Asus onora le garanzie per le schede madri danneggiate dai chip Ryzen 7000

(Immagine:: Future)

Nell'aprile del 2023 è emerso un grave problema che riguardava alcuni processori Ryzen 7000 di AMD affetti da problemi di surriscaldamento tali da comprometterne il funzionamento. In alcuni casi, le CPU scaldavano talmente tanto da bruciare anche le schede madri che li ospitavano, creando ingenti danni all'intero sistema. 

Il problema, come sappiamo, era causato da tensioni eccessive del SoC sulla CPU e interessava sia le CPU Ryzen 7000X3D che alcune CPU Ryzen 7000, anche se le prime hanno riscontrato più guasti rispetto alle seconde.

Di recente, Asus ha deciso di farsi avanti offrendo supporto agli utenti che hanno installato le versioni beta del software BIOS della sua scheda madre estendendo il periodo di garanzia delle sue MoBo AM5. Secondo PC Gamer, il produttore ha confermato che la garanzia include sia i profili di overclocking della memoria XMP che EXPO.

Dalla sua, AMD ha risolto il problema piuttosto rapidamente con un tempestivo aggiornamento del firmware AGESA per le schede madri AM5 della serie 600 che supportano le CPU next-gen, limitando la tensione del chip a 1,3V. Il produttore ha anche rilasciato una dichiarazione ufficiale, affermando che "chiunque abbia una CPU che potrebbe essere stata colpita da questo problema dovrebbe contattare il supporto clienti AMD".

Tuttavia non c'è stata mai chiarezza sulla copertura della garanzia AMD rispetto a questo particolare problema. Come abbiamo sottolineato in un precedente articolo, contattare il servizio clienti potrebbe servire principalmente alla raccolta dati, poiché i danni causati dall'overclocking dell'hardware non sono esplicitamente coperti dalla garanzia dei prodotti Ryzen.

TechRadar ha contattato AMD per avere chiarimenti in merito a questa situazione, quindi vi aggiorneremo non appena avremo maggiori info a riguardo.

Asus si fa avanti, AMD rimane in silenzio

Esaminando le prove, appare chiaro che i principali responsabili del gusto sono i profili di memoria AMD EXPO. L'impostazione di overclocking della memoria presente nel BIOS della scheda madre porta alla sovratensione dei chip e al malfunzionamento che ne consegue. Non c'è scritto da nessuna parte che gli utenti vittime dei guasti abbiano effettuato un overclock sui chip, ma solo sulle RAM che hanno impostazioni predefinite fornite dal produttore. 

Tuttavia, anche Asus non è del tutto innocente. Come notato da Gamers Nexus nell'ambito di un'indagine, le schede madri Asus continuavano a eseguire profili di memoria EXPO con tensioni superiori a 1,3 V, che dovrebbe essere il limite del SoC fissato da AMD, anche dopo l'aggiornamento. Sebbene si tratti di un'enorme svista da parte di Asus, quest'ultima ha ammesso il problema e sta risarcendo gli acquirenti, mentre AMD non si è espressa né in un senso, né nell'altro.

Il fatto che Asus stia tentando di arginare un problema causato dai chip Ryzen sfiora l'assurdo. Anche considerando che di norma la garanzia Asus copre i guasti legati all'overclock, la responsabilità, in questo caso, pende sulla testa di entrambe le aziende. AMD EXPO (come dice il nome) è una creazione di AMD, quindi non si può addossare tutta la colpa a Asus.

L'overclock è una pratica molto comune per i giocatori e per gli appassionati di modding, al punto che i produttori elencano quasi sempre le specifiche di overclock per i loro componenti e forniscono persino strumenti per overcloccare il loro hardware. L'idea che AMD non abbia fatto una chiara dichiarazione d'intenti per rispetto al problema, che dovrebbe essere coperto dalla garanzia, è una pessima pratica commerciale.

Si spera che AMD decida di onorare le garanzie per le CPU danneggiate, poiché la sua stessa tecnologia AMD EXPO sembra essere la diretta responsabile del problema e non è corretto lasciare a mani vuote dei clienti che hanno speso cifre ingenti per acquistare i Ryzen 7000 e si ritrovano, nella migliore delle ipotesi, con una CPU malfunzionante.

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Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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