’è anche un pulsante per spingere i bassi che “migliora le basse frequenze senza interferire nelle medie”: questo pulsante, invece che usare il DSP (digital signal processing), effettua questo boost direttamente sul segnale analogico.
Ci sono due porte USB nell’amplificatore: una porta USB-A per l’audio ed una USB-C per la ricarica. La cosa particolare di questa configurazione è il fatto che l’USB-A presenta il connettore ‘maschio’ e non la ‘femmina’. IFi giustifica questa scelta in quanto garantisce “una migliore integrità meccanica” rispetto alle normali porte USB dei suoi rivali.
Guardando all’output, troviamo un jack da 3.5 mm per le cuffie single-ended, ed un jack da 4.4 mm che permette alle cuffie double-ended di ottenere “il massimo vantaggio dalla configurazione dell’hip-dac” secondo la casa produttrice.
Un amplificatore portatile è da considerarsi valido se dura un’intera giornata, e l’iFi hip-dac può vantare una durata in riproduzione dalle 8 alle 12 ore in base al volume cui ascolterete la musica ed in base alle cuffie utilizzate.
Dovrebbe essere abbastanza per i vostri spostamenti mattutini e, anche se non vi terrà caldi come una fiaschetta di whiskey, l’iFi hip-dac coccolerà le vostre orecchie con suoni semplicemente perfetti.
Olivia was previously TechRadar's Senior Editor - Home Entertainment, covering everything from headphones to TVs. Based in London, she's a popular music graduate who worked in the music industry before finding her calling in journalism. She's previously been interviewed on BBC Radio 5 Live on the subject of multi-room audio, chaired panel discussions on diversity in music festival lineups, and her bylines include T3, Stereoboard, What to Watch, Top Ten Reviews, Creative Bloq, and Croco Magazine. Olivia now has a career in PR.