Disney ha un segreto per far tornare giovani gli eroi del passato

Disney's FRAN re-aging technology
(Immagine:: Disney)

Di recente il re-aging ha preso ampiamente piede nelle produzioni Hollywoodiane. Solo negli ultimi cinque anni, attori come Will Smith, Robert De Niro, Chris Evans, Keanu Reeves, Mark Hamill e Ewan McGregor sono stati sottoposti a varie forme di editing digitale allo scopo di alterare il loro aspetto fisico, e in particolare l'età.

Nella maggior parte dei casi, questi esperimenti hanno prodotto risultati poco convincenti nel migliore dei casi e decisamente imbarazzanti nel peggiore (vedi Luke Skywalker in The Mandalorian). Tuttavia, Disney potrebbe avere la soluzione definitiva al problema.

A quanto pare il primo a trarne beneficio sarà niente popò di meno che Harrison Ford, pronto a vestire nuovamente i panni dell'archeologo nel quinto capitolo di indiana Jones. Per l'occasione, Ford dovrebbe dimostrare trent'anni grazie alla tecnologia sviluppata da Disney.

Non a caso, il team effetti visivi di Disney ha annunciato un importante traguardo nella tecnologia di re-aging digitale giusto un giorno prima che la Lucasfilm lanciasse il suo primo trailer di Indiana Jones 5. 

Indiana Jones 5

Un Harrison Ford ringiovanito nel primo trailer di Indiana Jones e il Quadrante del Destino (Image credit: Lucasfilm)

Il gigante dell'intrattenimento americano ha spiegato le peculiarità del suo sistema di re-aging chiamato Face Re-aging Network, o FRAN, descrivendolo come "il primo metodo pratico, completamente automatico e efficace per il re-aging dei volti". Visti i risultati, la tecnologia sembra davvero in grado di imporre un nuovo standard nel settore.

Ma come funziona questa tecnologia? Grazie a un programma chiamato StyleGAN2, che genera migliaia di volti artificiali per prevedere con maggiore precisione il cambiamento dell'aspetto del volto umano in lunghi periodi di tempo, FRAN consente di evitare completamente il processo di raccolta manuale dei dati sui cambiamenti da applicare al volto, operazione lunga e costosa.

Il software di re-aging FRAN in azione

Il software Disney FRAN genera volti artificiali per prevedere il processo di invecchiamento (Image credit: Disney)

In altre parole, la divisione effetti visivi della Disney ha sviluppato un algoritmo che segue il processo di invecchiamento in modo virtuale per applicare più efficacemente alterazioni fisiche autentiche a soggetti reali. 

La spiegazione non vi basta? Qui sotto trovate un video dimostrativo dove potete vedere nel dettaglio come funziona il sowftware.

Sorprendente, vero? La Disney sostiene che FRAN "fornisce agli artisti un controllo localizzato e la libertà creativa di dirigere e mettere a punto l'effetto di re-invecchiamento". Stando a quanto si evince, l'azienda sembra pronta a impiegare il suo software in ambito cinematografico.

Guardando i video e le immagini circolate finora, possiamo dire che i risultati ottenuti da FRAN sono molto più convincenti di tutti gli effetti di re-aging che abbiamo visto nei film degli ultimi anni. In aggiunta, il software che ne è alla base ha anche un costo molto, molto inferiore rispetto a quelli usati in passato dato che richiede meno manodopera. 

Senza dubbio un'ottima notizia per registi, studi cinematografici e appassionati di cinema. Se la tecnologia dovesse prendere piede su larga scala, nei prossimi anni potremmo rivedere tanti eroi e personaggi del passato tornare al cinema ringiovaniti per farci rivivere un'esperienza nostalgica.

Certo, non ne saranno contentissimi gli attori emergenti, ma rivedere Arnold Schwarzenegger in un nuovo capitolo di Terminator non ci dispiacerebbe affatto!

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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