Con Personal Voice, gli iPhone ridaranno la voce a chi non ce l'ha più

(Immagine:: Future / Lance Ulanoff)

Le malattie degenerative possono privarci di alcune delle funzioni vitali più importanti come la mobilità, ma in alcuni casi possono limitare anche la nostra capacità di comunicare. 

Si stima che l'80%-90% delle persone affette da SLA (sclerosi laterale amiotrofica, più comunemente nota come morbo di Lou Gehrig) soffra di una o più forme di disturbo del linguaggio. Presto, le persone affette da questo tipo di disturbi potranno tornare a comunicare fluentemente con la loro voce grazie ai loro iPhone.

In occasione del Global Accessibility Awareness Day (GAAD), evento mondiale dedicato alla consapevolezza dell'accessibilità che si terrà il 18 maggio, Apple presenterà una serie di nuove funzionalità per l'accessibilità di iPhone, iPad e Mac. Tra queste spicca una funzione che consentirà a iPhone e iPad di leggere il testo indicato tramite l'app Magnifier (ad esempio biglietti d'auguri o libretti di istruzioni) e riprodurlo con la voce dell'utente grazie alle funzioni Live speech e Personal Voice.

Personal Voice, sviluppata in collaborazione con il Team Gleason, una fondazione no-profit statunitense per la sensibilizzazione alla SLA, potrebbe essere la funzione più rivoluzionaria tra le novità Apple dedicate all'accessibilità, poiché invece di riprodurre una delle voci prestabilite di Siri, consentirà di ricreare una versione sintetizzata della voce dell'utente per pronunciare il testo inserito.

Una rapida formazione

Per addestrare il sistema che Apple prevede di distribuire entro la fine dell'anno, presumibilmente dopo il lancio dei nuovi iPhone 15, è necessario posizionarsi a una distanza di circa 15-10 centimetri dal microfono dell'iPhone e ripetere una serie di frasi selezionate a caso. In questo modo, il sistema di apprendimento automatico (ML) dell'iPhone avrà informazioni sufficienti per replicare la voce dell'utente e riprodurla per enunciare il testo scritto.

Poiché il sistema è stato progettato per aiutare coloro che stanno perdendo la voce a causa di un deficit motorio o cognitivo, si può scegliere tra diverse tipologie di addestramento. Se non si riesce a sostenere una sessione di 15 minuti, è possibile fermarsi e ricominciare fino a quando non si è riusciti a completare tutte le frasi. Inoltre, il sistema di addestramento è autoguidato, quindi non è necessario toccare lo schermo.

Sebbene la funzione non sia stata concepita come un sistema di speakeraggio, è possibile utilizzare Personal Voice per salvare frasi di uso comune: "Come stai?", "Grazie", "Dov'è il bagno" e via dicendo.

Personal Voice si trova in Impostazioni/Accessibilità su iPhone, iPad e Mac e funziona con tutti i dispositivi dotati di processori Apple. Per ora supporta solo la lingua inglese ma in futuro verrà esteso a altri linguaggi.

La funzione alimentata dall'intelligenza artificiale si aggiunge a una serie di altre feature per l'accesso assistito sul dispositivo che includono schermate iniziali ridisegnate e personalizzabili con pulsanti e testo più grandi, una schermata che combina chiamata vocale e FaceTime e consente di scegliere il modo più semplice per comunicare e interfacce semplificate per Musica, Fotocamera e Foto.

Annunciando le nuove funzionalità, Philip Green, avvocato della SLA e membro del consiglio del Team Gleason, ha dichiarato che: "Alla fine, la cosa più importante è poter comunicare con amici e familiari".

Green, a cui è stata diagnosticata la SLA nel 2018, ha aggiunto: "Poter dire loro che li ami con la tua voce fa tutta la differenza del mondo".

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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